Quali sono i casi e i motivi per cui un singolo condomino può chiedere la revoca di un amministratore di condominio? Le leggi in vigore su nomina e revoca dell’amministratore di condominio sono ben chiare e delineate anche dal Codice Civile che chiarisce anche le condizioni di revoca da parte di un singolo condomino.
- Revoca dell’amministrazione di condominio sia da assemblea che da singolo condominio
- Qual è la procedura per la revoca di un amministratore da parte di un singolo condomino
Revoca dell’amministrazione di condominio sia da assemblea che da singolo condominio
Come previsto dalla normativa vigente,
la revoca dell'amministratore condominiale è possibile sia in assemblea e sia,
in presenza di gravi irregolarità, da parte di un singolo condomino che può chiedere la cosiddetta revoca giudiziale.
La revoca scatta quando l’amministratore risulta inadempiente, o commette gravi irregolarità, o non rispetta gli obblighi previsti, o non effettua tempestivamente lavori urgenti in condominio che possono mettere a rischio condomini e terze persone, o non risolve richieste e lamentale gravi e importanti da parte dei condomini.
Entrando più nel dettaglio, i motivi specifici che consentono ad un singolo condomino di chiedere la revoca dell'amministratore sono soprattutto i seguenti:
- il mancato rispetto dell’obbligo di convocare l’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale;
- la mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari o di delibere assembleari;
- la mala gestione finanziaria del condominio per cui si crea confusione tra il patrimonio dell’ente e quello personale dell’amministratore o di altri condòmini;
- il rifiuto reiterato di convocare l’assemblea per discutere la revoca e la nomina di un nuovo amministratore;
- l’omissione di informazioni fondamentali, come la mancata comunicazione dei dati anagrafici e professionali dell’amministratore, la mancata apertura di un conto corrente condominiale, l’aver consentito la cancellazione di formalità iscritte nei registri immobiliari a tutela dei diritti del condominio, la negligenza nella gestione delle azioni giudiziarie promosse per il recupero dei crediti condominiali e la non corretta tenuta dei registri condominiali;
- il mancato rispetto degli obblighi di trasparenza e la mancata esibizione della documentazione, soprattutto se richiesta.
Qual è la procedura per la revoca di un amministratore da parte di un singolo condomino
Per approvare la revoca di un
amministratore inadempiente prima della scadenza del mandato, generalmente l’assemblea condominiale deve raggiungere la maggioranza dei condomini che rappresenta almeno la metà del valore dell’edificio e che gli appartamenti abbiano un valore complessivo di almeno 500 millesimi.
Quando a chiedere la revoca è un singolo condomino, deve agire in giudizio e spetta al giudice di competenza prendere poi la decisione finale.
Una volta conclusasi la procedura, il condomino ha diritto al rimborso delle spese legali sostenute per la revoca giudiziale dell’amministratore ma solo se, nell’ambito del procedimento di revoca, il giudice condanna l’amministratore al pagamento di tali costi.
Se il giudice opta invece per la compensazione delle spese, il condomino deve opporsi a tale decisione nello stesso giudizio, altrimenti non ottiene alcun rimborso.