I casi in cui l'assicurazione del condominio copre direttamente un danno all'interno di un appartamento privato non sono frequenti, ma esistono.
La cosiddetta assicurazione condominiale è uno strumento per tutelare il patrimonio immobiliare condiviso tra più proprietari per le rispettive case. Il suo scopo è risarcire i danni alle parti comuni dell'edificio, ma può intervenire anche per problematiche che coinvolgono i singoli appartamenti, a patto che l'origine del danno derivi da un elemento comune. L'intervento assicurativo è legato al principio di responsabilità civile del condominio, e copre i costi di ripristino di beni di terzi quando un evento dannoso parte da tubature, impianti o strutture gestite collettivamente.
Per esempio, se si verifica una perdita d'acqua da una colonna montante condominiale che attraversa più appartamenti, provocando un'infiltrazione o un danno al soffitto di una singola unità immobiliare, la compagnia assicurativa condominiale può essere chiamata a rimborsare le spese di riparazione. Lo stesso vale se crolla parte del tetto e colpisce l'interno di una casa o se un elemento architettonico comune (come un cornicione o una grondaia) si stacca, arrecando danni. In generale, l'indennizzo è garantito se il danno deriva da un bene comune riconducibile alla responsabilità del condominio. Vediamo ancora meglio:
Oltre ai danni d'acqua, altre situazioni in cui la copertura assicurativa può estendersi ai privati includono incendi partiti da un quadro elettrico condominiale, crolli strutturali o malfunzionamenti di impianti centralizzati, come l'ascensore o il riscaldamento. Se il danno parte da un impianto esclusivo dell'appartamento (come un lavandino, uno scaldabagno o un condizionatore), non si configura una responsabilità condominiale e quindi la polizza globale fabbricati non interviene. In questo caso sarà compito del proprietario attivare una polizza casa privata, se ne possiede una.
Va anche ricordato che la maggior parte delle assicurazioni condominiali prevede franchigie e massimali: pur essendo coperto, il danno potrebbe non essere rimborsato interamente, oppure lo sarà solo se supera una certa soglia. La liquidazione dipende dall'estensione delle garanzie sottoscritte dal condominio e dai limiti stabiliti nel contratto.
Molti proprietari pensano che l'assicurazione condominiale possa sostituire quella della propria abitazione, ma questa convinzione è errata e rischiosa. Sebbene la polizza globale possa coprire numerosi eventi e situazioni, non è pensata per intervenire nei casi in cui il danno sia circoscritto alla proprietà privata e non derivi da elementi comuni. Un cortocircuito che parte da una presa domestica, un tubo del bagno che si rompe, oppure un'infiltrazione causata da una finestra mal sigillata non rientrano tra i casi indennizzabili dalla copertura condominiale. Questi sono esempi in cui è importante disporre di una polizza multirischi per l'appartamento che comprende anche la copertura per danni a terzi.
Un altro limite riguarda i beni mobili: se l'infiltrazione da parte comune danneggia tappeti, divani, quadri o altri oggetti presenti nell'appartamento, la polizza condominiale potrebbe coprire solo il danno strutturale (come muro o pavimento), ma non gli arredi. E ancora, il furto o il vandalismo avvenuti dentro casa non sono mai coperti dalla polizza del condominio, proprio perché non attengono a responsabilità condivise.