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Salta Accordo rinnovo contratto CCNL Sanità. I motivi e le 2 ipotesi su cosa può succedere ora

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Salta l’intesa sul rinnovo del contratto della Sanità, divisi i sindacati: cosa è successo e cosa accadrà

Cosa aspettarsi dopo che è saltato l’accordo di rinnovo contrattuale della Sanità? Salta la firma della preintesa sul rinnovo del Ccnl della Sanità 2022-2024, che interessa oltre 581mila lavoratori del Servizio sanitario nazionale, tra infermieri, tecnici, amministrativi e personale sanitario non medico. 

Non è stata raggiunta la maggioranza della rappresentatività sindacale: si sono, infatti, espressi a favore Fials, Cisl e Nursind e contrari sono Cgil, Uil e Nursing Up.

  • Perché è saltata la firma per l’accordo di rinnovo del contratto Sanità 2022-2024
  • Cosa può accadere ora, le due ipotesi

Perché è saltata la firma per l’accordo di rinnovo del Ccnl Sanità

Quando sembrava che l'accordo per rinnovare il contratto della Sanità 2022-2024 fosse vicino, i due giorni di trattative che si sono svolti all’Aran, dopo ben sette mesi di incontri, si sono conclusi, a sorpresa, con un nulla di fatto sulla preintesa.

Il motivo è molto semplice: non tutti i sindacati sono stati soddisfatti delle modifiche previste e puntano a ottenere maggiori risultati per migliorare la qualità e le condizioni di lavoro del personale sanitario, nonchè ulteriori risorse per aumentare le retribuzioni.

Il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, si è detto molto deluso dall'esito delle discussioni e ha spiegato che sarà difficile capire cosa succederà perché si è discusso di tutte le proposte per giungere ad un accordo finale.

Il contratto che stava per essere firmato all’Aran avrebbe garantito aumenti stipendiali del 7%, pari a oltre 170 euro lordi al mese per 13 mensilità, insieme a ulteriori 90 euro annui per aumentare i fondi contrattuali. 

Erano, inoltre, previste importanti misure per il miglioramento della qualità della vita lavorativa, come il riconoscimento del buono pasto in smartworking, l’introduzione sperimentale della settimana corta, la proroga delle progressioni economiche in deroga e nuove tutele per il personale in età avanzata. 

E’ stata anche cancellata la disapplicazione dell’OSS senior, è stato esteso l’ingresso all’area EQ con la laurea triennale e sono state garantite alle ostetriche le stesse indennità degli infermieri.

Prima che l'accordo saltasse, gli infermieri avevano chiesto anche di introdurre la possibilità di esercitare un'altra professione oltre a quella ospedaliera, fuori dall'orario di lavoro e previa autorizzazione, per avere un’ulteriore entrata economica

Cosa può accadere ora, le due ipotesi

All’indomani del blocco sull’accordo di rinnovo contrattuale della Sanità, ora ci si chiede cosa accadrà e quali potrebbero essere i prossimi passaggi e tempi per arrivare ad un nuovo accordo.

Due le ipotesi possibili. E’ vero che c’è stata una spaccatura tra i sindacati, ma è anche vero che se la maggioranza trova un accordo, come nel caso degli statali, allora potrebbe esserci una nuova convergenza e arrivare finalmente alla firma del nuovo contratto. 

La seconda ipotesi è che le trattative continuino, pur se tra discussioni e divergenze, fino ad arrivare ad un nuovo accordo, anche se sarà difficile andare oltre le condizioni, considerate da molti positive, già definite negli ultimi giorni.