L’accordo relativo al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’area dirigenti e professionisti delle Funzioni Centrali, sottoscritto a fine luglio 2025, segna una svolta significativa nell’assetto lavorativo, economico e normativo dell’Amministrazione pubblica statale. Questo rinnovo si inserisce in un contesto di forti trasformazioni e risponde all’esigenza di adeguamento delle condizioni di lavoro rispetto all’inflazione, premiando anche l’introduzione di procedure trasparenti, digitalizzazione e attenzione all’equilibrio vita-lavoro. 
Le figure interessate dal rinnovo: dirigenti, professionisti e categorie coinvolte
L’ambito applicativo del nuovo CCNL coinvolge una platea eterogenea, comprendente:
	- 6.160 unità tra dirigenti e professionisti attivi nei Ministeri, nelle Agenzie fiscali (Entrate, Dogane, Monopoli) e negli Enti pubblici non economici
- Medici e professionisti dell’area sanitaria del Ministero della Salute e dell’AIFA
- Professionisti appartenenti a ENAC (Ente nazionale aviazione civile) e agli Enti pubblici non economici (EPNE)
- Personale con incarichi dirigenziali negli Organi a rilevanza costituzionale, in INPS, INAIL e altri enti statali.
L’accordo si applica sia a personale con contratto a tempo indeterminato sia a tempo determinato, senza dimenticare figure apicali dagli specifici profili, come i dirigenti sanitari. 
Aumenti stipendiali e arretrati previsti dal nuovo CCNL 2022-2024
L’aspetto economico costituisce un capitolo centrale: il rinnovo prevede incrementi retributivi rilevanti della parte fissa della retribuzione per tutte le categorie coinvolte. Dal 1° gennaio 2024 lo stipendio medio lordo mensile è stato aumentato di circa 558 euro (per 13 mensilità), con differenziazioni sulla base del ruolo:
	- Dirigenti di prima fascia: incremento di 980 euro mensili
- Dirigenti di seconda fascia: aumento pari a 545 euro mensili
- Professionisti ed elevate professionalità: incremento medio di 193,9 euro
- Assistenza e operatori: adeguamenti rispettivamente pari a 127,7 e 121,4 euro.
A questi si aggiunge 
il riconoscimento di arretrati significativi, mediamente pari a 9.400 euro a copertura del periodo fino a ottobre 2025. Il dettaglio per alcune posizioni dirigenziali tocca:
	- 8.000-9.700 euro per i dirigenti di seconda fascia di Ministeri e Agenzie fiscali
- 17.900-20.000 euro per i dirigenti di prima fascia di Ministeri e Agenzie fiscali.
Per i comparti professionali e tecnici, la componente "una tantum" supera generalmente i 1.000 euro. Questi adeguamenti sono superiori rispetto a molte passate tornate, ma solo in parte compensano la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione, che nel periodo considerato ha superato il 16%, mentre gli aumenti retributivi incidono mediamente per il 6% nella parte fissa. 
Decorrenza e vigenza del nuovo contratto: quando entra in vigore e per quanto tempo
Il periodo di riferimento del rinnovo CCNL coincide con il triennio 2022-2024, con decorrenza sia per la parte economica che per quella normativa dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2024. Le novità economiche, tuttavia, vengono riconosciute a partire dal 1° gennaio 2024, con effetti sugli stipendi visibili a partire dall’emissione delle relative buste paga.
L’efficacia del contratto rimane però assicurata anche oltre la scadenza formale, in quanto il testo prevede esplicitamente il rinnovo tacito di anno in anno, se non oggetto di formale disdetta da una delle parti almeno tre mesi prima della naturale scadenza.
										
										
Il rinnovo della contrattazione collettiva per la tornata successiva, cioè il triennio 2025-2027, potrà dunque essere avviato in modo più tempestivo.
Le principali novità normative: trasparenza, smart working, age management e formazione digitale
L’accordo introduce numerose innovazioni normative, incidendo su diversi aspetti organizzativi e di gestione delle risorse umane della PA:
	- Trasparenza nella nomina degli incarichi: vengono fissati principi e parametri oggettivi per la graduazione delle funzioni dirigenziali e per la motivazione nel conferimento degli incarichi, specie in presenza di soggetti esterni. Le procedure devono essere trasparenti, motivate e garantire l’accessibilità delle informazioni.
- Smart working e flessibilità lavorativa: il lavoro agile viene riconosciuto come modalità ordinaria e non eccezionale, disciplinato nell’ambito della contrattazione integrativa. Sono garantiti pari diritti tra chi lavora in presenza e chi opera da remoto; viene mantenuto il diritto al buono pasto anche durante lo smart working e si prevede una settimana lavorativa corta (4 giorni, nelle condizioni organizzative che lo consentano).
- Age management: attenzione specifica alle politiche di valorizzazione dei dipendenti maturi, con iniziative di formazione continua, mentoring tra senior e neoassunti, misure di salute e benessere, e permessi aggiuntivi per i lavoratori over 60. L’obiettivo è facilitare il ricambio generazionale mantenendo alti livelli di competenze.
- Formazione digitale: obbligo per le amministrazioni di investire almeno l’1% del monte salari annuo nella formazione, con particolare attenzione alle competenze digitali avanzate, all’uso dell’intelligenza artificiale e agli strumenti digitali. Introduzione del mentoring come supporto professionale incentrato soprattutto sull’adozione di nuove tecnologie.
Nuova struttura retributiva: dettagli per dirigenti di prima e seconda fascia, professionisti e sanitari
Importanti aggiornamenti sono stati introdotti nella struttura retributiva delle diverse categorie. Di seguito una sintesi delle principali componenti della retribuzione a regime dal 1° gennaio 2024:
	
		
			| Categoria | Stipendio Tabellare (annuo lordo, 13 mensilità) | Retribuzione di posizione parte fissa | Ulteriori indennità | 
		
			| Dirigenti I fascia | € 63.807,87 | € 42.598,20 | Possibilità incrementi fondo secondo specificità ministeriali | 
		
			| Dirigenti II fascia | € 50.005,77 | € 14.515,11 | Valore massimo retribuzione di posizione € 48.084,81 | 
		
			| Professionisti (EPNE) | II livello: € 52.568,75 I livello: € 45.614,76
 | Indennità professionale: € 1.105,00 (12 mensilità) |  | 
		
			| Professionisti area medica | II livello fp: € 52.395,99 I livello fp: € 41.804,01
 | Indennità di specificità medica: € 769,81 (13 mensilità) |  | 
		
			| Dirigenti sanitari | Valori differenziati a seconda del ruolo | Indennità medico-veterinaria e sanitaria (da € 600 annui) | Fondo risorse decentrate incrementato | 
	
La contrattazione integrativa a livello di amministrazione consente di personalizzare ulteriormente il trattamento economico rispetto a incarichi aggiuntivi, risultati individuali, incentivi alla mobilità e welfare, secondo criteri predeterminati e trasparenti.
Sistema delle relazioni sindacali e contrattazione integrativa nel nuovo CCNL
L’accordo conferma e rafforza il sistema delle relazioni sindacali, mirando a garantire la partecipazione attiva dei rappresentanti dei lavoratori nelle scelte organizzative. Il dialogo tra amministrazioni e organizzazioni sindacali si sviluppa su vari livelli:
	- Informazione preventiva: le amministrazioni sono tenute a condividere, in forma scritta, dati e informazioni rilevanti sugli atti di organizzazione e sulla gestione delle risorse umane.
- Confronto strutturato: il contratto disciplina strumenti per la consultazione e la discussione costruttiva sui piani di fabbisogno del personale, graduazione delle posizioni dirigenziali, sistemi di valutazione e lavoro agile.
- Organismi paritetici per l’innovazione: istituiti nelle amministrazioni con almeno 30 unità, favoriscono progetti condivisi in tema di tecnologie, benessere organizzativo e politiche di age management.
- Contrattazione integrativa: resta la sede elettiva per stabilire criteri sugli incentivi, il riparto dei fondi per la retribuzione di risultato e piani di welfare integrativo. Ha durata triennale e impegna le parti al rispetto di clausole di raffreddamento per la gestione delle controversie.
Impatto delle novità su carriere, welfare e sistema di classificazione del personale
Le novità introdotte producono effetti positivi sia sulle prospettive di carriera, sia sull’ampiezza e qualità delle tutele offerte:
	- Carriere: diritto garantito a ogni dirigente di ruolo di ottenere un incarico, incrementando trasparenza e oggettività nell’attribuzione e nella rotazione delle funzioni. Viene agevolato l’accesso dei professionisti a incarichi di coordinamento e la revisione di eventuali vincoli, favorendo percorsi di crescita anche per i neoassunti.
- Welfare: superato il vincolo della spesa storica, così le amministrazioni hanno maggiori margini per introdurre misure di welfare integrativo, sussidi familiari, programmi di prevenzione sanitaria e supporti specifici tramite fondi decentrati.
- Sistema di classificazione: il contratto pone le basi per una rivisitazione complessiva del sistema di inquadramento dei professionisti e per l’armonizzazione delle tutele nell’area medica, con l’obiettivo di una maggiore equità e valorizzazione delle diverse professionalità.
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