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Riforma riscossione cartelle esattoriali governo Meloni al via nel 2025 tra modifica numero rate massimo e discarico

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Piů rate per pagare le tasse

Il nuovo provvedimento fiscale del governo mira a snellire l'enorme accumulo di debiti fiscali, che ha raggiunto la cifra di 1.200 miliardi di euro.

Le tasse in Italia continuano a evolversi, con nuove misure introdotte dall'Agenzia delle entrate sotto la spinta della riforma fiscale del governo Meloni. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decimo decreto, segnando la conclusione del percorso di una riforma presentata come a costo zero. Le ultime misure non saranno prive di impatto economico, con costi stimati fino a 2,5 miliardi di euro distribuiti su più anni.

Tra le principali novità figurano il discarico automatico delle cartelle esattoriali e l'aumento delle rate per chi ha debiti con il fisco. Questi cambiamenti mirano a migliorare il sistema di riscossione, offrendo una maggiore flessibilità ai contribuenti in difficoltà economiche e semplificando i procedimenti burocratici.

Il discarico automatico prevede l'annullamento d'ufficio delle cartelle esattoriali per importi minori, riducendo il carico amministrativo sia per l'Agenzia delle entrate che per i cittadini. L'incremento del numero di rate disponibili per il pagamento dei debiti fiscali consentirà una gestione più agevole e sostenibile delle obbligazioni tributarie. Le novità sono presto dette:

  • Più rate per pagare le tasse
  • Nuove regole sul discarico delle cartelle esattoriali
  • Premi sui controlli delle aziende più virtuose

Più rate per pagare le tasse

Il nuovo provvedimento fiscale del governo mira a snellire l'accumulo di debiti fiscali, che ha raggiunto la cifra di 1.200 miliardi di euro, prevenire future accumulazioni e rendere la riscossione più rapida ed efficiente. Tra le principali novità c'è l'aumento del numero di rate per il pagamento delle tasse, destinato a chi ha debiti con l'Agenzia delle entrate.

Con l'ultimo allungamento dei tempi, si passa dalle attuali 72 a un massimo di 120 rate mensili, distribuendo i pagamenti su un arco di 10 anni. Le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 2025: per i debiti fino a 120.000 euro, sarà possibile dilazionare i pagamenti in 84 rate mensili nel 2025 e 2026, 96 rate nel 2027 e 2028, e 108 rate dal 2029. Dal 2031, su semplice richiesta, si potrà arrivare fino a 120 rate mensili.

Per i debiti superiori a 120.000 euro, la possibilità di ottenere lo stesso numero di rate previste per i debiti minori richiederà la dimostrazione di una situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria, come stabilito dalla legislazione vigente sulla "rateazione straordinaria".

Questo intervento non è privo di costi per le finanze pubbliche e proprio per questo motivo è stato strutturato in modo graduale. La relazione tecnica stima un costo complessivo di circa 2,5 miliardi di euro dal 2025 al 2037, coperto attraverso il fondo taglia tasse.

Nuove regole sul discarico delle cartelle esattoriali

Dal primo gennaio 2025, entra in vigore il discarico automatico delle cartelle esattoriali non riscosse entro cinque anni. Dopo questo periodo, se i tentativi di riscossione falliscono, l'agente della riscossione restituirà la cartella all'ente che l'ha emessa.

Per i carichi affidati nel 2025, il discarico avverrà il 31 dicembre 2030. Quelli affidati nel 2026 verranno scaricati il 31 dicembre 2031, e così via. L'ente creditore, a quel punto, potrà tentare di incassare il debito autonomamente, magari affidandosi a enti privati di riscossione e cartolarizzando il credito, una novità introdotta dopo l'esame parlamentare.

Sul fronte dell'arretrato verrà istituita una commissione ad hoc per analizzare il magazzino delle cartelle esattoriali e relazionare al ministro dell'Economia, proponendo soluzioni con precise scadenze.

Premi sui controlli delle aziende più virtuose

Dal Consiglio dei ministri sono arrivate novità per le imprese con l'approvazione definitiva del decreto legislativo attuativo della legge annuale per la concorrenza. I controlli sulle attività economiche saranno semplificati, seguendo principi di maggiore collaborazione.

Le imprese considerate più virtuose otterranno un bollino che attesta il basso rischio di evasione. Questo riconoscimento impedirà la sovrapposizione di ispezioni diverse sullo stesso operatore, garantendo un periodo di franchigia di 10 mesi per chi ha superato positivamente un controllo.