Le banche applicano tassi di interesse e commissioni differenti a seconda della tipologia di scoperto.
Quanti clienti bancari sanno quanto si paga in termini di interessi e spese quando si sfora il saldo disponibile. Non solo, ma non tutti conoscono i rischi finanziari a cui si va incontro se lo scoperto persiste per troppo tempo o raggiunge importi elevati. Un saldo negativo compreso tra 100 e 2.000 euro genera costi elevati e il trattamento da parte della banca dipende dal tipo di scoperto, ovvero se si tratta di uno scoperto autorizzato o non autorizzato. Approfondiamo in questo articolo facendo calcoli ed esempi:
Se invece si va in rosso senza un accordo con la banca, ovvero con uno scoperto non autorizzato, le condizioni peggiorano. Gli interessi applicati possono superare il 15%, con un Taeg che può raggiungere anche il 20%. In questo caso, lo scoperto diventa un problema serio nel momento in cui si protrae nel tempo. Per un conto in negativo di 5.000 euro non autorizzato, si possono pagare oltre 1.000 euro all'anno di interessi e spese bancarie, senza contare le penali per sconfinamento.
Oltre agli interessi, la banca può addebitare anche la commissione di massimo scoperto, che si calcola in base all'importo massimo raggiunto dal saldo negativo nel trimestre. Questa commissione incide sul costo totale dello scoperto, soprattutto per chi ha un fido molto utilizzato o si trova frequentemente in difficoltà nel gestire il saldo.
Uno scoperto di conto corrente non è solo una questione di costi elevati, ma può portare anche a problemi legali e finanziari. Se il saldo rimane negativo per un lungo periodo, la banca può revocare l'affidamento o bloccare il conto, impedendo ulteriori operazioni e generando gravi difficoltà economiche per il correntista.
Un altro rischio concreto è la segnalazione alla Centrale Rischi, che può compromettere l'affidabilità creditizia del cliente. Chi viene segnalato come cattivo pagatore potrebbe avere difficoltà a ottenere prestiti, mutui o anche solo una carta di credito. Se lo scoperto si protrae senza essere regolarizzato, la banca può anche avviare azioni legali per il recupero del credito, fino ad arrivare a pignoramenti su stipendi o beni personali.
Le conseguenze peggiorano se l'importo dello scoperto supera i 5.000 euro, poiché in questo caso la banca può segnalare il cliente come soggetto ad alto rischio e rendere più difficile qualsiasi futura richiesta di finanziamento.
Ecco quindi che se si prevede di dover affrontare spese improvvise e si teme di in rosso, è meglio chiedere alla banca un fido autorizzato, che garantisce condizioni più vantaggiose rispetto a uno scoperto non regolamentato. Un'altra soluzione è l'attivazione di un conto deposito o di un fondo di emergenza, utile per coprire eventuali difficoltà finanziarie senza dover ricorrere al credito bancario.
Evitare di lasciare il conto in negativo per lunghi periodi per evita sanzioni e segnalazioni. Se si va in rosso occasionalmente, è sempre meglio coprire il debito il prima possibile, per ridurre al minimo il peso degli interessi. Chi invece si trova in una situazione di indebitamento persistente, dovrebbe consolidare il debito o chiedere un prestito personale a tassi più vantaggiosi rispetto allo scoperto bancario.