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Rottamazione quinquies diventa interessante e conveniente se si fa cumulo con transazione: chi lo può fare e come funziona

di Marianna Quatraro pubblicato il
Rottamazione quinquies interessante cumu

Quando e chi può cumulare la rottamazione quinquies con la transazione per una maggiore convenienza di saldo dei propri debiti fiscali: i casi possibili

Nel contesto attuale di gestione della crisi d’impresa, strumenti quali la rottamazione quinquies e la transazione fiscale assumono un’importanza crescente per le imprese che si trovano in difficoltà economica e necessitano di alternative concrete per la regolazione dei debiti fiscali e contributivi. Questi istituti, entrambi previsti nell’ambito della recente legislazione in materia di bilancio e di crisi d'impresa, permettono di accedere a soluzioni di definizione agevolata dei debiti e di rinegoziazione con l’Erario.

La quinta edizione della sanatoria delle cartelle introdotta dalla manovra finanziaria per il 2026, focalizza l’attenzione sulle imprese in situazione di crisi, offrendo loro la possibilità di sanare posizioni debitorie nei confronti del Fisco con una serie di condizioni agevolate. Allo stesso tempo, la transazione fiscale mantiene la propria funzione di strumento negoziale all’interno delle procedure concorsuali e delle soluzioni stragiudiziali della crisi, finalizzato al riequilibrio e alla sostenibilità debitoria.

Caratteristiche principali della rottamazione quinquies

L’edizione quinquies della rottamazione delle cartelle eredita molti tratti delle precedenti versioni, ma con alcune modifiche chiave che la rendono particolarmente orientata verso la tutela dei debitori in situazione di crisi d’impresa. Il punto di forza risiede nell’estensione delle misure per la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione.

Questa procedura permette di estinguere i debiti affidati entro date precise all’agente della riscossione, garantendo una significativa riduzione del carico fiscale attraverso:

  • lo stralcio delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio sulle somme dovute;
  • la previsione di una dilazione dei pagamenti fino a 108 rate mensili (pari a nove anni), il che rappresenta uno degli elementi più attrattivi;
  • l’assenza, sulla base delle ultime ipotesi, di una maxi rata iniziale;
  • la possibilità di accedere anche in presenza di avviso bonario, per chi abbia dichiarato quanto dovuto ma non sia riuscito a versare le imposte o abbia commesso errori di pagamento.
L’accesso alla rottamazione quinquies, tuttavia, è previsto solo ai contribuenti che abbiano dichiarato i debiti e non siano riusciti a pagarli, escludendo chi non abbia mai presentato correttamente le dichiarazioni. L’intervento mira, quindi, a sostenere imprese effettivamente in difficoltà, ancorando il beneficio della rottamazione ad una situazione di comprovata esigenza.

La definizione agevolata è riservata ai soli carichi “dichiarati e non versati”, nonché a quelli contributivi, e non include i tributi locali. Tuttavia, prevede la prededucibilità dei crediti residui dall’adesione alla procedura nei casi di imprese soggette a procedure concorsuali o accordi di ristrutturazione.

Il periodo per esercitare l’opzione in questione si estende fino al 30 aprile 2026, con comunicazione degli importi dovuti da parte della riscossione prevista per il 30 giugno successivo. 

La transazione fiscale: definizione e ambito di applicazione

La transazione fiscale si configura come uno strumento negoziale previsto dal Codice della crisi e dell’insolvenza, rappresentando per le imprese la possibilità di proporre un accordo con l’Erario e gli enti previdenziali. In termini pratici, ciò consente di ristrutturare in maniera concordata l’ammontare, le modalità e gli eventuali stralci dei debiti fiscali e previdenziali, all’interno delle soluzioni per la gestione della crisi.

L’ambito di applicazione coinvolge le procedure di composizione negoziata, gli accordi di ristrutturazione e il concordato preventivo. L’istituto trova applicazione soprattutto nei casi di imprese in crisi o insolvenza che intendono evitare la liquidazione giudiziale, proponendo un piano attestato di risanamento con impegni precisi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e degli altri creditori pubblici.

Uno degli elementi che distingue la transazione fiscale dalla rottamazione quinquies è la maggiore flessibilità: il piano può prevedere dilazioni, falcidia sia degli accessori che del capitale, e interessare anche passività di natura diversa, come debiti IVA o ritenute. Tuttavia, il piano deve essere attestato da un professionista e sottoposto al vaglio degli organi giudiziali e delle stesse amministrazioni pubbliche coinvolte. La durata della ristrutturazione si estende generalmente fino a un massimo di 5-6 anni.

Cumulo tra rottamazione quinquies e transazione fiscale: opportunità e limiti

La recente introduzione della possibilità di cumulare la rottamazione quinquies con la transazione fiscale apre interessanti prospettive per il riequilibrio finanziario delle imprese in difficoltà. Questa flessibilità nasce dall’intenzione di coordinare i benefici dei due strumenti in un percorso unico e ragionato.

L’operatività del cumulo avviene principalmente nell’ambito delle procedure di composizione negoziata della crisi, degli accordi di ristrutturazione e nel concordato preventivo, laddove una parte dei debiti possa essere estinta tramite il meccanismo di definizione agevolata, mentre per altri crediti si potrà giungere ad una transazione diretta, con possibilità di falcidia anche del capitale. Si prevedono:

  • Vantaggi del cumulo: Permette di utilizzare la dilazione particolarmente estesa della rottamazione quinquies per alcuni carichi fiscali, e di sfruttare la più ampia possibilità di trattativa e riduzione offerta dalla transazione fiscale per le restanti posizioni.
  • Limiti e condizioni: Il cumulo non è automatico, ma deve essere oggetto di specifica concertazione all’interno del piano di ristrutturazione. Occorre inoltre rispettare il principio della par condicio creditorum e le regole della prededuzione dei crediti residui, per evitare squilibri tra le diverse classi di creditori.
  • Ambiti di esclusione: L’applicazione combinata non incide sui tributi locali, che restano attualmente esclusi sia dalla rottamazione che dalla transazione fiscale, a meno di futuri interventi legislativi.
  • Profili temporali: La finestra temporale per aderire alla rottamazione quinquies e presentare i piani di transazione fiscale deve essere attentamente coordinata, anche in ragione delle scadenze imposte dalle diverse procedure.
La scelta fra l’una, l’altra o entrambe le opzioni dipende dalla tipologia e dalla stratificazione dei debiti detenuti dall’impresa e dalla coerenza della soluzione con i requisiti soggettivi e oggettivi previsti.

Vantaggi del cumulo tra rottamazione quinquies e transazione fiscale

Il cumulo due istituti offre la possibilità di costruire un percorso di risanamento più adatto alla reale situazione aziendale, valorizzando i punti di forza di entrambi gli strumenti:

  • Dilazione e flessibilità: La possibilità di rateizzare fino a 108 mesi i carichi rottamati, combinata con la trattativa personalizzata della transazione fiscale, consente di pianificare flussi di cassa più sostenibili nel medio-lungo periodo.
  • Riduzione del debito: Oltre all’eliminazione degli accessori, la transazione fiscale permette la falcidia anche sul capitale, amplificando l’effetto di alleggerimento del carico debitorio.
  • Sicurezza giuridica: Entrando nel piano negoziato, il debitore può assicurarsi la prededucibilità dei pagamenti e la protezione da azioni esecutive e cautelari, nonché ottenere un quadro certo delle proprie obbligazioni residue.
  • Effetti penali: In specifiche circostanze, definire in tempi congrui i carichi tributari agevolabili può costituire causa di non punibilità per i reati tributari previsti.

Procedure, tempistiche e soggetti che possono aderire

L’adesione ai due istituti e il cumulo degli stessi richiedono il rispetto di precise procedure e tempistiche, nonché la verifica delle condizioni soggettive e oggettive in capo all’impresa.
Istituto Apertura adesioni Durata piano Benefici
Rottamazione quinquies Fino al 30 aprile 2026 Fino a 9 anni (108 rate) Stralcio accessori, dilazione ampia
Transazione fiscale Nel corso delle procedure ex Codice crisi Tipicamente 5-6 anni Falcidia capitale e accessori, prededucibilità pagamenti

Sono ammesse alla rottamazione quinquies le imprese che abbiano dichiarato i debiti e che versino in una situazione di difficoltà nel pagamento, mentre l’accesso alla transazione fiscale è riservato ai soggetti che affrontano procedure di composizione negoziata, accordo di ristrutturazione o concordato preventivo.

  • Per la rottamazione quinquies: è necessario presentare apposita istanza all’agente della riscossione entro la data stabilita, attendere la comunicazione delle somme dovute ed effettuare i pagamenti secondo il piano dilazionato.
  • Per la transazione fiscale: occorre elaborare un piano di ristrutturazione attestato, presentare la proposta formale ad Agenzia delle Entrate e agli enti previdenziali, attendere la risposta e sottoporre il tutto al giudizio dell’autorità competente.
  • Nel cumulo: la singola posizione debitoria va valutata caso per caso, suddividendo opportunamente i carichi tra quelli definibili in rottamazione e quelli oggetto di transazione, in modo coordinato con la strategia di risanamento.
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