Quali sono i Contratti che potrebbero essere rinnovati entro la fine dell'anno 2025, a partire da quello dei Metalmeccanici, e quali sono rimandati ancora al 2026: milioni di lavoratori in attesa
Il periodo compreso tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 si prospetta decisivo per il rinnovo di numerosi contratti collettivi nazionali di lavoro, tema che interessa direttamente milioni di dipendenti sia nel settore pubblico sia in quello privato.
Dopo un biennio caratterizzato da dinamismo negoziale e progressivi adeguamenti delle retribuzioni, permane tuttavia una vasta platea di lavoratori in attesa di risposte chiare in merito ad aumenti salariali e miglioramenti delle condizioni normative. Le trattative, rallentate in vari comparti da criticità strutturali e dagli effetti economici della recente inflazione, sono oggi oggetto di intenso confronto tra sindacati e datori di lavoro, nel tentativo di recuperare il potere d’acquisto eroso negli ultimi anni.
A metà 2025, il quadro dei contratti collettivi nazionali in vigore evidenzia una copertura significativa, pur accompagnata da una quota consistente di lavoratori in attesa di rinnovo. Le ultime rilevazioni indicano che, alla fine di giugno, 44 contratti risultano attivi per la parte economica, interessando il 56,3% dei dipendenti, pari a circa 7,4 milioni di persone, e coprendo oltre metà del monte retributivo nazionale. Complessivamente:
Analisi più fine evidenzia come la pubblica amministrazione sia fortemente rappresentata fra i contratti in attesa di rinnovo, in quanto gli ultimi accordi siglati coprono solo il triennio 2022-2024. Nel settore privato, solo tre lavoratori su dieci risultano ancora in attesa di aggiornamento economico, ma la situazione differisce sensibilmente tra industria, servizi e agricoltura, rendendo la mappatura dei rinnovi un esercizio di grande complessità.
I rinnovi contrattuali coinvolgono trasversalmente tutti i principali comparti lavorativi. Nel dettaglio, la fotografia al termine del secondo trimestre 2025 evidenzia che, nonostante la firma di dieci contratti in pochi mesi (prevalentemente nel settore industriale e nella pubblica amministrazione), resta ampia la quota di lavoratori in attesa.
Fra i CCNL privati in scadenza o già scaduti, si rilevano casi particolarmente rilevanti sia per la complessità delle trattative sia per il numero di addetti coinvolti. Al primo posto emerge il comparto metalmeccanico, con oltre 1,7 milioni di lavoratori interessati e trattative riprese dopo una lunga fase di stallo.
| Settore | Lavoratori coinvolti (stima) | Scadenza o rinnovo previsto |
| Pubblica amministrazione, enti locali | 2.000.000+ | 2025-2026 |
| Sanità pubblica e privata | 700.000 | 2026 o oltre (in sanità privata, situazione bloccata dal 2018) |
| Industria metalmeccanica | 1.700.000 | In trattativa, possibili sviluppi entro inizio 2026 |
| Telecomunicazioni | 180.000 | In stallo dal 2022, ripresa negoziati nel 2025 |
| Altri settori privati (chimica, cooperazione, legno, gomma-plastica) | 830.000 | Scadenze entro la fine 2025, probabile rinnovo a cavallo fra 2025 e 2026 |
Complessivamente, si stima che la platea di lavoratori e lavoratrici attesi, fra pubblico e privato, tocchi i 3 milioni.