Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quali sono i bonus mamma 2025? Chi ne ha diritto, requisiti, importi e come fare domanda ad INPS

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
bonus mamma 2024

Quali sono i bonus per le mamme disponibili nel 2025e come averli: i chiarimenti e le spiegazioni

Nel contesto delle misure di sostegno per la genitorialità e la promozione del lavoro femminile in Italia, il 2025 rappresenta un anno di elevata rilevanza per le mamme. Sono state introdotte novità significative tra bonus economici e agevolazioni contributive, rafforzando sia le tutele per le lavoratrici madri sia gli strumenti di supporto sociale. La maggior parte degli interventi si sviluppa nell’ambito delle recenti manovre governative e tramite aggiornamenti apportati dalla Legge di Bilancio e dai decreti attuativi pubblicati nel corso del 2025. Vediamo in dettaglio quali sono i bonus mamma disponibili, chi può beneficiare delle misure, i requisiti, gli importi previsti e le procedure per accedere ai contributi tramite INPS e altre amministrazioni pubbliche.

Bonus mamma lavoratrice 2025, novità, requisiti e importi

La principale novità del 2025 riguarda l’introduzione di un nuovo bonus mamma lavoratrice, volto a sostenere economicamente le madri inserite nel mondo del lavoro, sia in modalità dipendente che autonoma o con contratto a tempo determinato. Questa misura è stata introdotta dall’art. 6 del Decreto-Legge 30 giugno 2025, n. 95, che ha stanziato risorse aggiuntive portando il fondo totale a 480 milioni di euro.

  • Destinatarie: madri lavoratrici con almeno 2 figli (il più piccolo di età inferiore a 10 anni), con reddito annuo da lavoro fino a 40.000 euro.
  • Importo: 40 euro al mese per ogni mese lavorato, per un massimo di 480 euro netti erogati dall’INPS in un’unica soluzione, esente da prelievi fiscali e contributivi. Il bonus si riferisce esclusivamente all’anno 2025 e non concorre al calcolo ISEE.
  • Inclusione: La misura è riconosciuta anche alle madri con tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, includendo sia contratti a tempo determinato sia lavoratrici autonome e professioniste.
  • Esclusioni: Lavoratrici domestiche (colf e badanti) non sono incluse; le madri con contratto a tempo indeterminato con più di due figli continuano a beneficiare della decontribuzione IVS già attiva.
Per richiedere il bonus, occorre presentare domanda all’INPS tramite piattaforma online (SPID, CIE o CNS) e allegare l’ISEE aggiornato, i dati dei figli e le informazioni contrattuali. Le istruzioni definitive e le scadenze verranno pubblicate tramite circolare INPS dedicata.

Confronto tra bonus una tantum 2025 e decontribuzione

Per il 2025, alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con almeno tre figli continua ad applicarsi l’esonero totale dei contributi IVS fino a 3.000 euro annui (fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo). La misura della decontribuzione, prorogata, è diversa dal nuovo bonus una tantum dedicato alle lavoratrici con due figli o più con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo.

  • L’esonero IVS aumenta il netto in busta paga ma riduce la contribuzione pensionistica.
  • Il bonus una tantum erogato nel 2025 non incide sulle future pensioni e viene riconosciuto solo per l’anno corrente.

Assegno di maternità statale 2025, caratteristiche e requisiti

L’assegno di maternità statale è una prestazione economica che può essere richiesta da madri lavoratrici atipiche, discontinue, disoccupate, ma anche in caso di adozione o affidamento, se prive di una copertura assicurativa continuativa.
  • Chi può richiederlo: cittadine italiane, comunitarie o extra-comunitarie con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo.
  • Requisiti contributivi: aver versato almeno 3 mesi di contributi per maternità tra i 18 e i 9 mesi precedenti il parto, o in caso di adozione, l’ingresso del minore in famiglia.
  • Per le disoccupate: aver lavorato almeno 3 mesi e perso il diritto a prestazioni assistenziali/previdenziali; periodo limite non superiore a 9 mesi dalla perdita del diritto.
  • Gestione Separata: almeno 3 mesi di contributi nei 12 mesi precedenti il congedo obbligatorio.
La domanda deve essere inoltrata direttamente all’INPS. Ulteriori dettagli sono disponibili presso INPS - Assegno di maternità.

Bonus figli disabili 2025, chi può beneficiarne

È confermato anche per il 2025 il bonus per figli disabili, destinato a mamme single, disoccupate o monoreddito, residenti in Italia e con specifici requisiti reddituali e familiari.

  • Essere in un nucleo monoparentale, con ISEE entro i 3.000 euro.
  • Avere figli con disabilità accertata (almeno del 60%).
  • Reddito da lavoro dipendente entro 8.145 euro o 4.800 euro per il lavoro autonomo.
  • Per figli maggiorenni: fino a 24 anni, reddito massimo 4.000 euro; oltre, limite 2.850 euro.
  • Il bonus è fino a 150 euro al mese per un figlio, 300 euro per due, massimo 500 euro.
La domanda si presenta online presso INPS, allegando autocertificazione dei requisiti. Il bonus è compatibile con l’assegno unico e non influisce sul calcolo del reddito.

Bonus per mamme separate o divorziate nel 2025

Per l’anno 2025 resta attivo il bonus per mamme separate, destinato a donne che non percepiscono regolarmente l’assegno di mantenimento a causa della sospensione, riduzione o perdita del lavoro. L’importo massimo è di 800 euro per 12 mesi, liquidato in un’unica rata dall’INPS, su richiesta della parte interessata.

  • Condizione: assenza (per motivi lavorativi) dell’assegno di mantenimento spettante da parte dell’ex coniuge.
  • La domanda va presentata sul sito INPS, allegando documentazione relativa alla sospensione dell’assegno.

Assegno comunale di maternità 2025, criteri e modalità di accesso

L'assegno di maternità comunale è un’agevolazione economica destinata alle madri prive di copertura previdenziale, richiesto direttamente al Comune di residenza.
  • Richiedenti: cittadine italiane, comunitarie o extra-comunitarie con permesso di soggiorno.
  • ISEE familiare basso, possibile anche per nuclei composti solo da madre e figlio.
  • Domanda: entro 6 mesi dalla nascita, adozione o affidamento preadottivo del minore.
  • La prestazione dura 5 mesi e l’importo varia in base all’ISEE.
L’assegno non è cumulabile con altre prestazioni previdenziali similari.
Leggi anche