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Quali sono le alternative in vigore per pagare meno cartelle e multe dopo la fine della rottamazione quater

di Marianna Quatraro pubblicato il
pagare meno cartelle

Quali sono le soluzioni che permettono ancora di pagare meno cartelle e multe dopo la fine della rottamazione quater

Quali sono le alternative in vigore per pagare meno cartelle e multe dopo la fine della rottamazione quater? All’indomani del termine di scadenza della rottamazione quater 2023, con i primi pagamenti effettuati sia in un’unica soluzione e sia a rate per chi ha scelto di rateizzare i pagamenti, sono diversi i contribuenti italiani che si chiedono se ci siano alternative per pagare meno cartelle e multe. 

  • Pagare meno cartelle e multe dopo fine rottamazione quater 2023 come fare
  • Ma c’è ancora chi può pagare meno cartelle e multe con rottamazione quater pur essendo scaduta
  • Mentre si attende nuova pace fiscale 2024

Pagare meno cartelle e multe dopo fine rottamazione quater 2023 come fare

Per pagare cartelle esattoriali e multe meno dopo la fine della rottamazione quater sono effettivamente quasi nulla ancora i sistemi in vigore, nell’attesa di una nuova pace fiscale 2024. E’ intanto possibile pagare in maniera più ‘comoda’ cartelle e multe con la rateizzazione dei debiti che si può richiedere in presenza di una temporanea situazione di obiettiva difficoltà con apposita istanza da presentare all’Agente della riscossione.

Se l’importo del debito è superiore a 60mila euro, bisogna anche documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Il pagamento a rate, pur se comprensivo di interessi, permette comunque di dilazionare l’importo da versare in modo da non dover pagare un importo elevato in un’unica soluzione.

Si possono pagare meno le cartelle se le somme contenute sono relative e imposte erariali e relativi oneri accessori e in tal caso si possono pagare tramite compensazione con crediti ugualmente relativi ad imposte erariali utilizzando il modello F24 accise.

Si possono pagare meno le cartelle esattoriali anche utilizzando in compensazione crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione ma solo a condizione che si tratti di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, certificati attraverso la piattaforma informatica del Mef. 

Inoltre, è possibile, per legge, anche non pagare proprio le cartelle esattoriali: se, infatti, si ritiene che la richiesta di pagamento non sia dovuta, si può chiederne l'annullamento direttamente all'ente creditore, al giudice, o inviando richiesta di sospensione della riscossione all'Agenzia delle entrate-Riscossione che farà da tramite con l'ente creditore interessato per l'annullamento del debito.

Per chiedere di annullare in tutto o in parte il debito presente nella cartella, si può presentare ricorso all’autorità giudiziaria competente e se il giudico lo accoglie con esito finale positivo, allora il debito dovrà essere del tutto cancellato. 

Ma c’è ancora chi può pagare meno cartelle e multe con rottamazione quater pur essendo scaduta

C’è, però, chi può ancora pagare meno cartelle esattoriali e multe con la rottamazione quater 2023 pur essendo esaurita. Lo scorso 30 settembre l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha, infatti, inviato a coloro che hanno presentato la domanda di adesione entro i termini previsti dalla legge (30 giugno 2023) l’esito della richiesta e i dettagli dei pagamenti delle somme dovute e sono partiti a inizio novembre i primi pagamenti.

Chi non ha ricevuto esito positivo di accettazione della domanda per aderire alla rottamazione quater 2023 può, però, presentare ricorso contro il Fisco per esservi riammesso e presso sedi differenti in base alle competenze: per somme escluse che non rientrano nella normativa, è possibile presentare ricorso con procedura ordinaria; per l’impugnazione di tributi ci si deve rivolgere alla Corte di giustizia tributaria competente per territorio; per contributi previdenziali ci si deve rivolgere al giudice del Lavoro. 

Se il ricorso si conclude con esito positivo, il contribuente in debito può ancora aderire alla rottamazione delle cartelle 2023 e pagare così in maniera ridotta e agevolata diverse cartelle esattoriali e multe.

Mentre si attende nuova pace fiscale 2024

Nel frattempo, si attende di capire se e come sarà effettivamente strutturata la nuova pace fiscale 2024 proposta dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini. Il vicepremier ha, infatti, avanzato una nuova proposta di sanatoria fiscale per permettere ai contribuenti in debito con il Fisco di pagare e regolarizzare le proprie posizioni.

Si tratterebbe di un nuovo sistema di pagamento agevolato dei debiti con il Fisco che sarebbe valida, però, non per tutti coloro che sono in debito con il Fisco ma solo per coloro che hanno debiti entro i 30mila euro che in parte si potrebbero cancellare pagando solo una percentuale del debito al fisco. 

La proposta di Salvini è quella di versare il 10% dell’imposta evasa senza sanzioni e interessi per cartelle esattoriali di importi fino a 30mila euro ma potrebbe interessare solo chi ha redditi imponibili compresi entro una certa soglia, si pensa tra i 40 e i 50mila euro di media negli ultimi quattro anni. 

La nuova pace fiscale proposta da Salvini sarà certamente rilanciata nel 2024 e potrebbe rientrare nella nuova riforma fiscale, come ulteriore misura per combattere l’evasione fiscale, permettendo, d’altro canto, allo Stato di recuperare ulteriori soldi che risultano decisamente necessari.
 

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