Nel contesto delle misure di sostegno per la genitorialità e la promozione del lavoro femminile in Italia, il 2025 rappresenta un anno di elevata rilevanza per le mamme. Sono state introdotte novità significative tra bonus economici e agevolazioni contributive, rafforzando sia le tutele per le lavoratrici madri sia gli strumenti di supporto sociale. La maggior parte degli interventi si sviluppa nell’ambito delle recenti manovre governative e tramite aggiornamenti apportati dalla Legge di Bilancio e dai decreti attuativi pubblicati nel corso del 2025. Vediamo in dettaglio quali sono i bonus mamma disponibili, chi può beneficiare delle misure, i requisiti, gli importi previsti e le procedure per accedere ai contributi tramite INPS e altre amministrazioni pubbliche.
Bonus mamma lavoratrice 2025, novità, requisiti e importi
La principale novità del 2025 riguarda l’introduzione di un nuovo bonus mamma lavoratrice, volto a sostenere economicamente le madri inserite nel mondo del lavoro, sia in modalità dipendente che autonoma o con contratto a tempo determinato. Questa misura è stata introdotta dall’art. 6 del Decreto-Legge 30 giugno 2025, n. 95, che ha stanziato risorse aggiuntive portando il fondo totale a 480 milioni di euro.
- Destinatarie: madri lavoratrici con almeno 2 figli (il più piccolo di età inferiore a 10 anni), con reddito annuo da lavoro fino a 40.000 euro.
- Importo: 40 euro al mese per ogni mese lavorato, per un massimo di 480 euro netti erogati dall’INPS in un’unica soluzione, esente da prelievi fiscali e contributivi. Il bonus si riferisce esclusivamente all’anno 2025 e non concorre al calcolo ISEE.
- Inclusione: La misura è riconosciuta anche alle madri con tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, includendo sia contratti a tempo determinato sia lavoratrici autonome e professioniste.
- Esclusioni: Lavoratrici domestiche (colf e badanti) non sono incluse; le madri con contratto a tempo indeterminato con più di due figli continuano a beneficiare della decontribuzione IVS già attiva.
Per richiedere il bonus, occorre presentare domanda all’INPS tramite piattaforma online (SPID, CIE o CNS) e allegare l’ISEE aggiornato, i dati dei figli e le informazioni contrattuali. Le istruzioni definitive e le scadenze verranno pubblicate tramite circolare INPS dedicata.
Confronto tra bonus una tantum 2025 e decontribuzione
Per il 2025, alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con almeno tre figli continua ad applicarsi l’esonero totale dei contributi IVS fino a 3.000 euro annui (fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo). La misura della decontribuzione, prorogata, è diversa dal nuovo bonus una tantum dedicato alle lavoratrici con due figli o più con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo.
- L’esonero IVS aumenta il netto in busta paga ma riduce la contribuzione pensionistica.
- Il bonus una tantum erogato nel 2025 non incide sulle future pensioni e viene riconosciuto solo per l’anno corrente.
Assegno di maternità statale 2025, caratteristiche e requisiti
L’
assegno di maternità statale è una prestazione economica che può essere richiesta da madri lavoratrici atipiche, discontinue, disoccupate, ma anche in caso di adozione o affidamento, se prive di una copertura assicurativa continuativa.
- Chi può richiederlo: cittadine italiane, comunitarie o extra-comunitarie con regolare permesso di soggiorno di lungo periodo.
- Requisiti contributivi: aver versato almeno 3 mesi di contributi per maternità tra i 18 e i 9 mesi precedenti il parto, o in caso di adozione, l’ingresso del minore in famiglia.
- Per le disoccupate: aver lavorato almeno 3 mesi e perso il diritto a prestazioni assistenziali/previdenziali; periodo limite non superiore a 9 mesi dalla perdita del diritto.
- Gestione Separata: almeno 3 mesi di contributi nei 12 mesi precedenti il congedo obbligatorio.
La domanda deve essere inoltrata direttamente all’INPS. Ulteriori dettagli sono disponibili presso
INPS - Assegno di maternità.
Bonus figli disabili 2025, chi può beneficiarne
È confermato anche per il 2025 il bonus per figli disabili, destinato a mamme single, disoccupate o monoreddito, residenti in Italia e con specifici requisiti reddituali e familiari.
- Essere in un nucleo monoparentale, con ISEE entro i 3.000 euro.
- Avere figli con disabilità accertata (almeno del 60%).
- Reddito da lavoro dipendente entro 8.145 euro o 4.800 euro per il lavoro autonomo.
- Per figli maggiorenni: fino a 24 anni, reddito massimo 4.000 euro; oltre, limite 2.850 euro.
- Il bonus è fino a 150 euro al mese per un figlio, 300 euro per due, massimo 500 euro.
La domanda si presenta online presso INPS, allegando autocertificazione dei requisiti. Il bonus è
compatibile con l’assegno unico e non influisce sul calcolo del reddito.
Bonus per mamme separate o divorziate nel 2025
Per l’anno 2025 resta attivo il bonus per mamme separate, destinato a donne che non percepiscono regolarmente l’assegno di mantenimento a causa della sospensione, riduzione o perdita del lavoro. L’importo massimo è di 800 euro per 12 mesi, liquidato in un’unica rata dall’INPS, su richiesta della parte interessata.
- Condizione: assenza (per motivi lavorativi) dell’assegno di mantenimento spettante da parte dell’ex coniuge.
- La domanda va presentata sul sito INPS, allegando documentazione relativa alla sospensione dell’assegno.
Assegno comunale di maternità 2025, criteri e modalità di accesso
L'
assegno di maternità comunale è un’agevolazione economica destinata alle madri prive di copertura previdenziale, richiesto direttamente al Comune di residenza.
- Richiedenti: cittadine italiane, comunitarie o extra-comunitarie con permesso di soggiorno.
- ISEE familiare basso, possibile anche per nuclei composti solo da madre e figlio.
- Domanda: entro 6 mesi dalla nascita, adozione o affidamento preadottivo del minore.
- La prestazione dura 5 mesi e l’importo varia in base all’ISEE.
L’assegno non è cumulabile con altre prestazioni previdenziali similari.
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