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Multe semaforo tra rosso e giallo o appena scattato rosso. Nuove regole 2025 con sentenza Cassazione

di Luigi Mannini pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Cosa prevede il Codice della strada

Semaforo tra giallo e rosso: quando scatta la multa nel 2025? Cosa dice la nuova sentenza della Cassazione e le regole aggiornate del Codice della Strada per evitare sanzioni

Il passaggio con il semaforo tra giallo e rosso, o appena scattato il rosso, è motivo di dubbi e incertezza tra gli automobilisti italiani, soprattutto alla luce delle nuove regole e degli aggiornamenti giurisprudenziali introdotti dalla Corte di Cassazione nel 2025. Con l’entrata in vigore delle più recenti sentenze e con l’applicazione rigorosa delle normative del Codice della Strada, è importante conoscere con precisione cosa avviene in caso di attraversamento di un incrocio con luce semaforica non verde.

Nuove regole e sentenza Cassazione 2025, cosa cambia

La Corte di Cassazione ha ribadito che il conducente, in presenza di luce gialla, deve predisporre il veicolo all’arresto, a meno che non sia troppo vicino all’incrocio da rendere pericolosa una frenata improvvisa. Nel caso in cui sia possibile fermarsi in condizioni di sicurezza, il mancato rispetto comporta la sanzione amministrativa identica a quella applicabile al passaggio con il rosso. La durata del giallo, anche se ridotta, non costituisce giustificazione valida: se il sistema di segnalazione funziona regolarmente, la sanzione resta confermata. Queste indicazioni trovano fondamento nel combinato disposto degli articoli 41 e 146 del Codice della Strada, oltre che nella recente giurisprudenza di Cassazione1.

Funzionamento del semaforo e durata della luce gialla

La normativa italiana, integrata dalle circolari ministeriali (come la n. 67906/2007 del Ministero dei Trasporti), stabilisce che la luce gialla abbia principalmente funzione di preavviso di arresto. Non esiste una regola inderogabile sulla durata, per quanto si richiami generalmente la soglia minima di tre secondi per le strade urbane, con valori che salgono a quattro o cinque secondi su arterie a maggior velocità. Tuttavia, la Cassazione ha chiarito che il tempo minimo di tre secondi è considerato congruo e che il mancato rispetto non determina necessariamente l’illegittimità della multa, salvo condizioni oggettivamente pericolose per la sicurezza stradale.

  • Luce verde: libera circolazione.
  • Luce gialla: preavviso di arresto; divieto di oltrepassare lo stop, a meno che l’arresto non sia sicuro.
  • Luce rossa: obbligo assoluto di arresto.
Il periodo di accensione della luce gialla deve permettere al conducente di fermarsi gradualmente o, se troppo vicino, di liberare l’incrocio senza costituire pericolo.

Requisiti normativi e obblighi del conducente

L’articolo 41 del Codice della Strada esplicita che durante il giallo il conducente ha l’obbligo di fermarsi, salvo sia troppo vicino allo stop per potersi arrestare in condizione di sufficiente sicurezza. La Cassazione ribadisce un principio di “prudenza ordinaria” e del rispetto delle condizioni esistenti nell’incrocio, nonché del comportamento diligente e non rischioso. Il Ministero dei Trasporti ha chiarito che la durata della luce gialla deve essere sufficiente a consentire un arresto graduale. L’autorità amministrativa stabilisce la durata in base alle caratteristiche dell’incrocio e della circolazione, non essendo fissata una durata legale per ogni impianto. È consigliabile prediligere comportamenti improntati a prudenza e rallentare in avvicinamento a tutti gli attraversamenti regolati da semaforo.

  • Comportamento diligente e prudente dell’automobilista.
  • Obbligo di fermarsi con il giallo, tranne impedimenti motivati da sicurezza.
  • Obbligo di decelerare in avvicinamento all’incrocio.

Multe semaforo tra rosso e giallo o appena scattato rosso, importi e decurtazione punti

Secondo l’art. 146 del Codice della Strada, la sanzione pecuniaria per attraversamento con il rosso (o con il giallo senza condizioni di sicurezza) ammonta a 167 euro, aumentabili fino a 222 euro se l’infrazione è commessa tra le 22:00 e le 7:00. Sono previste misure accessorie tra cui la decurtazione di 6 punti dalla patente, che raddoppiano per i neopatentati, e la sospensione della patente da uno a tre mesi in caso di recidiva nelle violazioni nel biennio. Le nuove regole hanno reso più stringente la sospensione breve, attivabile anche con saldo punti inferiori a 20.
  • Sanzione amministrativa da 167 a 222 euro.
  • Sospensione patente (1-3 mesi in caso di recidiva biennale).
  • Decurtazione punti patente (6 punti, 12 per neopatentati).
  • Pene più severe per infrazioni notturne.
Il pagamento entro cinque giorni consente la riduzione del 30% della somma, tranne nei casi che prevedono la sospensione della patente. 

Quando davvero scatta la multa, funzionamento dispositivi T-Red e Photored

L’installazione di dispositivi di rilevamento automatico delle infrazioni (T-Red o Photored) è sempre più diffusa. Le telecamere scattano una foto quando il veicolo supera la linea d’arresto con il segnale rosso attivo; due fotogrammi documentano il superamento della linea e la presenza al centro dell’incrocio. Contrariamente a credenze diffuse, questi dispositivi non registrano passaggi con luce gialla: la rilevazione scatta SOLO al rosso, garantendo precisione e riducendo il rischio di contestazioni infondate. La normativa non richiede la segnalazione preventiva della presenza di questi dispositivi, né la loro visibilità come per gli autovelox. Periodicamente devono essere omologati e sottoposti a collaudi.

  • Attivazione solo con luce rossa.
  • L’obbligo di arresto decade solo per impedimenti oggettivi all’arresto in sicurezza.
  • Documentazione tramite due fotogrammi: superamento linea d’arresto e presenza nell’incrocio.

Casi particolari e possibilità di ricorso

In specifiche circostanze, è possibile contestare la sanzione ricevuta. I motivi più comuni ammissibili davanti al Giudice di Pace o al Prefetto includono:
  • Doppia infrazione rilevata in meno di due anni (recidiva biennale).
  • Malfunzionamenti tecnici del semaforo o del dispositivo di rilevamento.
  • Irregolarità nella notifica (ad esempio, verbale ricevuto oltre 90 giorni dall’infrazione).
  • Stato di necessità comprovata (ad esempio, emergenze sanitarie).
  • Durata del giallo inferiore al minimo tecnico (approfondibile tramite richiesta di perizia).
Va ricordato che la giurisprudenza prevalente conferma la validità della sanzione anche a fronte di un giallo breve, purché superiore a tre secondi, e che eventuali errori formali o vizi di funzionamento devono essere provati dall’automobilista. Il ricorso va presentato entro termini precisi, che possono essere consultati anche nella guida su tempi per la notifica delle multe.
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