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Quali spese di trasporto si possono scaricare e detrarre nel 730 2024? Regole, importi, limiti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Spese trasporto, quali si possono scaric

La normativa in vigore permette di fruire della detrazione fiscale del 19% per le spese di abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.

Tra le agevolazioni fiscali fruibili mediante la presentazione della dichiarazione dei redditi, rientrano le detrazioni per l'abbonamento ai mezzi pubblici. Si tratta della possibilità di richiedere una detrazione fiscale sulle spese sostenute durante l'anno per il trasporto pubblico. La detrazione viene calcolata come il 19% della spesa documentata sostenuta . Il limite massimo di spesa ammissibile per ottenere la detrazione è di 250 euro, permettendo di recuperare al massimo 47,50 euro.

Questa agevolazione è valida sia per i familiari fiscalmente a carico sia per il contribuente. Se nella busta paga è presente la voce "rimborso spese trasporto", non si ha diritto alla detrazione in quanto la spesa non è stata effettivamente sostenuta. Vediamo meglio i dettagli:

  • Spese di trasporto, quali si possono scaricare
  • Regole, importi, limiti per detrazioni spese di trasporto

Spese di trasporto, quali si possono scaricare

La normativa in vigore permette di fruire della detrazione fiscale del 19% per l'acquisto di abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, forniti da enti pubblici o privati delegati al servizio pubblico. Rientrano nell'ambito di applicazione di tale agevolazione gli abbonamenti per autobus, metropolitane e treni, escludendo i singoli biglietti.

Questo beneficio è esteso a tutti i contribuenti che documentano la spesa effettivamente sostenuta durante l'anno, inclusi i costi relativi ai familiari a carico, come ad esempio i figli che usufruiscono dei mezzi pubblici per gli spostamenti scolastici.

Secondo quanto specificato dall'Agenzia delle entrate, la detrazione del 19% riguarda un importo massimo non superiore a 250 euro complessivamente per l'anno fiscale. Questo limite si applica in modo cumulativo alle spese sostenute dal contribuente per il proprio abbonamento e per quelli dei familiari a carico. L'Agenzia delle entrate ha precisato che se la spesa per l'abbonamento di un figlio a carico supera il tetto massimo, i genitori non possono dividere l'importo per beneficiare della detrazione proporzionalmente.

Non sono ammissibili alla detrazione i titoli di viaggio con durata oraria superiore a quella giornaliera, né le carte di trasporto integrate che offrono servizi aggiuntivi come l'accesso ai musei. Per ottenere la detrazione, è necessario conservare il titolo di viaggio e la documentazione di pagamento che devono riportare informazioni essenziali come il periodo di validità, l'importo, la data di sostenimento e il nome del beneficiario.

Nel caso in cui il documento non sia nominativo, è richiesta una ricevuta di pagamento intestata al soggetto che ha effettivamente sostenuto la spesa, o, se è intestata a un familiare a carico, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che ne attesti la corrispondenza.

Regole, importi, limiti per detrazioni spese di trasporto

La detrazione fiscale sui pagamenti degli abbonamenti per i mezzi pubblici è un beneficio accessibile ai contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi, un adempimento legale, e che hanno sostenuto spese relative al trasporto pubblico.

Per ottenere questo rimborso Irpef bisogna documentare tutte le spese sostenute nell'anno precedente per questi servizi, compresi gli abbonamenti per autobus, metropolitane e treni, nonché le spese per i familiari a carico. Le detrazioni possono essere richieste per gli abbonamenti acquistati, escludendo quelli dell'anno corrente, e possono riguardare abbonamenti annuali, mensili o settimanali, intestati al contribuente o a un familiare a carico.

Non è consentito richiedere la detrazione Irpef per i biglietti con durata oraria o singoli biglietti, ma solo per gli abbonamenti. Secondo l'Agenzia delle Entrate, sono detraibili le spese per il trasporto pubblico, nonché per il trasporto privato con concessione pubblica, su scala locale, regionale e interregionale. Non sono ammissibili le spese sostenute per conto dell'azienda, le quali sono rimborsate dai datori di lavoro.

La detrazione del 19% sulle spese sostenute per gli abbonamenti al trasporto pubblico si applica sia per il contribuente sia per i familiari fiscalmente a carico. Il limite massimo di 250 euro di spesa si riferisce a ciascun contribuente e abbonamento. Di conseguenza, il rimborso massimo è di 47,50 euro. Secondo la circolare 13/E/2019 dell'Agenzia delle entrate, questo limite si applica alle spese sostenute sia dal contribuente per il proprio abbonamento sia dai familiari a carico, e nel caso in cui il costo dell'abbonamento sia condiviso tra più soggetti, l'importo massimo di spesa non può superare i 250 euro.

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