Scegliere un Centro di Formazione Professionale può fare la differenza: Eduscopio analizza dati e criteri di successo per guidarti tra le eccellenze italiane, dai ranking alle specificità regionali.
In un panorama ricco di opportunità, individuare le strutture più adatte alle proprie esigenze non è sempre semplice. In questo contesto, lo strumento offerto dall'osservatorio Eduscopio acquisisce un valore rilevante: permette di valutare l'efficacia reale dei percorsi formativi sulla base di dati concreti e aggiornati a livello nazionale. La crescente attenzione al mondo del lavoro e all'inserimento occupazionale mette in luce l'importanza di affidarsi a parametri oggettivi per orientarsi tra le tante proposte di centri di formazione professionale (CFP).
L'edizione 2025-2026 del rapporto Eduscopio, frutto dell'analisi della Fondazione Agnelli, consente di contestualizzare scelte e percorsi grazie a indicatori misurabili come la qualità della preparazione ricevuta e il tasso di occupazione post-diploma. In un mercato del lavoro sempre più selettivo, l'attendibilità e la trasparenza dei dati forniti dall'osservatorio diventano punti di riferimento irrinunciabili per ogni percorso educativo orientato verso il successo professionale.
Eduscopio si basa su una metodologia orientata a misurare esiti concreti delle scuole secondo diversi parametri. L'indagine coinvolge ogni anno un vastissimo campione di diplomati provenienti da oltre ottomila istituti italiani, tra cui i CFP, e valuta il successo formativo e lavorativo dei profili in uscita. Gli indicatori per stilare il ranking sono due:
Nel sistema scolastico italiano il centro di formazione professionale si distingue dall'istituto professionale per destinatari, obiettivi e sbocchi. I CFP sono generalmente focalizzati su offerte formative agili e specialistiche, spesso in collaborazione con aziende territoriali, e si rivolgono a chi mira a un accesso diretto al mondo del lavoro. Gli istituti professionali, invece, fanno parte del percorso statale quinquennale e consentono sia il conseguimento del diploma sia il prosieguo verso l'istruzione superiore.
Il rapporto Eduscopio, in linea con questi distinguo, valorizza:
La capillarità territoriale del rapporto Eduscopio consente di individuare tra i migliori centri di formazione professionale le realtà più attente all'inserimento lavorativo nelle diverse aree italiane. Di seguito sono sintetizzate le scuole di riferimento secondo i dati aggiornati:
Nella capitale l'offerta formativa professionale è ampia e di qualità. Tra gli indirizzi servizi, spiccano l'Aldo Moro e il Tor Carbone, mentre il De Amicis-Cattaneo detiene il vertice nelle aree industria e artigianato. Nei comuni limitrofi, ottima la reputazione dell'Amedeo di Savoia Duca d'Aosta (Tivoli) per i servizi e del Largo Brodolini (Pomezia) per l'area industriale. Queste strutture emergono per il legame diretto con il mercato occupazionale locale e per l'attenzione alle competenze pratiche richieste dalle imprese.
A Milano la selezione Eduscopio segnala tra i servizi il Casati, seguito da Vespucci e Porta, mentre il Severi-Correnti primeggia in industria e artigianato, affiancato da Settembrini. In provincia, il Piero della Francesca (San Donato Milanese e Melegnano) eccelle nei servizi, al pari del Da Vinci (IS Einaudi) a Magenta per le aree tecniche. I diplomi conseguiti in queste scuole assicurano tassi di occupazione particolarmente elevati già a pochi mesi dal termine degli studi.
La realtà toscana evidenzia come professionali di eccellenza convivano con istituti accademici di lunga tradizione. A Firenze, colonne come l'Istituto Agrario per i servizi e il Leonardo Da Vinci per industria-artigianato sono riconosciuti annualmente per la rapidità nell'accelerare l'accesso al lavoro. Nella regione, spiccano anche il Giorgio Vasari (servizi, Figline e Incisa Valdarno) e il Ferrari-Brunelleschi (industria e artigianato, Empoli). Le collaborazioni con le imprese e l'attenzione all'ambiente produttivo fanno di questi CFP un riferimento per chi intende inserirsi velocemente nel tessuto lavorativo locale.
Il panorama nazionale, analizzato dall'osservatorio, restituisce un quadro variegato di eccellenze:
L'introduzione dei percorsi quadriennali sperimentali ha suscitato ampio dibattito tra addetti ai lavori. Il recente rapporto Eduscopio evidenzia risultati meno brillanti per i diplomati in quattro anni, specialmente sul fronte universitario: questi studenti ottengono mediamente voti e crediti inferiori rispetto ai compagni quinquennali. Pur senza differenze significative nella propensione all'immatricolazione, l'approfondimento suggerisce la necessità di un ripensamento della didattica e dell'organizzazione, al fine di garantire una preparazione adeguata al proseguimento degli studi e all'ingresso nel mercato del lavoro.
Per il futuro prossimo, l'ampliamento della filiera formativa 4+2 porrà nuove sfide ai CFP, che dovranno assicurare standard elevati di competenza pur riducendo la durata della preparazione. La valutazione sistematica dei risultati sarà centrale per non compromettere il valore dei titoli e tutelare le opportunità delle nuove generazioni.