Quando e chi può cumulare la rottamazione quinquies con la transazione per una maggiore convenienza di saldo dei propri debiti fiscali: i casi possibili
Nel contesto attuale di gestione della crisi d’impresa, strumenti quali la rottamazione quinquies e la transazione fiscale assumono un’importanza crescente per le imprese che si trovano in difficoltà economica e necessitano di alternative concrete per la regolazione dei debiti fiscali e contributivi. Questi istituti, entrambi previsti nell’ambito della recente legislazione in materia di bilancio e di crisi d'impresa, permettono di accedere a soluzioni di definizione agevolata dei debiti e di rinegoziazione con l’Erario.
La quinta edizione della sanatoria delle cartelle introdotta dalla manovra finanziaria per il 2026, focalizza l’attenzione sulle imprese in situazione di crisi, offrendo loro la possibilità di sanare posizioni debitorie nei confronti del Fisco con una serie di condizioni agevolate. Allo stesso tempo, la transazione fiscale mantiene la propria funzione di strumento negoziale all’interno delle procedure concorsuali e delle soluzioni stragiudiziali della crisi, finalizzato al riequilibrio e alla sostenibilità debitoria.
L’edizione quinquies della rottamazione delle cartelle eredita molti tratti delle precedenti versioni, ma con alcune modifiche chiave che la rendono particolarmente orientata verso la tutela dei debitori in situazione di crisi d’impresa. Il punto di forza risiede nell’estensione delle misure per la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione.
Questa procedura permette di estinguere i debiti affidati entro date precise all’agente della riscossione, garantendo una significativa riduzione del carico fiscale attraverso:
La definizione agevolata è riservata ai soli carichi “dichiarati e non versati”, nonché a quelli contributivi, e non include i tributi locali. Tuttavia, prevede la prededucibilità dei crediti residui dall’adesione alla procedura nei casi di imprese soggette a procedure concorsuali o accordi di ristrutturazione.
Il periodo per esercitare l’opzione in questione si estende fino al 30 aprile 2026, con comunicazione degli importi dovuti da parte della riscossione prevista per il 30 giugno successivo.
La transazione fiscale si configura come uno strumento negoziale previsto dal Codice della crisi e dell’insolvenza, rappresentando per le imprese la possibilità di proporre un accordo con l’Erario e gli enti previdenziali. In termini pratici, ciò consente di ristrutturare in maniera concordata l’ammontare, le modalità e gli eventuali stralci dei debiti fiscali e previdenziali, all’interno delle soluzioni per la gestione della crisi.
L’ambito di applicazione coinvolge le procedure di composizione negoziata, gli accordi di ristrutturazione e il concordato preventivo. L’istituto trova applicazione soprattutto nei casi di imprese in crisi o insolvenza che intendono evitare la liquidazione giudiziale, proponendo un piano attestato di risanamento con impegni precisi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e degli altri creditori pubblici.
Uno degli elementi che distingue la transazione fiscale dalla rottamazione quinquies è la maggiore flessibilità: il piano può prevedere dilazioni, falcidia sia degli accessori che del capitale, e interessare anche passività di natura diversa, come debiti IVA o ritenute. Tuttavia, il piano deve essere attestato da un professionista e sottoposto al vaglio degli organi giudiziali e delle stesse amministrazioni pubbliche coinvolte. La durata della ristrutturazione si estende generalmente fino a un massimo di 5-6 anni.
La recente introduzione della possibilità di cumulare la rottamazione quinquies con la transazione fiscale apre interessanti prospettive per il riequilibrio finanziario delle imprese in difficoltà. Questa flessibilità nasce dall’intenzione di coordinare i benefici dei due strumenti in un percorso unico e ragionato.
L’operatività del cumulo avviene principalmente nell’ambito delle procedure di composizione negoziata della crisi, degli accordi di ristrutturazione e nel concordato preventivo, laddove una parte dei debiti possa essere estinta tramite il meccanismo di definizione agevolata, mentre per altri crediti si potrà giungere ad una transazione diretta, con possibilità di falcidia anche del capitale. Si prevedono:
Il cumulo due istituti offre la possibilità di costruire un percorso di risanamento più adatto alla reale situazione aziendale, valorizzando i punti di forza di entrambi gli strumenti:
| Istituto | Apertura adesioni | Durata piano | Benefici |
| Rottamazione quinquies | Fino al 30 aprile 2026 | Fino a 9 anni (108 rate) | Stralcio accessori, dilazione ampia |
| Transazione fiscale | Nel corso delle procedure ex Codice crisi | Tipicamente 5-6 anni | Falcidia capitale e accessori, prededucibilità pagamenti |
Sono ammesse alla rottamazione quinquies le imprese che abbiano dichiarato i debiti e che versino in una situazione di difficoltà nel pagamento, mentre l’accesso alla transazione fiscale è riservato ai soggetti che affrontano procedure di composizione negoziata, accordo di ristrutturazione o concordato preventivo.