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A quali centri di formazione professionale (CFP) iscriversi nel 2025-2026? I migliori secondo osservatorio Scuola Eduscopia

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Osservatorio Scuola Eduscopia

Scegliere un Centro di Formazione Professionale può fare la differenza: Eduscopio analizza dati e criteri di successo per guidarti tra le eccellenze italiane, dai ranking alle specificità regionali.

In un panorama ricco di opportunità, individuare le strutture più adatte alle proprie esigenze non è sempre semplice. In questo contesto, lo strumento offerto dall'osservatorio Eduscopio acquisisce un valore rilevante: permette di valutare l'efficacia reale dei percorsi formativi sulla base di dati concreti e aggiornati a livello nazionale. La crescente attenzione al mondo del lavoro e all'inserimento occupazionale mette in luce l'importanza di affidarsi a parametri oggettivi per orientarsi tra le tante proposte di centri di formazione professionale (CFP).

L'edizione 2025-2026 del rapporto Eduscopio, frutto dell'analisi della Fondazione Agnelli, consente di contestualizzare scelte e percorsi grazie a indicatori misurabili come la qualità della preparazione ricevuta e il tasso di occupazione post-diploma. In un mercato del lavoro sempre più selettivo, l'attendibilità e la trasparenza dei dati forniti dall'osservatorio diventano punti di riferimento irrinunciabili per ogni percorso educativo orientato verso il successo professionale.

Cosa analizza Eduscopio e come identifica i migliori CFP

Eduscopio si basa su una metodologia orientata a misurare esiti concreti delle scuole secondo diversi parametri. L'indagine coinvolge ogni anno un vastissimo campione di diplomati provenienti da oltre ottomila istituti italiani, tra cui i CFP, e valuta il successo formativo e lavorativo dei profili in uscita. Gli indicatori per stilare il ranking sono due:

  • Performance accademica: analisi dei risultati ottenuti dagli studenti che decidono di proseguire con gli studi universitari, considerando la media dei voti e il numero di crediti acquisiti nel primo anno accademico;
  • Indice occupazionale: valutazione della capacità degli istituti di garantire ai diplomati un inserimento rapido e soddisfacente nel mercato del lavoro, con particolare attenzione alla coerenza tra il percorso formativo e l'occupazione trovata.
Il ranking dei centri di formazione professionale tiene conto, quindi, non solo della qualità dell'insegnamento, ma soprattutto della capacità di tradurre competenze scolastiche in esperienze e opportunità lavorative. Il monitoraggio costante e l'ampio database permettono a Eduscopio di segnalare le eccellenze sia nei grandi centri urbani sia nelle realtà provinciali, garantendo un panorama quanto mai completo. Questo approccio restituisce una fotografia delle migliori opzioni per chi punta a una formazione professionalizzante spendibile sul mercato.

CFP e istituti professionali: differenze, ranking e criterio occupazionale

Nel sistema scolastico italiano il centro di formazione professionale si distingue dall'istituto professionale per destinatari, obiettivi e sbocchi. I CFP sono generalmente focalizzati su offerte formative agili e specialistiche, spesso in collaborazione con aziende territoriali, e si rivolgono a chi mira a un accesso diretto al mondo del lavoro. Gli istituti professionali, invece, fanno parte del percorso statale quinquennale e consentono sia il conseguimento del diploma sia il prosieguo verso l'istruzione superiore.

Il rapporto Eduscopio, in linea con questi distinguo, valorizza:

  • L'impatto dei corsi pratici e la relazione scuola-mondo produttivo;
  • I dati occupazionali, che segnalano per molti CFP e professionali tassi di collocamento elevati per diplomati che non proseguono negli studi;
  • La differenziazione territoriale, con realtà di spicco sia nei principali poli urbani che in provincia.
Difatti, la media dei tassi di occupazione nelle scuole segnalate dimostra come le competenze tecniche e pratiche acquisite in questi percorsi siano altamente richieste, specie nei settori della salute, della ristorazione, dell'impiantistica e dell'industria. I CFP selezionati dall'osservatorio primeggiano proprio per la sostenibilità dell'inserimento lavorativo dei giovani, razionalizzando la sinergia tra formazione e domanda reale del tessuto produttivo.

I migliori centri di formazione professionale nelle principali città italiane

La capillarità territoriale del rapporto Eduscopio consente di individuare tra i migliori centri di formazione professionale le realtà più attente all'inserimento lavorativo nelle diverse aree italiane. Di seguito sono sintetizzate le scuole di riferimento secondo i dati aggiornati:

Roma e provincia: eccellenze nei servizi e industria/artigianato

Nella capitale l'offerta formativa professionale è ampia e di qualità. Tra gli indirizzi servizi, spiccano l'Aldo Moro e il Tor Carbone, mentre il De Amicis-Cattaneo detiene il vertice nelle aree industria e artigianato. Nei comuni limitrofi, ottima la reputazione dell'Amedeo di Savoia Duca d'Aosta (Tivoli) per i servizi e del Largo Brodolini (Pomezia) per l'area industriale. Queste strutture emergono per il legame diretto con il mercato occupazionale locale e per l'attenzione alle competenze pratiche richieste dalle imprese.

Milano e hinterland: le scuole più premiate per inserimento lavorativo

A Milano la selezione Eduscopio segnala tra i servizi il Casati, seguito da Vespucci e Porta, mentre il Severi-Correnti primeggia in industria e artigianato, affiancato da Settembrini. In provincia, il Piero della Francesca (San Donato Milanese e Melegnano) eccelle nei servizi, al pari del Da Vinci (IS Einaudi) a Magenta per le aree tecniche. I diplomi conseguiti in queste scuole assicurano tassi di occupazione particolarmente elevati già a pochi mesi dal termine degli studi.

Firenze e Toscana: performance accademiche e professionali a confronto

La realtà toscana evidenzia come professionali di eccellenza convivano con istituti accademici di lunga tradizione. A Firenze, colonne come l'Istituto Agrario per i servizi e il Leonardo Da Vinci per industria-artigianato sono riconosciuti annualmente per la rapidità nell'accelerare l'accesso al lavoro. Nella regione, spiccano anche il Giorgio Vasari (servizi, Figline e Incisa Valdarno) e il Ferrari-Brunelleschi (industria e artigianato, Empoli). Le collaborazioni con le imprese e l'attenzione all'ambiente produttivo fanno di questi CFP un riferimento per chi intende inserirsi velocemente nel tessuto lavorativo locale.

Altre città: Torino, Bologna, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Venezia, Cagliari e Catania

Il panorama nazionale, analizzato dall'osservatorio, restituisce un quadro variegato di eccellenze:

  • Torino: Giovanni Giolitti si distingue nei servizi; Dalmazio Birago si conferma per industria e artigianato, con Norberto Bobbio e Camillo Olivetti ai vertici della provincia.
  • Bologna: Marcello Malpighi eccelle nei servizi cittadini, la paritaria Beata Vergine di San Luca nella componente industriale. In provincia, Montessori-Da Vinci emerge per servizi, Malpighi (Crevalcore) per l'area tecnica.
  • Napoli: Pagano-Bernini guida i servizi, Caselli è il riferimento per le aree tecniche e di artigianato. Provinciali di rilievo: Sant'Agostino (servizi, Camposano), Cristofaro Mennella (industria, Casamicciola Terme).
  • Bari: Ettore Majorana si impone nei servizi, Luigi Santarella per industria e artigianato; a Monopoli, il Luigi Russo raggiunge rilievo in entrambi gli ambiti.
  • Genova: Marco Polo si afferma nei servizi, mentre l'Attilio Odero domina industria e artigianato; menzione per il Natta-Deambrosis (Chiavari).
  • Venezia: Andrea Barbarigo brilla nei servizi e Edison-Volta nell'area industriale; Elena Cornaro (Jesolo) e Scarpa-Mattei (Fossalta di Piave) sono eccellenze provinciali.
  • Cagliari: Domenico Alberto Azuni guida i servizi, Antonio Meucci le discipline industriali; Antonio Gramsci (Monserrato) primeggia nei servizi provinciali.
  • Palermo: Paolo Borsellino si distingue per l'indirizzo servizi, Alessandro Volta per industria e artigianato; in provincia risaltano Danilo Dolci (Partinico) e Don Giovanni Colletto (Marineo).
  • Catania: Karol Wojtyla si conferma per i servizi e Fermi-Eredia nell'artigianato, mentre Mazzei-Majorana-Sabin (Giarre) e Venerabile Ignazio Capizzi (Bronte) sono preferiti nelle aree provinciali.
La distribuzione regionale dei migliori centri mette in evidenza storie di successo anche in territori tradizionalmente meno protagonisti, mostrando una robustezza del sistema che supera il dualismo Nord-Sud almeno nell'ambito dell'offerta professionalizzante.

Vantaggi e criticità dei percorsi quadriennali e scenari per i CFP

L'introduzione dei percorsi quadriennali sperimentali ha suscitato ampio dibattito tra addetti ai lavori. Il recente rapporto Eduscopio evidenzia risultati meno brillanti per i diplomati in quattro anni, specialmente sul fronte universitario: questi studenti ottengono mediamente voti e crediti inferiori rispetto ai compagni quinquennali. Pur senza differenze significative nella propensione all'immatricolazione, l'approfondimento suggerisce la necessità di un ripensamento della didattica e dell'organizzazione, al fine di garantire una preparazione adeguata al proseguimento degli studi e all'ingresso nel mercato del lavoro.

Per il futuro prossimo, l'ampliamento della filiera formativa 4+2 porrà nuove sfide ai CFP, che dovranno assicurare standard elevati di competenza pur riducendo la durata della preparazione. La valutazione sistematica dei risultati sarà centrale per non compromettere il valore dei titoli e tutelare le opportunità delle nuove generazioni.