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Rinnovo Contratto Forze Armate 2024-2025, continuano le trattative per aumenti degli stipendi, straordinari e modifiche

di Marianna Quatraro pubblicato il
contratto forze armate

Continuano le trattative per il rinnovo del contratto delle Forze Armate: le richieste interessano ulteriori aumenti degli stipendi e per il lavoro straordinario

Cosa potrebbe cambiare per il personale delle Forze Armate con il rinnovo del Contratto Ccnl? Continuano le trattative per il rinnovo del contratto delle Forze Armate 2024, con alcuni partiti politici che ne sottolineano l'importanza, spingendo su uno stanziamento importante delle risorse per migliorare le condizioni economiche e lavorative del personale del comparto sicurezza che è fondamentale nel nostro Paese. Vediamo quali sono le ultime novità in merito.

  • Rinnovo del contratto delle Forze Armate tra aumenti di stipendi e nuovi fondi per gli straordinari
  • Nel frattempo, nuovo Decreto approvato per le Forze Armate su nuove assunzioni e procedure più rapide


Rinnovo del contratto delle Forze Armate tra aumenti di stipendi e nuovi fondi per gli straordinari

Per il rinnovo del Ccnl delle Forze Armate sarebbe previsto un aumento del 5,78% degli stipendi. I sindacati chiedono, però, ulteriori soldi per il riconoscimento della specificità del lavoro svolto, relativa ai compiti specifici svolti dalle forze dell’ordine e dai militari, come per esempio il pedinamento di un mafioso.

Si tratta di mansioni che oggi vengono pagate con aumenti irrisori ma che meriterebbero una maggiore valorizzazione economica, considerando anche i rischi che il personale corre nello svolgimento di tali attività. 

In discussione anche la definizione di accordi per tutto il personale non dirigente del Comparto Sicurezza. 

Forza Italia ha poi presentato un emendamento alla Manovra Finanziaria 2025 chiedendo 30 milioni di euro per il 2024 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario svolte dal personale delle Forze armate.

Al centro delle trattative anche le pensioni dei militari. Oggi, infatti, il personale delle forze dell’ordine può lasciare il lavoro a 60 anni e, considerando le regole del sistema contributivo, le pensioni rischiano di essere decisamente basse. 

I sindacati chiedono, quindi, di rafforzare la previdenza dedicata, una sorta di previdenza integrativa specifica, nonchè, modificare i coefficienti di trasformazione, per calcolare la pensione di poliziotti e militari a 60 anni come se ne avessero 67.

Nel frattempo, nuovo Decreto approvato per le Forze Armate su nuove assunzioni e procedure più rapide

Nell’attesa della chiusura dell’accordo per il rinnovo contrattuale dei militari, è stato approvato solo qualche giorno fa il Ddl 1053 con misure in materia di Ordinamento, organizzazione e funzionamento delle Forze di Polizia, delle Forze Armate e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. 

Tra le principali vi sono:

  • aumenti del personale specializzato per la tutela del patrimonio culturale e le capitanerie di Porto;
  • nuove norme per la formazione e il reclutamento;
  • l'assistenza ai familiari degli agenti caduti in servizio;
  • snellimento nelle procedure di trasferimenti;
  • possibilità per gli psicologi di esercitare come liberi professionisti;
  • nuove assunzioni di personale civile per supportare le attività dell'Arma dei Carabinieri.