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Rinnovato contratto CCNL Tlc 2025-2028: di quanto aumentano stipendi, arretrati, come cambia inquadramento e altre novità

di Marcello Tansini pubblicato il
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Il rinnovo del CCNL TLC 2025-2028 introduce novità su stipendi, arretrati, inquadramenti professionali e welfare. Tra innovazione, nuove tutele e nuove regole per il settore, cambia profondamente lo scenario contrattuale.

Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore delle telecomunicazioni (CCNL TLC) rappresenta un momento di svolta per l’intera filiera, non solo dal punto di vista contrattuale ma anche per l’evoluzione del settore digitale in Italia. La rinegoziazione, siglata tra le principali parti sociali, giunge dopo un periodo di complesse trattative, scioperi e manifestazioni a tutela dei lavoratori. Il settore conta oltre 200.000 addetti ed è strategico per la crescita economica nazionale, incidendo su oltre il 6% del PIL grazie a investimenti superiori a 114 miliardi di euro nell’ultimo decennio. Gli attori coinvolti hanno sottolineato l’importanza di dotarsi di una cornice normativa moderna, inclusiva e in grado di valorizzare sia le esigenze d’innovazione delle imprese che la crescita professionale delle persone. Questo nuovo accordo, il cui periodo di validità va dal 2025 al 2028, rinnova l’impegno di operatori e rappresentanze sindacali nel mettere al centro la persona, la tutela e la valorizzazione delle competenze, affrontando le esigenze di stabilità occupazionale e recupero salariale dopo le pressioni inflazionistiche degli ultimi anni.

Le principali novità del nuovo Contratto collettivo: innovazione, tutela e strategie di settore

Le modifiche introdotte nel nuovo CCNL sono espressione di una strategia volta a consolidare il settore come pilastro della trasformazione digitale. L’accordo nasce da un dialogo responsabile tra le parti che ha favorito l’adozione di interventi strutturali calibrati sulle reali esigenze del comparto. Tra le novità vi è un rafforzamento delle politiche di partecipazione e una rinnovata attenzione alla sostenibilità attraverso una connessione diretta tra principi ESG (Environmental, Social, Governance) e regole contrattuali. Le relazioni industriali vengono rafforzate tramite la digitalizzazione dei diritti e una maggiore inclusività nella gestione dei permessi.

  • Adozione di nuove famiglie professionali che valorizzano percorsi di formazione certificata e competenze specialistiche;
  • Istituzione di una commissione per la realizzazione di un fondo sanitario di settore;
  • Revisione delle tutele nei confronti di tematiche come la genitorialità, i bisogni educativi speciali e la violenza di genere;
  • Potenziamento del lavoro agile, orientato a risultati misurabili e integrato con percorsi di crescita professionale.
L’accordo mette a disposizione strumenti aggiornati per gestire la digitalizzazione, introducendo soluzioni per accompagnare lavoratori e aziende nella fase di transizione. Ciò si riflette nella revisione della disciplina delle prestazioni in sede e da remoto, e nella promozione di occupazione qualificata e formazione continua.

Aumenti retributivi, arretrati e recupero dell’inflazione: cosa cambia per gli stipendi

Un punto centrale del rinnovo riguarda l’adeguamento economico degli stipendi, elemento particolarmente sentito dopo anni di inflazione elevata e di stagnazione salariale. Il nuovo CCNL prevede un incremento retributivo strutturale, diverso per aree ma coerente con il piano di rilancio del settore. In particolare:

Livello Incremento complessivo (2025-2028) Modalità di erogazione
Livello C1 (vecchio 5° livello) 298 € 100 € dal 1/1/2026; 50 € dal 1/12/2026; 50 € dal 1/7/2027; 98 € dal 1/12/2028
CRM-BPO C1 288 € 50 € dal 1/4/2026; 35 € dal 1/12/2026; 50 € dal 1/12/2027; 50 € dal 1/7/2028; 103 € dal 1/12/2028

Il settore riconoscerà inoltre il recupero dell’indice IPCA sui due cicli negoziali, assicurando una compensazione reale rispetto all’erosione del potere d’acquisto. Sul fronte degli arretrati, il contratto prevede formule che consentono ai lavoratori di recuperare i mancati incrementi dovuti al lungo periodo di vacanza contrattuale. Anche i contributi al fondo di previdenza Telemaco e al Fondo Bilaterale di Solidarietà vengono incrementati, rafforzando il tasso di copertura e la solidità delle prestazioni integrative. Questi interventi hanno l’obiettivo di restituire dignità economica, assicurando sostenibilità sociale alle politiche salariali.

La revisione dell’inquadramento: nuove aree professionali e valorizzazione delle competenze

Il rinnovato CCNL pone grande attenzione all’aggiornamento del sistema di classificazione, elemento richiesto da tempo dalle parti sociali e ritenuto ormai non più rinviabile. Il nuovo modello prevede due articolazioni distinte: una generale per tutte le attività del settore e una specifica dedicata al comparto CRM/BPO. Viene così superata la tradizionale suddivisione in livelli a favore di “aree professionali” che danno maggior peso alle reali competenze, responsabilità e percorsi di crescita delle persone.

  • La valorizzazione delle competenze è mirata a premiare la formazione continua e le specializzazioni emergenti nell’ambito digitale e tecnologico;
  • La mobilità interna e le opportunità di sviluppo diventano centrali, favorendo una maggiore aderenza ai bisogni del mercato del lavoro digitale;
  • Il nuovo inquadramento intende connettere in modo stretto le responsabilità professionali con l’evoluzione delle figure richieste dalle nuove sfide del settore.
Attraverso questa impostazione, viene incentivata una crescita basata su merito, formazione e occupabilità, con l’obiettivo di produrre effetti positivi sulla qualità delle prestazioni e sulla motivazione di chi opera nelle telecomunicazioni.

Il nuovo sistema per il comparto CRM/BPO: flessibilità, clausola sociale e dumping contrattuale

L’accordo introduce una disciplina innovativa per il comparto CRM/BPO, tradizionalmente esposto ai rischi legati ai cambiamenti negli appalti e alle dinamiche di dumping contrattuale. Per la prima volta viene istituita un’area contrattuale autonoma, con strumenti personalizzati:

  • Adozione di flessibilità organizzative per rispondere ai picchi di attività, fronteggiando le esigenze dettate dal consolidarsi del lavoro agile;
  • Rafforzamento della clausola sociale, così da assicurare la continuità occupazionale e la salvaguardia delle condizioni economiche in caso di cambi appalto;
  • Controllo sul fenomeno del dumping contrattuale tramite la fissazione di standard minimi per salari e tutele in outsourcing.
L’intento è di tutelare il personale che opera nei servizi di customer care e BPO dalle pratiche di concorrenza al ribasso, consolidando un sistema di regole coerente per tutto il settore. La contrattazione aziendale viene incentivata nella gestione della flessibilità, promuovendo buone prassi sviluppate nel tempo e adattando l’organizzazione del lavoro all’innovazione dei servizi esternalizzati.

Welfare, sanità integrativa e permessi: rafforzamento delle tutele e del benessere lavorativo

L’accordo sottoscritto ridisegna anche gli strumenti di welfare e benessere lavorativo. Si rafforza l’offerta sanitaria integrativa, prevedendo la costituzione di un fondo di categoria per colmare le eventuali carenze delle coperture aziendali esistenti. Il tema del benessere lavorativo viene affrontato con una serie di misure tra cui:

  • Incremento delle possibilità di lavoro agile, con particolare attenzione a categorie protette e alle situazioni di fragilità;
  • Estensione delle tipologie di permessi, riguardanti bisogni legati a famiglia, salute e inclusione sociale;
  • Potenziamento della contribuzione previdenziale e bilaterale;
  • Aggiornamento delle regole contrattuali in materia di inclusione, genitorialità e violenza di genere.
Queste azioni inseriscono il contratto nel solco delle più avanzate pratiche europee, puntando a incrementare la qualità della vita delle persone e ad assicurare un ambiente lavorativo sicuro, inclusivo e rispettoso delle diversità.