Cosa prevede il rinnovo del contratto della Scuola tra aumenti retributivi, nuovi premi e percorsi formativi: le modifiche
Quali sono le modifiche e le novità previste dal rinnovo del contratto della Scuola? Il Ministero ha dato il via libera all’atto di indirizzo per l’avvio delle trattative sul contratto 2022-2024 del comparto Istruzione e ricerca che interessa 1,286 milioni di lavoratori.
L’Aran ha convocato i sindacati per il prossimo 27 febbraio. Tra le novità più importanti c’è l’introduzione dei premi una tantum per i docenti meritevoli, che supereranno l’esame finale dei percorsi triennali previsti per la formazione incentivata. Vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche previste dal rinnovo contrattuale.
Aumenta anche l’indennità di vacanza contrattuale da calcolare come una percentuale degli stipendi tabellari pari allo 0,6% dal primo aprile 2025 al 30 giugno 2025 e all’1% a partire dal primo luglio 2025.
Oltre agli aumenti, sono previste diverse novità, a partire dalla definizione dei nuovi premi economici aggiuntivi per i dipendenti che ottengono i voti migliori, limitando la quota dei beneficiari che, in termini percentuali, potrà ricevere la quota massima.
L’atto di indirizzo stabilisce l’elemento retributivo una tantum di carattere accessorio in misura non inferiore al 10% e non superiore al 20 dello stipendio per gli insegnanti di ruolo per il superamento dei corsi di formazione triennali e in caso di valutazione positiva.
A essere premiati saranno gli insegnanti che svolgeranno funzioni aggiuntive ulteriori rispetto a quelle di insegnamento o funzionali all’insegnamento e a essere valorizzati saranno le figure professionali di supporto al piano dell’offerta formativa come i tutor, gli orientatori, i collaboratori del dirigente scolastico, i responsabili di progetto.
Il contratto prevede che il docente interessato alle funzioni di supporto all’offerta formativa frequenti un percorso di formazione della durata di tre anni, al cui termine dovrà superare una valutazione finale e, in caso di esito positivo, potrà ricevere un incentivo economico una tantum.
Dopo questo passaggio, il docente potrà accedere ad altri due trienni di formazione e alla fine di questo ciclo, sempre previa valutazione positiva, acquisirà il diritto a ricevere un assegno annuale ad personam che sarà fisso e strutturale e si aggiungerà ad un’ulteriore parte variabile per l’effettivo impiego nelle attività di supporto della scuola.
Sono previste anche modifiche per i docenti che lavorano in scuole che si trovano in zone disagiate dal punto di vista educativo e sociale.