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Come detrarre gli interessi passivi dei mutui misti in 730 2025? Spiegazione ed esempi Agenzia delle entrate

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Interessi passivi dei mutui misti

730 2025 e mutui misti, come funziona la detrazione fiscale in questo caso particolare? Le regole, la documentazione necessaria, limiti e condizioni e istruzioni con chiarimenti ed esempi specifici da Agenzia delle Entrate

La detrazione degli interessi passivi sui mutui misti richiede una particolare attenzione soprattutto nella compilazione del modello 730 per il 2025. I finanziamenti misti, che combinano quote destinate sia all'acquisto sia alla ristrutturazione dell'immobile, pongono specifiche problematiche per quanto riguarda la detraibilità degli oneri finanziari.

L'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti precisi sulle modalità di applicazione del beneficio fiscale, indicando istruzioni dettagliate per evitare errori e garantire il corretto utilizzo dell'agevolazione.

Cos'è un mutuo misto e come funziona la detrazione fiscale

Un mutuo misto rappresenta un finanziamento che copre contemporaneamente sia l'acquisto che la ristrutturazione dell'immobile. È fondamentale comprendere che la detrazione degli interessi passivi è ammessa esclusivamente per la parte del prestito utilizzata per l'acquisto dell'abitazione principale. Non è possibile beneficiare della detrazione per gli interessi relativi alla quota del finanziamento destinata alla ristrutturazione, anche se l'immobile oggetto dei lavori è lo stesso che viene successivamente adibito ad abitazione principale.

La normativa fiscale prevede una detrazione del 19% sugli interessi pagati unicamente per l'acquisto della prima casa: questo comporta l'obbligo per il contribuente di distinguere chiaramente tra le due componenti del mutuo (quota acquisto e quota ristrutturazione). Secondo le disposizioni dell'Agenzia delle Entrate, questa suddivisione deve essere adeguatamente documentata e, nel caso in cui il contratto non specifichi le diverse finalità, sarà necessario predisporre una dichiarazione sostitutiva che indichi con precisione le rispettive quote.

Documentazione necessaria per la detrazione nel 730/2025

L'Agenzia delle Entrate ha specificato in modo dettagliato i documenti che devono essere conservati dai contribuenti per poter usufruire correttamente della detrazione fiscale. Nel caso di un mutuo misto, è essenziale disporre della seguente documentazione:

  • Contratto di mutuo completo;
  • Contratto di acquisto dell'immobile;
  • Ricevute di pagamento delle rate;
  • Documentazione degli oneri accessori correlati all'acquisto;
  • Fatture relative ai lavori di ristrutturazione eseguiti.
Se né il contratto di mutuo né il contratto di compravendita specificano le diverse finalità del finanziamento, il contribuente dovrà predisporre una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui precisa con esattezza quale parte del mutuo è stata destinata all'acquisto e quale alla ristrutturazione dell'immobile.

Limiti e condizioni per la detrazione degli interessi passivi

La normativa fiscale prevede che la detrazione sia applicabile esclusivamente agli interessi pagati sulla quota di mutuo destinata all'acquisto dell'abitazione principale. Il limite massimo di detrazione consentito è pari a 4.000 euro per contribuente e può essere richiesto nel modello 730/2025, permettendo di ridurre l'IRPEF da versare di un importo pari al 19% degli interessi detraibili.

Nel caso di mutui cointestati tra più soggetti, ad esempio tra coniugi, il limite di 4.000 euro si applica complessivamente al mutuo e non a ciascun intestatario. Questo significa che se due persone condividono il finanziamento, la detrazione massima rimane sempre di 4.000 euro, che dovrà essere suddivisa proporzionalmente tra i cointestatari in base alla loro quota di partecipazione alla spesa.

Caso particolare: surroghe di mutuo

Un caso particolare è rappresentato dalle operazioni di surroga del mutuo, dove il contribuente ha estinto un precedente finanziamento stipulandone uno nuovo con un istituto di credito differente. In questa situazione, la detrazione resta valida ma si applica esclusivamente agli interessi passivi relativi alla quota residua del mutuo precedente. È importante sottolineare che la surroga non modifica le condizioni di detraibilità originarie, ma consente semplicemente di continuare a godere del beneficio fiscale alle stesse condizioni precedentemente stabilite.

Esempi pratici di detrazione interessi passivi per mutui misti nel 730/2025

Per comprendere meglio l'applicazione pratica della normativa, ecco alcuni esempi concreti di come calcolare la detrazione degli interessi passivi dei mutui misti nella dichiarazione dei redditi 2025:

Esempio 1: Mutuo misto con quota acquisto e ristrutturazione

Mario ha stipulato un mutuo misto di 200.000 euro: 150.000 euro sono stati destinati all'acquisto della sua abitazione principale e 50.000 euro per la ristrutturazione dell'immobile. Gli interessi passivi complessivi pagati nel 2025 sono pari a 5.000 euro.

Per calcolare correttamente la detrazione nel 730/2025, Mario dovrà:

  1. Determinare la percentuale del mutuo destinata all'acquisto: 150.000 ÷ 200.000 = 75%
  2. Calcolare gli interessi detraibili: 5.000 × 75% = 3.750 euro
  3. Applicare la percentuale di detrazione: 3.750 × 19% = 712,50 euro
Mario potrà quindi beneficiare di una detrazione IRPEF di 712,50 euro, corrispondente al 19% degli interessi relativi alla sola quota di mutuo destinata all'acquisto dell'abitazione principale.

Esempio 2: Mutuo misto cointestato tra coniugi

Anna e Marco hanno acquistato una casa stipulando un mutuo misto di 100.000 euro, di cui 80.000 euro destinati all'acquisto della loro abitazione principale e 20.000 euro alla ristrutturazione. Il mutuo è cointestato al 50% tra i due coniugi e gli interessi passivi totali pagati nel 2025 sono stati 3.000 euro.

Il calcolo della detrazione sarà il seguente:

  1. Percentuale del mutuo destinata all'acquisto: 80.000 ÷ 100.000 = 80%
  2. Interessi detraibili totali: 3.000 × 80% = 2.400 euro
  3. Quota di interessi detraibili per ciascun coniuge: 2.400 ÷ 2 = 1.200 euro ciascuno
  4. Detrazione spettante a ciascun coniuge: 1.200 × 19% = 228 euro
Ciascun coniuge potrà quindi indicare nel proprio 730/2025 una detrazione di 228 euro, per un beneficio fiscale complessivo di 456 euro.

Requisiti temporali per beneficiare della detrazione

Per poter usufruire della detrazione degli interessi passivi, l'immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto. La normativa prevede tuttavia alcune eccezioni, in particolare nel caso in cui l'immobile sia sottoposto a interventi di ristrutturazione.

In queste situazioni particolari, la detrazione potrà essere applicata solo a partire dal momento in cui l'immobile viene effettivamente utilizzato come abitazione principale, e comunque entro due anni dal completamento dei lavori di ristrutturazione.

L'Agenzia delle Entrate ha inoltre precisato che, se l'immobile risulta occupato da un inquilino al momento dell'acquisto, la detrazione potrà essere richiesta solo dopo che l'immobile è stato liberato e destinato a prima casa del contribuente.

Compilazione corretta del modello 730/2025

Nel modello 730/2025, gli interessi passivi relativi ai mutui per l'acquisto dell'abitazione principale devono essere indicati nel Quadro E, Sezione I, righi da E7 a E12, utilizzando il codice '1' nella colonna "Tipo di spesa".

È fondamentale riportare solo l'importo degli interessi relativi alla quota di mutuo destinata all'acquisto dell'abitazione principale, escludendo la parte relativa alla ristrutturazione. In caso di mutuo cointestato, ciascun intestatario dovrà indicare la propria quota di interessi detraibili.

Il contribuente dovrà inoltre conservare tutta la documentazione precedentemente elencata, inclusa l'eventuale dichiarazione sostitutiva che specifica la ripartizione del mutuo tra acquisto e ristrutturazione, per esibirla in caso di controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate sulle casistiche particolari

L'Agenzia delle Entrate, attraverso diverse circolari e risoluzioni, ha fornito importanti chiarimenti su alcune situazioni specifiche che possono verificarsi in relazione ai mutui misti:

Rinegoziazione del mutuo

In caso di rinegoziazione del mutuo con lo stesso istituto di credito, la detrazione continua ad applicarsi secondo le regole originarie. È importante conservare la documentazione che attesta la suddivisione iniziale tra quota acquisto e quota ristrutturazione.

Immobile in costruzione

Nel caso di acquisto di un immobile in costruzione con mutuo misto, la detrazione degli interessi passivi sarà ammessa solo a partire dal momento in cui l'immobile diventa abitazione principale del contribuente, e comunque entro i termini previsti dalla normativa.

Vendita e riacquisto di abitazione principale

Se il contribuente vende l'abitazione acquistata con mutuo misto e ne acquista una nuova, la detrazione degli interessi passivi sul primo mutuo cessa. Sarà possibile beneficiare della detrazione sugli interessi del nuovo mutuo stipulato per l'acquisto della nuova abitazione principale, sempre nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste.

Considerazioni sulla convenienza fiscale

Nella pianificazione finanziaria relativa all'acquisto e ristrutturazione di un immobile, è importante valutare attentamente la convenienza di stipulare un mutuo misto rispetto alla possibilità di accendere due finanziamenti distinti.

Nel caso di due mutui separati, infatti, sarebbe possibile beneficiare non solo della detrazione degli interessi passivi per il mutuo destinato all'acquisto dell'abitazione principale, ma anche delle detrazioni previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia (50% nel 2025) sulle spese sostenute utilizzando il secondo finanziamento.

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