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Quali sono le auto nuove che si svalutano meno e non perdono tanto valore quando si vogliono rivendere

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Valore delle auto

La svalutazione è un fattore chiave nella scelta di un'auto nuova: modelli, marca, segmenti e variabili come chilometraggio e carburante incidono sulla tenuta di valore nel tempo. Confronti e strategie per orientarsi al meglio.

L’acquisto di un veicolo è uno dei maggiori impegni economici affrontati nell’arco della vita. Tuttavia, pochi considerano che gran parte del valore di una vettura nuova viene persa rapidamente. La svalutazione è un fenomeno che colpisce ogni segmento, ma con percentuali diverse a seconda della marca, del modello e di altri aspetti collegati all’affidabilità e alla domanda nel mercato dell’usato.

Il ruolo della marca e dell’affidabilità nella tenuta del valore

I costruttori riconosciuti per affidabilità, come Toyota e Honda, consentono ai propri modelli di conservare buona parte del valore originario dopo diversi anni.

Anche marchi premium come Mercedes-Benz, BMW, Volvo e Audi garantiscono una certa stabilità del valore residuo, soprattutto nei modelli più richiesti e dotati di assistenza tecnologica avanzata. Al contrario, alcuni modelli di lusso possono conoscere perdite di valore più accentuate per via di costi di gestione elevati o tecnologie che rapidamente diventano superate.

Auto compatte e city car: perché si svalutano meno

I dati recenti indicano che le city car e le compatte restano tra i veicoli con la minore svalutazione annua. Questi segmenti beneficiano di una domanda costante, soprattutto nelle aree urbane. Veicoli come Fiat Panda e Renault Twingo si distinguono per una perdita di valore contenuta (circa il 3% annuo per la Panda), grazie anche alla ridotta offerta di automobili con motore endotermico di piccola cilindrata e a una urbanizzazione crescente che ne aumenta la richiesta. Ecco quindi che le auto più resistenti alla svalutazione sono:

Modello

Svalutazione (%) dopo 3-5 anni

Fiat Panda

14-15% (in 4-5 anni)

Fiat 500

37,1%

Hyundai i20

27,6%

Toyota Yaris

26,5%

Toyota RAV4

28% (3 anni)

Mazda CX-5

30% (3 anni)

Volkswagen Tiguan

circa 35% (3 anni)

Dacia Duster

35% (3 anni)

Jeep Wrangler

30% (5 anni)

Porsche 911

in alcuni casi rivalutazione

Auto di lusso, sportive e di nicchia: quali rischi di svalutazione

Modelli di prestigio come Range Rover, Audi Q7 e BMW spesso registrano un’elevata svalutazione a pochi anni dall’acquisto (Range Rover arriva fino al 58,97% in 5 anni). Anche molte auto sportive, se non particolarmente esclusive o con una produzione limitata, possono vedere velocemente il proprio prezzo dimezzato. Solo Porsche 911 o Alpine A110, in alcuni casi, rappresentano eccezioni positive, mantenendo o addirittura aumentando il loro valore se in condizioni ottimali e con basse tirature.

L’andamento della svalutazione di SUV, crossover e fuoristrada

I SUV e i crossover hanno conquistato fette crescenti di mercato e mostrano una discreta resistenza alla perdita di valore, soprattutto se si tratta di modelli compatti o popolari nell’usato (es. Toyota RAV4, Volkswagen Tiguan, Dacia Duster). Tuttavia, i SUV di lusso soffrono di una decrescita più rapida. Jeep Wrangler rappresenta un esempio virtuoso grazie a una domanda stabile sia nel nuovo che nell’usato.

Il mercato delle auto elettriche e ibride: risvolti sulla svalutazione

Le auto elettriche hanno inizialmente mostrato una svalutazione accelerata legata all’incertezza sulla durata delle batterie e al rapido progresso tecnologico. Tuttavia, alcuni modelli come Tesla Model 3 stanno mantenendo meglio il loro valore residuo rispetto al passato, restando comunque dietro alle auto convenzionali. Le ibride, invece, grazie alla reputazione di affidabilità (Toyota), faticano meno a conservare il valore d’acquisto.

Come funziona la svalutazione di un’auto nuova

Nel momento stesso in cui una vettura esce dal concessionario, subisce una perdita di valore che si aggira attorno al 10-15%. Questo declino è più marcato nel primo anno, ma prosegue, seppur con intensità minore, per tutta la vita dell’auto. In media, nei primi cinque anni, la decurtazione può raggiungere il 50%, mentre dopo dieci anni la percentuale può toccare anche il 70-80%. L’andamento della decrescita si attenua man mano che l’auto invecchia, ma resta influenzato sia da fattori oggettivi sia dalle percezioni del mercato dell’usato.

I fattori che influenzano la perdita di valore delle auto sono numerosi:

  • Affidabilità e qualità costruttiva: modelli rinomati per durata e poche rotture mantengono meglio il valore.
  • Domanda sul mercato dell’usato: modelli popolari registrano minori deprezzamenti.
  • Costi di manutenzione: una manutenzione economica favorisce una rivendita più redditizia.
  • Consumi: i veicoli efficienti sono più ambiti e si svalutano meno.
  • Motorizzazione: auto a benzina generalmente si svalutano meno rispetto a diesel, GPL e metano.
  • Innovazione tecnologica: sistemi obsoleti riducono rapidamente il valore di mercato.