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Quanto si guadagna se si lavora nel giorno dei Santi o durante festività dei Morti? Calcolo ed esempi aumenti in busta paga

di Marianna Quatraro pubblicato il
lavorare tutti santi

Quanto aumenta la busta paga se si lavora nei giorni di Ognissanti e dei Morti: le regole in vigore, cosa cambia in base ai diversi Ccnl e i calcoli

Quanto si guadagna in più se si lavora nel giorno di Tutti i Santi o nel giorno dei Morti? Il giorno Ognissanti rientra tra le festività lavorative in calendario, che rappresentano uno dei principali diritti dei lavoratori e in cui non si lavora. Ma ci sono dei settori, delle professioni, delle attività che implicano il lavoro anche nel giorno di Tutti i Santi ma ricevendo una maggiorazione in busta paga. Vediamo di quanto aumenta lo stipendio lavorando il primo Novembre.

  • Quanto si guadagna di più se si lavora il primo Novembre giorno di Tutti i Santi
  • E se si lavora nel giorno dei Morti?

Quanto si guadagna di più se si lavora il primo Novembre giorno di Tutti i Santi

Quando il primo Novembre, che è un giorno di festa, i lavoratori devono presentarsi sul posto di lavoro, hanno diritto ad avere un aumento dello stipendio in percentuale, che varia a seconda di quanto stabilito da ogni singolo contratto nazionale Ccnl.

Per esempio, il Ccnl commercio prevede una maggiorazione del 30% per il lavoro festivo. Se, per esempio, un dipendente del commercio percepisce una retribuzione mensile di 1.400 euro, lavorando il primo Novembre ha diritto ad avere circa 420 euro in più.

C’è poi da distinguere tra la festività in settimana o di domenica. Se la festività cade di domenica, in assenza di attività lavorativa, il lavoratore percepisce una retribuzione aggiuntiva pari a 1/26 dello stipendio mensile. Se, invece, lavora durante la festività domenicale, oltre alla normale retribuzione, riceve un compenso aggiuntivo per le ore lavorate, fissato da ogni singolo contratto.

Se le festività cadono di sabato o nei giorni di riposo settimanale per chi lavora su cinque giorni, allora si seguono le norme definite dai diversi Ccnl di riferimento.

I lavoratori che percepiscono una retribuzione fissa, se non lavorano durante una festività, non hanno diritto ad alcuna retribuzione aggiuntiva. 

Nel caso del lavoro domestico, cioè per colf, badanti, ecc, bisogna fare una distinzione tra lavoratrici con paga mensile o oraria se lavorano nel giorno di Tutti i Santi.

Nel caso di una lavoratrice con paga mensilizzata, la paga mensile varia solo se la festività cade di domenica ed è previsto il pagamento per 1/26 in più in quanto si tratta di festività non goduta.

Il Ccnl domestico permette al datore di lavoro anche di far recuperare la festività non goduta dando un giorno in più di riposo la settimana successiva invece del pagamento.

Se, invece, la lavoratrice ha una paga oraria, la festività di Tutti i Santi viene retribuita per 1/6 dell'orario settimanale (ossia 1/26 del mensile) indipendentemente dall'orario e dai giorni lavorativi previsti da contratto, sia se la festività cade in un giorno feriale e sia se cade di domenica.

Se il collaboratore lavora durante una festività, il datore di lavoro dovrà retribuire la festività e le ore lavorate con paga maggiorata del 60%.

Ciò significa che se, per esempio, una domestica percepisce 900 euro al mese, lavorando un giorno festivo, avrà ulteriori 500 euro circa.

E se si lavora nel giorno dei Morti?

Il 2 novembre, giorno dei Morti, non è un giorno festivo in calendario.

Ciò significa che, a prescindere dal giorno in cui cade in settimana, si ha diritto a percepire la solita retribuzione mensile spettante senza alcun eventuale incremento nel caso di lavoro prestato in tal giorno.