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Quanto influisce voto di maturità per trovare lavoro o entrare all'università attualmente nel 2025

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
quanto incide voto maturita

Quanto ancora incide voto di maturità per trovare lavoro o entrare università nel 2025

Il diploma di scuola secondaria superiore rappresenta una tappa fondamentale nel percorso formativo di ogni studente. Nel 2025 quanto ancora il punteggio ottenuto all'esame finale possa effettivamente influenzare le prospettive future, sia in ambito lavorativo che accademico?

Quanto influisce il voto di maturità per l'accesso al mondo del lavoro nel 2025

Conseguire il diploma di scuola secondaria superiore o proseguire con una laurea rappresenta un traguardo significativo per chi desidera inserirsi nel mercato occupazionale con ambizioni di crescita professionale. Le due strade offrono possibilità diverse in termini di:

  • Tipologia di posizioni accessibili
  • Fasce retributive iniziali e prospettive di crescita economica
  • Opportunità di avanzamento di carriera
  • Specializzazione delle competenze professionali
Chi completa un percorso universitario acquisisce competenze più specialistiche rispetto ai diplomati e, durante il quinquennio accademico, sviluppa un bagaglio esperienziale differente che spesso viene valorizzato dai recruiter.

L'influenza del punteggio di maturità nel contesto lavorativo e accademico nel 2025

Secondo la normativa vigente nel 2025, il punteggio conseguito all'esame di Stato non incide significativamente nella ricerca di una prima occupazione né rappresenta un fattore determinante per l'iscrizione alla maggior parte dei corsi universitari. Il superamento dell'esame di maturità segna la conclusione di un ciclo formativo e l'inizio di uno nuovo, permettendo allo studente di intraprendere percorsi più allineati con le proprie aspirazioni professionali.

Il percorso universitario scelto diventa propedeutico alla carriera che si intende costruire, rendendo il voto di maturità un elemento generalmente poco rilevante in questo processo decisionale.

In linea generale, la valutazione finale della scuola superiore non influisce in modo determinante su:

  • Procedure di immatricolazione alla maggioranza dei corsi universitari
  • Processi di selezione per posizioni entry-level
  • Partecipazione a concorsi pubblici che richiedono come requisito minimo il diploma di scuola secondaria
Per quanto concerne l'ambito lavorativo, la legislazione attuale ha eliminato il valore vincolante del punteggio di maturità nei processi di assunzione, considerandolo un elemento che non dovrebbe limitare le opportunità occupazionali degli individui.

Casi specifici in cui il voto di maturità è determinante nel 2025

Esistono tuttavia situazioni particolari in cui il punteggio ottenuto alla fine del percorso scolastico può giocare un ruolo decisivo, sia per l'accesso all'istruzione superiore che per opportunità professionali specifiche.

Corsi universitari a numero programmato e prestigiosi

Nel 2025, diversi atenei e facoltà universitarie utilizzano il voto di maturità come criterio di selezione o come elemento che contribuisce al punteggio complessivo per l'ammissione. In particolare:

  • Per alcuni corsi a numero chiuso è richiesto un punteggio minimo di 75/100
  • Per l'ammissione ai test di ingresso alla Facoltà di Medicina, il requisito sale a 80/100
  • Alcune università prestigiose considerano il voto di maturità come criterio preferenziale in caso di parità di punteggio nei test di ammissione
Secondo dati del Ministero dell'Università e della Ricerca, nel 2025 circa il 30% dei corsi universitari in Italia utilizza il voto di maturità come parametro di valutazione nel processo di ammissione.

Borse di studio e agevolazioni economiche

Un'altra area in cui il punteggio dell'esame di Stato mantiene la sua rilevanza riguarda l'accesso a benefici economici per gli studenti:

  • Molte università assegnano borse di studio agli studenti che hanno conseguito valutazioni eccellenti alla maturità (generalmente superiori a 95/100)
  • Fondazioni private e aziende offrono programmi di sostegno economico basati anche sul merito scolastico precedente
  • Alcuni enti territoriali (regioni, province) prevedono premialità e agevolazioni per gli studenti più meritevoli

Selezioni aziendali per profili junior

Nel mercato del lavoro del 2025, alcune realtà imprenditoriali, soprattutto quelle di grandi dimensioni o operanti in settori altamente competitivi come consulenza strategica, finanza e tecnologia avanzata, continuano a considerare il voto di maturità tra i criteri di selezione per profili junior, specialmente per:
  • Programmi di stage formativi in aziende prestigiose
  • Graduate program e percorsi di inserimento strutturati
  • Posizioni entry-level in multinazionali con processi di selezione particolarmente selettivi
La mia esperienza diretta nel settore delle risorse umane conferma che circa il 15% delle aziende strutturate richiede ancora l'indicazione del voto di maturità nei CV dei candidati neolaureati, utilizzandolo come indicatore di costanza nel rendimento accademico.

Strategie per valorizzare il proprio percorso indipendentemente dal voto di maturità

Indipendentemente dal punteggio ottenuto alla maturità, esistono numerose strategie che consentono di costruire un profilo competitivo sia in ambito accademico che professionale:

Percorsi alternativi per l'accesso all'università

Per chi non ha ottenuto un punteggio elevato ma desidera accedere a corsi universitari selettivi:

  • Corsi di preparazione specifici per i test di ammissione
  • Anno propedeutico in facoltà affini con possibilità di trasferimento successivo
  • Valutazione di atenei all'estero con criteri di ammissione differenti
  • Immatricolazione a corsi di laurea non a numero chiuso con successivo trasferimento

Competenze complementari per il mercato del lavoro

Nel 2025, i recruiter valutano sempre più competenze che vanno oltre il semplice voto:
  • Certificazioni professionali e linguistiche riconosciute
  • Esperienze di volontariato e attività extracurricolari
  • Competenze digitali e familiarità con tecnologie emergenti
  • Soft skills come problem solving, lavoro di squadra e comunicazione efficace
Secondo recenti studi condotti da AlmaLaurea, le aziende nel 2025 considerano le competenze trasversali e le esperienze pratiche più rilevanti rispetto ai voti accademici per l'85% delle posizioni entry-level.
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