Quali sono le soluzioni per rientrare nella graduatoria per avere la Carta Dedicata a Te 2024 se si viene esclusi: i chiarimenti
Cosa posso fare se non rientro nella graduatoria della Carta Dedicata a Te 2024? E’ stata rinnovata anche quest’anno 2024 la Carta Dedicata a te per un valore 500 euro una tantum e riservata ai nuclei familiari residenti in Italia con un Isee fino a 15mila euro e che abbiano almeno un minore in famiglia.
Per avere la card non bisogna presentare alcuna domanda perché i beneficiari vengono individuati direttamente dall’Inps sulla base degli Isee rinnovati. Spetta poi ai singoli Comuni comunicare ai beneficiari la possibilità di ritirare la carta presso l’ufficio postale più vicino in base a specifiche graduatorie.
Ad oggi già moltissimi Comuni hanno pubblicato le graduatorie per l’erogazione della carta, che si possono consultare sulle pagine dedicate dei siti istituzionali. In altri, si registrano ritardi ma per sapere se si è rientrati in graduatoria o meno senza attendere oltre, ci si può rivolgere direttamente agli uffici comunali di competenza.
Se non si rientra nella graduatoria, si può fare una richiesta di verifica allo stesso Comune perché controlli se è corretta l'esclusione. Se, però, tale esclusione viene confermata, nulla si può fare per rientrare, almeno per quest’anno 2024, a meno che non aumentino le risorse stanziate, per cui avendo maggiori soldi a disposizione, si può contestualmente ampliare la platea di beneficiari della misura.
Se non si rientra nella graduatoria della Carta Dedicata a Te 2024, si può, comunque, usufruire di altri aiuti, nazionali o locali.
Le famiglie con figli minori possono, infatti, usufruire ancora del bonus figli comunale o del bonus asilo nido per il pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e per le forme di assistenza domiciliare per bambini di età inferiore ai 3 anni non possono frequentare l’asilo nido perchè sono affetti da gravi patologie.
La misura viene riconosciuta alle famiglie che hanno un Isee entro i 25mila euro per un massimo di 3mila euro e per tutti i figli indipendentemente da quanti siano in famiglia.
In particolare, l’importo previsto è di: