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Se una azienda fa fare stage ha diritto ad agevolazioni? A determinate condizioni può richiedere il voucher stage da 10mila euro

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Aziende, stage e agevolazioni

Il voucher stage è una opportunità per le aziende italiane di investire nella formazione e nella crescita professionale dei giovani talenti, beneficiando di un supporto economico.

Le aziende che decidono di offrire stage ai giovani possono beneficiare di incentivi economici e agevolazioni fiscali.

Tra gli altri segnaliamo il voucher stage fino a 10.000 euro, una misura pensate per sostenere economicamente le imprese che investono nella formazione e inserimento di giovani talenti nel mondo del lavoro. Analizziamo i dettagli:

  • Cosa sono i voucher stage per le aziende e come funzionano
  • Cosa devono considerare le aziende in termini di agevolazioni

Cosa sono i voucher stage per le aziende e come funzionano

I voucher stage sono contributi economici messi a disposizione delle aziende per coprire parzialmente i costi legati agli stage. Questo supporto favorisce l’inserimento professionale dei giovani e incentiva le imprese a offrire opportunità formative concrete.

Il voucher, per un importo massimo di 10.000 euro, può essere richiesto da aziende che ospitano stagisti per un periodo minimo di sei mesi continuativi. Questo requisito garantisce che lo stagista possa avere un periodo sufficiente per acquisire competenze pratiche e inserirsi nelle dinamiche aziendali.

Il decreto Lavoro 48 del 2023 e la legge di Bilancio 2023 hanno ampliato l'uso dei voucher anche in settori come congressi, fiere, eventi, turismo, stabilimenti termali e parchi divertimento. In questi settori, il limite massimo per i voucher è stato elevato a 15.000 euro per ciascun utilizzatore.

In questi comparti le aziende possono beneficiare del voucher anche se hanno fino a 25 dipendenti assunti a tempo indeterminato, mentre il limite per le altre aziende è in genere fissato a 10 dipendenti.

Possono beneficiare del voucher anche aziende che assumono lavoratori stagionali, disoccupati, giovani under 25 e altre categorie. L'obiettivo è integrare nel tessuto lavorativo anche fasce di popolazione con difficoltà ad accedere al mercato del lavoro.

Negli ultimi anni, il sistema dei voucher ha subito modifiche legislative volte a rendere più flessibile e trasparente il loro utilizzo. Ad esempio, la legge di Bilancio 2023 ha innalzato il tetto massimo dei compensi riconosciuti sotto forma di voucher da 5.000 a 10.000 euro per tutti i settori economici, mentre per alcuni ambiti specifici, come quello degli eventi e delle fiere, questo limite è stato aumentato fino a 15.000 euro.

Per il settore agricolo, è stata introdotta una formula di lavoro subordinato occasionale che permette fino a 45 giornate annue per lavoratore, mentre nel settore del turismo sono stati eliminati i vincoli sui prestatori, permettendo l’uso dei voucher anche ad aziende con un numero maggiore di dipendenti.

Cosa devono considerare le aziende in termini di agevolazioni

Il vantaggio per le aziende è di tipo economico. Grazie al voucher, le imprese possono ridurre i costi legati all'accoglienza e alla formazione degli stagisti. Questi incentivi sono stati penasti per alleviare l'onere finanziario associato ai tirocini, incentivando così le aziende ad aprire le porte ai giovani talenti e a investire nella loro crescita professionale.

Un altro beneficio è l'opportunità per le aziende di individuare potenziali nuovi dipendenti in un contesto non vincolante. Gli stage permettono di valutare le competenze dei giovani in situazioni reali, e l'eventuale trasformazione di uno stage in un'assunzione stabile è un vantaggio sia per l'azienda sia per il lavoratore.

Nonostante i benefici, il sistema dei voucher non è esente da critiche. I sindacati, come Cisl e Cgil, hanno espresso perplessità riguardo alla possibilità che l'uso dei voucher possa sostituire progressivamente il lavoro stabile con forme di impiego occasionale meno tutelate. Questa preoccupazione deriva dal timore che il sistema dei voucher possa essere utilizzato per aggirare i contratti standard e ridurre i costi del lavoro a scapito della sicurezza e della stabilità occupazionale.