Secondo i dati forniti dal ministro Salvini, tra il 14 e il 28 dicembre 2024, le vittime sarebbero passate da 67 a 50 rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, è una delle riforme più importanti degli ultimi anni nel tentativo di aumentare la sicurezza stradale in Italia. La riforma, promossa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, introduce norme più stringenti, tra cui sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, limiti di velocità più rigorosi e obblighi di educazione stradale per i giovani. Salvini ha dichiarato che, nelle prime due settimane dall’implementazione, i decessi per incidenti stradali sono diminuiti del 25% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questa affermazione ha suscitato non poche polemiche, sollevando dubbi sull’interpretazione e sull’affidabilità dei dati. Vediamo di più:
Gli esperti sottolineano inoltre che è prematuro trarre conclusioni definitive basandosi su un periodo così limitato di osservazione. Le dinamiche degli incidenti stradali sono influenzate da una molteplicità di fattori, tra cui condizioni meteorologiche, traffico stagionale e comportamenti alla guida, che richiedono un’analisi a lungo termine per comprendere pienamente l’efficacia delle nuove regole.
Tra le novità introdotte dal Codice della Strada, le sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza hanno aperto un dibattito anche sull’impatto culturale e sociale. Alcuni osservatori temono che queste misure possano influenzare il mercato delle bevande alcoliche, in particolare il settore vinicolo, un pilastro dell’economia italiana. Gli italiani, almeno per ora, sembrano continuare a consumare bevande alcoliche, ma con maggiore attenzione a comportamenti responsabili, come l’uso di mezzi pubblici o il ricorso a conducenti designati.
Il nuovo Codice della Strada ha il potenziale per migliorare la sicurezza stradale, ma i dati disponibili finora non consentono di valutare appieno il suo impatto. Le dichiarazioni di un calo del 25% dei decessi, sebbene promettenti, sembrano basarsi su un’analisi incompleta e prematura. Per comprendere realmente gli effetti della riforma è più utile monitorare le tendenze su un arco temporale più lungo e utilizzare dati completi.
Allo stesso tempo, il fatto che le vendite di vino non abbiano subito cali rilevanti indica che le nuove regole stanno promuovendo comportamenti più responsabili senza penalizzare settori chiave dell’economia italiana. Resta ora la questione aperta di consolidare questi cambiamenti con il rafforzamento della consapevolezza degli automobilisti e garantendo un’applicazione uniforme delle norme su tutto il territorio nazionale. Solo così il Codice della Strada potrà trasformarsi da strumento legislativo a motore di un cambiamento culturale duraturo.