Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quante tasse si pagano con concordato fiscale? Calcoli ed esempi in base a pagelle fiscali Isa

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Tasse concordato biennale preventivo

Il concordato fiscale è vantaggioso per i contribuenti con punteggi Isa elevati, ma offre comunque un'opportunità di regolarizzazione anche a chi ha punteggi più bassi.

Il concordato fiscale è una delle opportunità per i contribuenti per regolarizzare la propria posizione fiscale e beneficiare di aliquote agevolate su eventuali differenze di reddito emerse rispetto alle dichiarazioni precedenti. Approfondiamo in questo articolo:

  • Concordato fiscale, quante tasse si pagano
  • Calcoli ed esempi sulle tasse con concordato fiscale

Concordato fiscale, quante tasse si pagano

Il meccanismo del concordato fiscale prevede l'applicazione di una flat tax su queste differenze di reddito, con aliquote che variano in base al punteggio Isa del contribuente. Le aliquote sono così suddivise:
  • 10% per i contribuenti con punteggi Isa elevati, compresi tra 8 e 10;
  • 12% per chi ha un punteggio tra 6 e 8;
  • 15% per chi ottiene un punteggio inferiore a 6.
L’obiettivo di questo sistema è incentivare una maggiore compliance fiscale: chi è più affidabile, ovvero chi dichiara un reddito in linea con le aspettative basate sugli Isa, paga meno tasse.

Gli Indici Isa sono strumenti utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per valutare l’affidabilità fiscale dei contribuenti, confrontando i redditi dichiarati con le medie di settore e altri parametri economici. Più alto è il punteggio Isa, maggiore è l’affidabilità del contribuente, il che può tradursi in un accesso più agevolato a misure come il concordato fiscale con aliquote ridotte.

Questa struttura incentiva i contribuenti a dichiarare i redditi in modo conforme alle aspettative del Fisco, poiché chi riesce a ottenere punteggi più elevati beneficia di aliquote più basse, pagando meno tasse sulla differenza di reddito dichiarato rispetto a quanto stimato dagli Isa.

Calcoli ed esempi sulle tasse con concordato fiscale

Supponiamo che un contribuente abbia dichiarato negli anni precedenti un reddito di 50.000 euro e che l'Agenzia delle Entrate, basandosi sugli Isa, calcoli che dovrebbe aver dichiarato 60.000 euro. In questo caso, la differenza di 10.000 euro può essere regolarizzata pagando un’aliquota agevolata, che varia in base al voto Isa:

  • Con un punteggio Isa tra 8 e 10, il contribuente pagherà il 10% su quei 10.000 euro, quindi 1.000 euro;
  • Con un punteggio tra 6 e 8, l’aliquota salirà al 12%, con un costo di 1.200 euro;
  • Infine, se il punteggio è inferiore a 6, l'aliquota sarà del 15%, per un costo di 1.500 euro.
Uno dei principali vantaggi di questo meccanismo è il risparmio fiscale rispetto all'applicazione delle normali aliquote Irpef, che possono arrivare fino al 43% per i redditi più alti. In confronto, le aliquote del concordato fiscale risultano molto più convenienti e possono ridurre l'onere fiscale complessivo, con risparmi che possono arrivare fino al 65% del totale delle imposte dovute.

Il concordato fiscale è vantaggioso per i contribuenti con punteggi Isa elevati, ma offre comunque un'opportunità di regolarizzazione anche a coloro che hanno punteggi più bassi. L'adesione richiede una valutazione attenta, soprattutto per chi ha dichiarato redditi più bassi rispetto a quelli stimati dal fisco, in quanto l’impatto fiscale potrebbe essere comunque elevato.

Aderire al concordato fiscale offre una certa protezione contro controlli fiscali futuri, poiché l'accordo con l’Agenzia delle entrate stabilisce la base imponibile e il trattamento fiscale per un periodo biennale.

Oltre ai vantaggi futuri, il concordato permette di sanare le pendenze fiscali relative agli anni precedenti, evitando contenziosi e accertamenti da parte dell'Agenzia delle entrate.