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Quando spetta la pensione di reversibilità alla moglie lavoratrice di un defunto e di che importo nel 2025. Calcolo ed esempi

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
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Quali sono i casi in cui una moglie che lavora ha diritto a percepire la pensione di reversibilità e qual è l’importo spettante nel 2025

La pensione di reversibilità è una prestazione economica di natura previdenziale riconosciuta ai familiari superstiti di un defunto. Questa forma di sostegno economico rappresenta un diritto fondamentale per il coniuge e i familiari più stretti, ma è importante conoscere nel dettaglio quando spetta e come viene calcolata, specialmente nel caso della moglie lavoratrice.

Quando spetta la pensione di reversibilità alla moglie lavoratrice

Secondo quanto stabilito dalla normativa previdenziale vigente, la pensione di reversibilità spetta sempre alla moglie di un defunto, anche se si tratta di una lavoratrice o di una persona economicamente autosufficiente. Il diritto alla prestazione previdenziale è garantito indipendentemente dalla condizione professionale del coniuge superstite, configurandosi come una tutela essenziale che deriva dal rapporto matrimoniale.

Per ottenere la pensione di reversibilità, non sono richiesti particolari requisiti contributivi alla moglie, poiché il diritto si basa sulla posizione assicurativa del coniuge deceduto. È importante distinguere due situazioni:

  • Se il defunto era già pensionato, si parla di pensione di reversibilità in senso stretto
  • Se il defunto non era ancora pensionato ma aveva accumulato contributi sufficienti, si parla di pensione indiretta
Nel secondo caso, per maturare il diritto alla prestazione, il lavoratore deceduto deve aver perfezionato almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, oppure 5 anni di contribuzione di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso.

Percentuali di reversibilità e composizione familiare

L'importo della pensione di reversibilità viene calcolato applicando determinate percentuali alla pensione che il defunto percepiva o avrebbe percepito. Queste percentuali variano in base alla composizione del nucleo familiare superstite:

  • 60% dell'importo della pensione del defunto se la moglie è rimasta sola
  • 80% dell'importo della pensione in presenza della moglie con un figlio a carico
  • 100% dell'importo della pensione in presenza della moglie con due o più figli a carico
Se a beneficiare della pensione sono solo i figli, le percentuali sono diverse:
  • 70% per un solo figlio
  • 80% per due figli
  • 100% per tre o più figli
Nel caso manchino sia il coniuge che i figli, la pensione può essere riconosciuta ad altri familiari come genitori, fratelli o sorelle, con percentuali che partono dal 15% per ciascun beneficiario, fino a raggiungere il 100% in presenza di numerosi aventi diritto.

Calcolo della pensione di reversibilità per la moglie che lavora nel 2025

La particolarità della pensione di reversibilità è che può essere percepita anche da chi possiede altri redditi personali, come quelli derivanti da un'attività lavorativa. Tuttavia, l'importo può subire delle riduzioni in base al reddito della beneficiaria.

Per il 2025, secondo quanto stabilito dall'INPS, le soglie reddituali e le relative riduzioni sono le seguenti:

  • Nessuna riduzione per redditi fino a 23.579,22 euro annui (pari a circa 3 volte il trattamento minimo INPS di 598,61 euro mensili nel 2025)
  • Riduzione del 25% per redditi compresi tra 23.579,22 euro e 31.438,96 euro (tra 3 e 4 volte il trattamento minimo)
  • Riduzione del 40% per redditi compresi tra 31.438,96 euro e 39.298,70 euro (tra 4 e 5 volte il trattamento minimo)
  • Riduzione del 50% per redditi superiori a 39.298,70 euro (oltre 5 volte il trattamento minimo)
È importante sottolineare che queste riduzioni non si applicano quando nel nucleo familiare sono presenti figli minori, studenti o inabili. In questi casi, l'importo della pensione di reversibilità viene erogato integralmente, indipendentemente dal reddito del coniuge superstite.

Esempi pratici di calcolo della pensione di reversibilità

Per comprendere meglio come funziona il meccanismo di calcolo e riduzione della pensione di reversibilità per una moglie lavoratrice, analizziamo alcuni esempi concreti:

Esempio 1: Moglie senza figli a carico

Consideriamo il caso di una moglie che ha perso il marito che percepiva una pensione di 2.500 euro mensili. Senza figli a carico, la donna ha diritto al 60% dell'assegno, ovvero a 1.500 euro mensili di pensione di reversibilità.

Se la moglie lavora e percepisce un reddito annuo di 25.000 euro, che supera la prima soglia di 23.579,22 euro prevista per il 2025, la sua pensione di reversibilità subirà una riduzione del 25%, passando da 1.500 euro a 1.125 euro mensili.

Esempio 2: Moglie con un figlio a carico

Se la stessa moglie ha un figlio a carico, la percentuale di reversibilità sale all'80% della pensione originaria, quindi 2.000 euro mensili. In questo caso, anche se la donna lavora e supera le soglie di reddito, non si applicherà alcuna riduzione grazie alla presenza del figlio.

Esempio 3: Moglie con alto reddito personale

Immaginiamo una moglie che percepisce un reddito annuo di 40.000 euro e non ha figli a carico. Il marito deceduto percepiva una pensione di 2.000 euro mensili. In questo caso:

  1. La quota di reversibilità sarebbe di 1.200 euro mensili (60% di 2.000 euro)
  2. Poiché il suo reddito supera i 39.298,70 euro, si applica una riduzione del 50%
  3. L'importo finale della pensione di reversibilità sarà di 600 euro mensili

Pensione di reversibilità alla moglie separata o divorziata

Anche la moglie separata o divorziata può avere diritto alla pensione di reversibilità, ma con alcune condizioni specifiche:
  • La moglie separata legalmente mantiene il diritto alla pensione di reversibilità alle stesse condizioni della moglie non separata
  • La moglie separata con addebito ha diritto alla pensione solo se percepiva l'assegno alimentare
  • La moglie divorziata ha diritto alla pensione se:
    • È titolare dell'assegno divorzile
    • Non si è risposata
    • Il rapporto assicurativo che ha dato origine alla pensione del defunto è iniziato prima della sentenza di divorzio
Nel caso in cui il defunto avesse contratto un nuovo matrimonio dopo il divorzio, la pensione di reversibilità viene divisa tra l'ex moglie e la vedova attuale. La ripartizione viene stabilita dal Tribunale, che tiene conto principalmente della durata dei rispettivi matrimoni, ma anche di altri fattori come le condizioni economiche di entrambe le beneficiarie.

Quando si perde il diritto alla pensione di reversibilità

Il diritto alla pensione di reversibilità non è sempre permanente e può cessare in determinate circostanze:

  • La moglie perde il diritto se contrae un nuovo matrimonio (in questo caso le spetta un'indennità una tantum pari a due annualità della sua quota di pensione)
  • I figli minori perdono il diritto al compimento dei 18 anni, a meno che non siano studenti (fino a 21 anni per le scuole superiori e fino a 26 per l'università) o inabili
  • I figli inabili perdono il diritto se viene meno lo stato di inabilità
È importante notare che la semplice convivenza senza matrimonio non fa perdere il diritto alla pensione di reversibilità, a differenza di quanto avviene con il nuovo matrimonio.
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