Poste Italiane ha deliberato un incremento nei rendimenti associati ai Buoni Fruttiferi Postali. Ora è possibile raggiungere tassi lordi annuali superiori al 3% o 4%.
Poste Italiane ha aumentato i rendimenti associati ai Buoni Fruttiferi Postali, raggiungendo in alcuni casi livelli prossimi al 6%. La decisione rende questi strumenti finanziari interessanti per gli investitori, consentendo di allocare capitali, anche di entità contenute, senza l'implicazione di costi legati all'emissione, gestione e rimborso, fatta eccezione per gli oneri di natura fiscale. In Italia, il 6% della ricchezza finanziaria complessiva delle famiglie, escludendo l'immobiliare, è investito in prodotti di risparmio postale, rappresentati da 90 miliardi di euro nei libretti e 191,5 miliardi di euro nei Buoni Fruttiferi.
Analizziamo più approfonditamente le modifiche apportate e valutiamo quando potrebbe risultare conveniente optare per un investimento in Buoni Fruttiferi Postali:
La possibilità di richiedere il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione, con l'agevolazione di una tassazione al 12,50% per gli investitori, aggiunge ulteriore interesse. I Bfp godono di esenzione da imposta di successione, ma sono soggetti a imposta di bollo, eccezion fatta per i Buoni di valore di rimborso non superiore a 5.,,, euro. Questi strumenti possono essere intestati solo a persone fisiche e sottoscrivibili per tagli da 50 euro e multipli.
L'importo massimo sottoscrivibile in una giornata lavorativa, sia presso gli uffici postali che tramite sottoscrizione telematica, è fissato a 1.000.000 di euro. I Bfp possono essere sia su supporto cartaceo sia su registrazioni contabili (dematerializzati), richiedendo la titolarità di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale per i secondi.
I buoni cartacei sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali, mentre quelli dematerializzati sono gestibili anche online tramite il sito Internet di Poste Italiane e l'app BancoPosta. Il ventaglio delle scelte è il seguente:
Per coloro che mirano alla sicurezza di recuperare il capitale prima della scadenza, il Buono Fruttifero si configura come una scelta ragionevole. L'opzione di trarre profitto dalla vendita anticipata di un Btp, grazie alla volatilità di mercato, può risultare intrigante per investitori più inclini al rischio. La cessione anticipata dei buoni postali comporta una rinuncia al rendimento, a differenza dei sottoscrittori di Btp che godono di cedole periodiche, solitamente semestrali.
Esistono comunque particolari Buoni Fruttiferi, come il 3x2, che consentono la liquidazione anticipata dopo tre anni senza compromettere gli interessi accumulati nei primi tre anni. L'opzione per i Buoni Postali riflette una preferenza per la sicurezza dell'investimento, garantendo un rendimento stabile nel tempo.
Bisogna comunque tenere conto dell'impegno a lungo termine poiché la liquidazione anticipata comporta spesso la perdita degli interessi accumulati. Nonostante le controversie emerse riguardo alla limitata possibilità di effettuare pagamenti o ricariche tramite bancomat o carte di credito in alcuni uffici postali, in contrasto con il trend di trasformazione digitale in corso, il Buono Fruttifero di Poste Italiane rimane tra le preferenze dei clienti.