Quando è considerato buono uno stipendio in Italia a seconda dell’età che si ha ma non solo: cambiano gli importi necessari per le diverse esigenze e dove si vive
Quando si può considerare buono uno stipendio nelle diverse fasce di età? Gli stipendi degli italiani sono molto variabili. Dipendono, infatti, dal settore di impiego e relativo contratto nazionale di lavoro Ccnl applicato, inquadramento professionale, anni di esperienza, ecc.
Risultano, comunque, più bassi di quelli percepiti da alcuni colleghi europei che svolgono le stesse attività e possiamo definirli adeguati in diversi importi in base alle differenti fasce di età.
Per ognuna di esse vi sono, infatti, esigenze e stili di vita differenti, per cui sono necessari più o meno soldi.
In generale, potremmo dire che un buono stipendio in Italia è quello che permette a tutti di vivere dignitosamente, riuscendo a sostenere tutte le spese quotidiane, quelle per l’affitto o il muto, anche quelle superflue, come cene fuori o piccoli viaggetti.
E chiaramente tali importi cambiano, e anche tanto, a seconda dell’età dei lavoratori. E’ chiaro, infatti, che un 20enne non deve certo sostenere le stesse spese di un 40enne, o 50enne, o 60enne che magari ha una famiglia, una casa da pagare e mantenere.
Nella maggior parte dei casi, chi ha 20 anni vive ancora con i genitori, per cui ciò che guadagna lavorando lo spende generalmente per sé, per spese che possono essere sportive, di svago, per gli hobbies, ecc. In questi casi, 'basterebbe' anche uno stipendio da 700-800 euro.
Esistono poi le eccezioni dei 20enni che vanno già a vivere da soli e in tali casi lo stesso stipendio di un 20enne che vive con i genitori non basterebbe.
Se, per esempio, in quest’ultimo caso, il ragazzo prende mille euro al mese, diciamo che vive bene, considerando che si tratta di soldi che non devono essere impiegati per alcuna spesa di casa. Cambia del tutto la situazione per un 20enne che vive in casa da solo: in tal caso, infatti, mille euro al mese non basterebbero.
Anche il luogo dove si vive incide sulla qualità della propria vita in base allo stipendio percepito. Restando sempre sull’esempio dello stipendio mensile di mille euro di un 20enne, se vivesse da solo in una grande città, non riuscirebbe a vivere, considerando che si sono grandi città in cui solo per l’affitto di casa sono richiesti proprio mille euro, ma se vivesse in un piccolo paesino di provincia, soprattutto nelle regioni del Meridione, forse con mille euro riuscirebbe ad arrivare a fine mese.
In queste realtà, infatti, i costi sia delle case sia delle spese quotidiane sono molto ridotti rispetto a quelli delle grandi città italiane.
Lo stesso discorso appena fatto per un 20enne potrebbe allargarsi a comprendere anche le altre diverse fasce di età.
A seconda che si abbiano 30, o 40, o 50, o 60 anni di età, del lavoro che si svolge, di dove si vive, se si ha una grande o piccola famiglia, composta solo da sé stessi, o da coniugi, o da coppie con figli (e quanti figli) cambia l’idea di ‘buono’ di uno stipendio che si deve guadagnare.
Dai recenti dati di Forbes emerge che con uno stipendio medio annuo di circa 27.000 euro lordi, per circa 2mila euro al mese, in Italia la maggior parte delle persone pensa di non riuscire a vivere tranquillamente. Ma il quadro può essere molto vario ed eterogeneo.
Prendendo, per esempio, il caso di un 40enne, sposato che vive in una città come Roma o Milano, ha due figli e un mutuo da pagare, dovrebbe guadagnare almeno 2mila euro netti se anche l’altro coniuge lavora e ha uno stipendio fisso di almeno altri 2mila euro.
Se fosse l’unico in casa a lavorare, per riuscire a sostenere tutte le spese mensili, senza eccessi o extra, dovrebbe guadagnare almeno 3mila euro.
Si sale almeno a 5mila euro per vivere ‘bene’ e potersi permettere anche qualcosina di superfluo.
Spostandoci di realtà, in una città più piccola o in un paese di provincia, 3mila euro sono già considerati eccellenti per vivere molto dignitosamente. Con 5mila euro si rientrerebbe poi nella fascia dei più abbienti.
Generalmente, gli stipendi si registrano soprattutto nelle regioni del Nord e diminuiscono man mano che si scende verso il Sud. Il motivo dipende dal fatto che costo della vita al Nord è nettamente più alto che al Sud. E questo vale sia per i 20enni che per i 60enni.
Considerando le diverse variabili sopra riportate, è chiaro, comunque, che gli stipendi medi di tutti i lavoratori non possono essere uguali per tutti solo per fascia di età.
In Italia chi ha 20 anni e inizia a lavorare deve affrontare sia la questione della precarietà dei contratti e sia accettare guadagni che sono molto bassi e che solo con il tempo tendono ad alzarsi.
Da recenti dati relativi allo stipendio lordo annuo medio percepito nel 2024 dai lavoratori, emerge che si attesta sui 24.588 euro per i 20enni, in particolare per chi ha tra 15 e 24 anni.
Può essere di poco più basso o leggermente più alto a seconda che il ragazzo sia solo diplomato o laureato.
Sale nella quasi totalità dei casi lo stipendio medio di un 30enne in Italia.
Per chi rientra, infatti, nella fascia di età tra 25 e 34 anni si attesta sui 27.028 euro, che può salire fino a superare i 30mila euro per un laureato, soprattutto in discipline oggi molto richieste, come Ingegneria, Informatica, Architettura, ecc.
Migliora decisamente la situazione dei quarantenni, che ora in Italia percepiscono uno stipendio medio di quasi 30mila euro lordi all'anno.
Anche in questo caso, si tratta di un importo che può risultare anche più alto, e di molto, se si parla di 40enni laureati e impegnati in specifici settori.
Tale importo viene considerato relativamente buono, anche se, secondo gli esperti, per i 40enni il guadagno medio annuo dovrebbe essere tra i 40mila e i 50mila euro.
Questo importo è, invece, quanto riescono a raggiungere mediamente i 50enni e 60enni. Generalmente, i lavoratori dipendenti guadagnano meno di 50mila euro all’anno, pur a 50 o 60 anni, ma per alcune professioni i guadagni sono anche più alti.
Per esempio, un medico di famiglia, se accumula tra 10 e 20 anni di esperienza, per esempio a 50 anni di età, ha uno stipendio annuo di circa 123.000 euro lordi che salgono anche fino a 160mila euro per chi ha più di 20 anni di esperienza.