Quando si applica il redditometro nel 2024? Il Redditometro continua ad essere uno strumento utilizzato dall'Agenzia delle Entrate per stanare forme di evasioni fiscale che calcola il reddito corrispondente alla spesa sostenuta per determinati beni e servizi in relazione a specifici coefficienti stabiliti dalla normativa vigente. Vediamo di seguito quando e su cosa si applica.
Quando si usa il redditometro ancora nel 2024
Il Redditometro si applica per controllare la situazione reddituale e patrimoniale di un contribuente in relazione alle spese sostenute.
Se dalla verifica dei redditi e degli acquisti effettuati emerge una differenza di almeno il 20%, l'Agenzia delle Entrate contatta il contribuente per invitarlo a fornire chiarimenti.
I controlli del redditometro interessano:
- le ditte individuali e persone fisiche;
- i lavoratori dipendenti;
- i pensionati;
- gli artigiani;
- i lavoratori iscritti agli ordini professionali.
E le spese del redditometro che finiscono nel mirino dei controlli dell’Agenzia delle Entrate sono decisamente tante e diverse e riguardano, in particolare:
le abitazioni, con le relative spese, per esempio, per il mutuo, le ristrutturazioni, gli arredi, gli elettrodomestici, la telefonia fissa e mobile, gas e luce;
i mezzi di trasporto, come possesso di auto, minicar, motocicli, messi in leasing o noleggio, imbarcazioni, camper, ecc;
le assicurazioni, per esempio sulla vita, incendio e furto, infortunio, malattia;
i contributi previdenziali, dai contributi obbligatori a quelli volontari o per la previdenza complementare;
l'istruzione, come per esempio asilo nido, scuola per l'infanzia, la scuola primaria o secondaria, i corsi di lingue straniere, ecc;
le attività sportive e ricreative;
gli investimenti mobiliari, come fondi, azioni, obbligazioni, conti deposito, buoni fruttiferi, oro, pronti conto termine, e immobiliari, come terreni e altri fabbricati.
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