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Rinnovo contratto CCNL ferrovieri 2024-2025, le novità su stipendi e orario di lavoro e da quando in vigore

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Cosa prevede il rinnovo ormai quasi ufficiale del Contratto dei ferrovieri 2024-2025, si va verso l’intesa finale ma è già stato annunciato un nuovo sciopero

Cosa prevede il rinnovo ormai quasi ufficiale del Contratto dei ferrovieri 2024? Si continua a discutere del rinnovo del Contratto per i ferrovieri, scaduto lo scorso 2023, ma, stando a quanto riportano le ultime notizie, l’intesa per l’accordo finale sarebbe quasi vicina e, se venisse approvato ufficialmente in queste settimane, sarebbe già in vigore probabilmente subito dopo Pasqua.

  • Quali sono le novità previste dal rinnovo del Contratto Ferrovieri 
  • Nel frattempo è stato annunciato un nuovo sciopero


Quali sono le novità previste dal rinnovo del Contratto Ferrovieri 

L’intesa sul nuovo Ccnl per i ferrovieri interessa circa 67mila lavoratori e ad annunciarla è stato proprio l'ad Stefano Donnarumma. 

Il nuovo Ccnl dovrebbe prevedere, come novità più importante, aumenti di stipendio fino 200-240 euro al mese.

Donnarumma ha poi confermato il maxi piano di sviluppo delle ferrovie che prevede nei prossimi anni 10 anni almeno 200 miliardi di investimenti e una maggiore concentrazione sull'intermodalità treno-aereo, sempre più centrale nel sistema di trasporti europeo. 

Nessun accenno è stato fatto, invece, sulla richiesta di riduzione dell’orario di lavoro di lavoratrici e lavoratori né sulla revisione della classificazione e dell’inquadramento del personale.

Nel frattempo è stato annunciato un nuovo sciopero

Nel frattempo, nell’attesa di conferme, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti hanno proclamato un nuovo sciopero nazionale di 8 ore il prossimo 6 maggio proprio per spingere al rinnovo del ccnl attività ferroviarie, scaduto il 31 dicembre 2023. 

Le forze sindacali hanno spiegato che, dopo sedici mesi di trattative, pur avendo registrato aperture e passi avanti, è ancora ben lontano l’accordo su un nuovo contratto adeguato alle richieste. 

Le proposte avanzate dalle associazioni datoriali su temi fondamentali, come l’orario di lavoro, la classificazione del personale, o la stessa retribuzione non sono ancora sufficienti per dare risposte concrete ai sindacati e ai lavoratori.

E se non dovessero effettivamente arrivare, allora la mobilitazione proseguirà.