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Rinnovo contratto Call Center firmato ma irregolare per sindacati. Cosa accede ora?

di Marianna Quatraro pubblicato il
rinnovo call center

Cosa prevede il rinnovo del contratto dei Call Center, le misure decise e le nuove proteste dei lavoratori: i chiarimenti e cosa succede

Cosa prevede il contratto dei Call Center rinnovato ma considerato irregolare? E’ stato firmato lo scorso 4 dicembre da Assocontact (per le imprese) e dalla Cisal (per i sindacati) il rinnovo del contratto collettivo dei call center. Ma secondo i sindacati si tratta di un accordo irregolare. Vediamo nel dettaglio per quale motivo e quali sono le novità decise.

  • Il rinnovo del contratto dei Call Center è irregolare secondo i sindacati
  • Quali sono le novità previste dal rinnovo del Ccnl 
  • Cosa succede ora

Il rinnovo del contratto dei Call Center è irregolare secondo i sindacati

L’accordo per il nuovo contratto dei Call Center, secondo Slc Cgil, Fistel Cisl e UilCom, le tre sigle delle telecomunicazioni dei tre sindacati confederali, si avvia a diventare uno dei tanti ccnl pirata presenti nel nostro Paese, che peggiorano i salari e i diritti dei lavoratori. 

Ai dipendenti dei call center si applica da anni il contratto collettivo delle telecomunicazioni firmato con Asstel, l’associazione datoriale confindustriale, valido per 140mila lavoratori del settore, tra cui ben 40mila operatori di call center. 

Con l’accordo firmato tra Assocontact e Cisal è nato una sorta di nuovo contratto differente e autonomo rispetto a quello delle telecomunicazioni, sottoscritto con una organizzazione sindacale non rappresentativa del settore, che riconosce aumenti salariali irrisori per i prossimi 3 anni.

Quali sono le novità previste dal rinnovo del Ccnl 

Se la richiesta dei sindacati per il rinnovo del Ccnl delle telecomunicazioni era di un aumento di 260 euro al mese per recuperare l’inflazione di questi ultimi anni, il rinnovo deciso da Assocontact stabilisce una paga oraria di appena 6,50 euro per gli operatori assunti come co.co.co e un aumento di soli 7 euro al mese per gli altri. 

Sono state poi definite condizioni peggiorative per quanto riguarda le ore di permesso, che passeranno da 104 ad appena 48, e la maternità.

In quest’ultimo caso, infatti, se la maternità viene generalmente integrata al 100%, il contratto prevede un’integrazione graduale che si riduce al 50% per poi azzerarsi del tutto. 

Cosa succede ora

La posizione dei maggiori sindacati nei confronti del rinnovo contrattuale dei call center è decisamente contraria e polemica.

La firma da parte della Cisal è stata fortemente criticata ma, dal canto suo, Assocontact ha spiegato che il Ccnl firmato rappresenta un nuovo settore economico e risponde alle sfide che la contemporaneità pone al mondo dei contact center. 

Nel frattempo, venerdì 10 gennaio 2025 è in programma un nuovo sciopero contro la decisione di Assocontact di smettere di adottare il Ccnl delle Telecomunicazioni e applicare un nuovo contratto di lavoro controfirmato da un'organizzazione sindacale priva di rappresentatività tra i lavoratori del settore. 
 
 

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