I top club della Serie A raggiungono ricavi record, ma il divario con l'Europa resta ampio. Numeri, protagonisti e nuove sfide tra sostenibilità, debiti e opportunità di crescita finanziaria, con uno sguardo alle prospettive future.
I principali club italiani stanno vivendo un periodo di rinnovata prosperità economica, con numeri che testimoniano una significativa inversione di tendenza rispetto alle stagioni precedenti. Il bilancio della stagione chiusa al 30 giugno 2025 segna un traguardo storico: le dieci squadre con maggior fatturato del massimo campionato nazionale hanno superato, per la prima volta, quota tre miliardi di euro. Una crescita che non si limita ai singoli risultati, ma riflette una gestione più attenta ai parametri economici e all’efficienza manageriale. La consacrazione di questo nuovo scenario è frutto di diversi fattori: l’aumento delle presenze negli stadi, un uso più strategico delle leve commerciali e la partecipazione alle principali competizioni continentali. Tuttavia, le performance economiche sono solo un tassello di un quadro più complesso che vede il calcio tricolore impegnato in una sfida di competitività con le realtà estere e nel progressivo affrancamento da squilibri finanziari cronici.
Il panorama economico della massima divisione nazionale registra risultati imprescindibili nella storia recente del settore sportivo italiano. Nella stagione 2024/25, l’Inter ha stabilito un nuovo primato con 567 milioni di euro di ricavi, seguita da Juventus e Milan, rispettivamente con 529 e 494 milioni. Oltre alla vertiginosa crescita dei ricavi, alcuni club hanno raggiunto importanti traguardi di gestione: l’Inter ha riportato un utile di 35 milioni, secondo solo all’Atalanta (38 milioni), mentre il Bologna ha presentato per la prima volta un bilancio positivo di 14 milioni.
Il dettaglio numerico emerge con chiarezza nella seguente tabella riassuntiva dei ricavi 2024/25 tra i principali club:
| Club | Ricavi (mln €) | Risultato netto (mln €) |
| Inter | 567 | 35 |
| Juventus | 529 | -58* |
| Milan | 494 | 4 |
| Atalanta | 321 | 38 |
| Bologna | 224 | 14 |
| Napoli | 290 | -21 |
| Lazio | 157 | -17 |
| Fiorentina | 122 | -23 |
| Roma | N/D | -54 |
| Udinese | 142 | 3 |
*Deficit Juventus in riduzione rispetto a stagioni precedenti
La crescita del giro d’affari è stata trainata anche dalla maggiore valorizzazione dei giovani e dallo sviluppo delle plusvalenze tramite player trading e prestiti onerosi. In questo contesto, raggiungere nuovi traguardi finanziari va di pari passo con la necessità di mantenere competitività, anche grazie all’accesso alla nuova Champions League, che assicura premi più ricchi e maggiore esposizione internazionale.
Nonostante i passi avanti compiuti, i top club della Penisola devono ancora misurarsi con una realtà internazionale che viaggia a velocità superiori. La stagione 2023/24 dei primi venti club mondiali si è chiusa con un fatturato aggregato di 11,2 miliardi di euro, incremento del 6% rispetto all’anno precedente. In testa alla classifica il Real Madrid, con oltre un miliardo di euro di entrate, evidenzia lo stacco ancora presente rispetto a tutte le squadre italiane.
La distanza si riflette non solo nei numeri assoluti, ma anche nell’incidenza delle diverse fonti di ricavo:
L’analisi dei flussi monetari mostra come la composizione del fatturato dei club sia sempre più articolata e frutto di strategie mirate. Nella stagione 2023/24 le principali fonti di entrata nei club della "Money League" sono state:
Le strategie più recenti includono:
Nonostante la crescita dei ricavi, la sostenibilità finanziaria rappresenta una delle principali criticità della Serie A. Il quadro dell’indebitamento, sebbene in parziale miglioramento nei bilanci più recenti, rimane uno dei nodi irrisolti del settore.
Il contenimento dei costi della rosa, la riduzione di deficit pluriennali e il ricorso selettivo al debito strutturato sono priorità per la governance della Serie A, chiamata ad allinearsi agli standard delle principali leghe europee e a rispettare le norme internazionali vigenti.
Un aspetto sempre più rilevante per la sostenibilità finanziaria dei club italiani è la valorizzazione del parco giocatori attraverso la formazione e la cessione dei talenti. Nelle ultime due stagioni, il giro d’affari generato da plusvalenze e player trading ha superato i 675 milioni di euro per i primi dieci club, di cui ben 574 milioni derivanti dalle sole cessioni.
L’ampio ricorso ai prestiti onerosi e la creazione di proficue sinergie tra prima squadra e settore giovanile rappresentano strumenti ormai adottati con metodo anche dalle società italiane. In particolare:
Il quadro tracciato dai bilanci evidenzia una Serie A in rapida evoluzione, capace di riportare in alto i propri club sotto il profilo finanziario e di divenire nuovamente attrattiva per talenti, investitori e tifoserie globali. I margini di miglioramento sono ancora notevoli e riguardano: