Quali sono le nuove agevolazioni per i cittadini che hanno troppi debiti secondo quanto stabilito da recenti sentenze
Quali sono le possibilità per ridurre e cancellarli i propri debiti grazie a recenti sentenze? Le persone sovraindebitate e che che non riescono a onorare i propri debiti possono seguire diverse strade per ripagarlo, o quanto cercare di farlo, per evitare conseguenze più gravi, come il pignoramento dei beni.
Dalla possibilità di rateizzazione dei debiti accumulati, a piani specifici di pagamento al ricorso al sovraindebitamento, sono diverse le possibilità che i debitori hanno per regolarizzare le proprie posizioni.
E diverse sentenze hanno anche reso più agevole l’accesso alla procedura di sovraindebitamento, dopo diverse iniziative a sostegno dei debitori già avviate da Comuni e Regioni.
I giudici hanno reputato ammissibile la dilazione dei pagamenti anche oltre i termini originariamente previsti dal piano di sovraindebitamento, a condizione, però, di garantire ai creditori la possibilità di esprimersi sulla proposta.
Tale pronunciamento risulta importante perché bilancia le esigenze di tutela del debitore con quelle dei creditori.
Con un’altra sentenza, la n. 25946 del 3 ottobre 2024, sempre la Cassazione ha stabilito nuovi criteri di valutazione per il soddisfacimento dei creditori.
Le novità riguarda la valutazione della situazione debitoria, che non si limita più a considerare il mero dato percentuale del soddisfacimento dei creditori, ma anche altri fattori, come la consistenza del patrimonio del debitore, il numero e l’ammontare dei crediti, l’incidenza dei costi prededucibili e la condotta complessiva del debitore.
Un’altra sentenza della Cassazione, del maggio 2023, ha, invece, evidenziato come la relazione dell’OCC, Organismo di Composizione della Crisi, assume un ruolo centrale nella procedura, perché deve avere un inventario completo dei beni del debitore, anche di valore nullo.
Pena, l’inammissibilità della procedura stessa.
L’Occ è l’ente a cui ci si rivolge per avviare un piano di risoluzione della propria situazione debitoria con i creditori.
Riceve, infatti le domande di avvio del procedimento e, una volta valutato il rispetto dei presupposti normativi, nomina un professionista, definito il gestore della crisi, che, dopo aver esaminato la documentazione prodotta, assiste il debitore nella ristrutturazione dei debiti.
Il procedimento si conclude con un accordo di composizione della crisi, un piano del consumatore o con la liquidazione del patrimonio del debitore.