Non sempre si viene automaticamente assunti quando si vince un concorso pubblico: cosa possono decidere le amministrazioni
Se vinco un concorso pubblico, vengo automaticamente assunto? Quando si vince un concorso pubblico, generalmente l’assunzione dovrebbe poi scattare in automatico. Tuttavia, con la recente sentenza n. 3140/2025, il Consiglio di Stato ha spiegato che vi sono dei casi in cui non è obbligatoria l’assunzione automatica nella pubblica amministrazione per chi è risultato vincitore di un concorso. Vediamo nel dettaglio cosa hanno affermato i giudici.
Lo stesso Testo Unico degli Enti Locali dispone che per gli enti locali le graduatorie concorsuali rimangono efficaci per tre anni dalla data di pubblicazione per l'eventuale copertura dei posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, fatta eccezione per i posti istituiti o trasformati successivamente all'indizione del concorso medesimo.
In ogni caso, l’amministrazione interessata che assume chi non è vincitore di concorso ha sempre l'obbligo di motivare la scelta del metodo di reclutamento.
Dunque, non si viene automaticamente assunti in una P.A. pur se si risulta vincitori di concorso nel caso in cui i posti da coprire sono stati istituiti o modificati successivamente all'indizione dello stesso concorso svolto.
Nel caso in cui si dovesse vincere un concorso ma non si dovesse essere assunti in modo automatico, per le motivazioni sopra riportate, il candidato che risulta vincitore poco, se non nulla, in realtà, può fare.
La stessa legge stabilisce, infatti, che il vincitore di un concorso pubblico diventa titolare non di un diritto soggettivo pieno e incondizionato all'assunzione, ma di un interesse legittimo alla stessa.
Ciò significa che se l’amministrazione, adeguatamente motivando la modalità di assunzione diversa da quella automatica derivante da vittoria di un concorso, decide di scegliere altri soggetti da impiegare nel suo comparto, non si può procedere in alcun modo.
Se non si viene automaticamente assunti dopo la vittoria di un concorso, pur essendo ancora valida la graduatoria, le assunzioni avvengono a discrezionalità delle amministrazioni.
Queste ultima hanno, infatti, il potere discrezionale di decidere il reclutamento del personale e scegliere, dunque, se assumere i già vincitori di un concorso scorrendo le graduatorie esistenti, o anche indire nuovi concorsi, o ricorrere alla mobilità, che può essere da una sede all’altra all’interno della stessa Amministrazione (mobilità interna) o da una amministrazione a un’altra (mobilità esterna).
Si tratta di una decisione che si può prendere in base a diversi criteri, a partire da eventuali vincoli assunzionali al contenimento della spesa pubblica, considerato che il costo per il personale rappresenta una importante voce di spesa.