Non possono accedere alla rottamazione quinquies coloro che non pagano la rata della precedente quater in scadenza il 30 novembre
La Manovra Finanziaria 2026 ha introdotto nuove regole sulla definizione agevolata dei debiti fiscali, proseguendo la politica delle cosiddette “rotazioni” delle cartelle. La rottamazione quinquies interessa i carichi affidati alla riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, ampliando l’arco temporale rispetto alla precedente finestra della quater e includendo le situazioni debitorie maturate, ad esempio, durante la fase pandemica.
Si tratta di un meccanismo che mira a ridurre il peso fiscale su cittadini e imprese che, pur avendo presentato regolarmente le dichiarazioni, non sono riusciti a versare quanto dovuto, offrendo la possibilità di regolarizzare i rapporti con il Fisco versando solo il capitale, senza sanzioni e interessi.
L’ammissione alla rottamazione quinquies è riservata ai contribuenti che hanno riceuto cartelle esattoriali per periodi d’imposta dal 2000 al 2023, ma non hanno provveduto al pagamento delle imposte o dei contributi risultanti. Sono incluse anche le posizioni debitorie derivanti da omessi versamenti di IRPEF, IRES, IVA, contributi previdenziali Inps e carichi originati da controlli automatizzati delle dichiarazioni.
Chi ha, infatti, aderito alla definizione agevolata prevista per le cartelle fino al 2022 deve pagare la prossima rata in calendario alla fine di novembre e chi non effettua il versamento, per scelta o per necessità, entro il termine di tolleranza del 9 dicembre perde sia i benefici della rottamazione quater e sia la possibilità di accedere alla quinquies per i debiti oggetto di rateizzazione.
Il mancato saldo dell’ultima rata non permette quindi l’accesso alla nuova rottamazione 2026 per i debiti già ricompresi nel piano quater.
Chi intende aderire, invece, alla rottamazione quinquies deve presentare richiesta esclusivamente tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, entro il 30 aprile 2026. La dichiarazione dovrà contenere i carichi selezionati, l’eventuale presenza di giudizi pendenti su tali debiti e il piano di rientro desiderato (unica soluzione o numero di rate):
L’invio della domanda congela tutte le azioni di riscossione per i carichi inclusi, comprese iscrizioni di fermi amministrativi e pignoramenti già avviati, che rimangono sospesi fino al perfezionamento dell’adesione (pagamento della prima rata).
| Voce | Rottamazione quinquies | 
| Debiti ammessi | Imposte e contributi da dichiarazioni, multe statali | 
| Periodo cartelle | 1° gennaio 2000 – 31 dicembre 2023 | 
| Numero massimo rate | 54 rate bimestrali | 
| Tasso interesse rate | 4% annuo dal 1° agosto 2026 | 
| Scadenze chiave | Domanda entro 30 aprile 2026, prima rata entro 31 luglio 2026 |