Cosa prevede la nuova legge 2025 per la tutela di lavoratori affetti da malattie invalidanti, cosa cambia e i chiarimenti
Quali sono i disabili che avranno diritto a maggiori ore di permesso e ulteriori vantaggi per malattie invalidanti con la nuova legge 2025? E’ stata approvata alla Camera la nuova legge che prevede nuovi diritti per i lavoratori, sia pubblici che privati, affetti da malattie invalidanti, che andranno ad affiancare quanto già previsto dalla Legge 104 per la disabilità.
La proposta di legge punta a permettere al lavoratore di mantenere la continuità dell’attività e conservare il posto di lavoro, anche quando, per cause oggettive, non è in grado di svolgere la propria attività lavorativa.
In particolare, la nuova legge allunga fino a 24 mesi la possibilità di congedo (continuativo o frazionato) per i lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti o croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità pari o superiore al 74%.
Durante il periodo di congedo, il lavoratore affetto da malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro ma non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa.
L’assenza non è, inoltre, computabile nell'anzianità di servizio né ai fini previdenziali, ferma restando la facoltà di riscattarla ai fini pensionistici mediante versamento dei relativi contributi.
Una volta tornato a lavoro, il lavoratore malato ha diritto ad avere priorità per lo svolgimento della prestazione in modalità di lavoro agile.
Tra le ulteriori novità e i vantaggi per i lavoratori della nuova legge per gli invalidi sono:
Può, inoltre, svolgere verifiche, d'ufficio o su segnalazione, sull'esistenza di fenomeni discriminatori, valutare le segnalazioni ricevute ed esprimere un parere sulle violazioni riscontrate, in modo da definire un eventuale provvedimento a tutela del lavoratore.