Quali insulti e parolacce si possono ormai tranquillamente dire senza correre alcun rischio secondo recenti sentenze della Cassazione: i chiarimenti
Quali sono le parolacce e offese che si possono dire senza correre rischi? Le parolacce dirette a qualcuno possono far scattare la richiesta di risarcimento del danno per ingiuria o diffamazione, che diventa anche reato, ma alcune sono ritenute insulti che si possono dire senza conseguenze.
Non si corre, dunque, alcun rischio nel dire insulti o parolacce secondo le condizioni stabilite dalla Cassazione, ma in molti casi dire parolacce a qualcuno è diffamazione, che è reato, mentre l’ingiuria è stata depenalizzata nel 2016.
Nei casi di diffamazione, generalmente, la parte offesa può presentare una querela ai carabinieri o direttamente alla Procura della Repubblica, a cui spetta poi il compito di decidere se chiedere l’archiviazione, e quindi non c’è alcun seguito, o esercitare l’azione penale, che dà il via al processo.
In quest’ultimo caso, la persona offesa può anche ottenere il risarcimento del danno subito costituendosi parte civile nel giudizio a mezzo di un avvocato.
E’, inoltre, prevista una sanzione da 200 a 12mila euro.