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Sia o Savings Investment Account dell'Ue per far investire i piccoli risparmiatori: cosa sono, rendimenti e vantaggi fiscali

di Marcello Tansini pubblicato il
Far investire i piccoli risparmiatori

I Savings Investment Account dell'UE nascono per incentivare i piccoli risparmiatori a investire, ispirandosi al modello svedese ISK. Rendimenti, benefici fiscali, impatto sull'economia e le sfide da superare.

I Savings Investment Account (SIA) sono strumenti pensati per rendere più accessibile e conveniente la partecipazione dei piccoli risparmiatori ai mercati dei capitali dell'Unione Europea. Queste iniziative puntano ad armonizzare le pratiche tra i diversi Paesi membri, con l'obiettivo di superare le barriere alla circolazione dei capitali e favorire così una maggiore resilienza economica.

Sviluppare soluzioni semplici, sicure e vantaggiose permette ai cittadini di mettere a frutto i propri depositi, assicurando nel contempo una fonte di finanziamento stabile per le imprese. La discussione sui SIA si inserisce nell'ambito di politiche più ampie che vedono la UE impegnata nella creazione di un mercato unico dei capitali, in risposta all'evidente esigenza di un sistema più efficiente e integrato, capace di sostenere la crescita e l'innovazione.

Il contesto europeo: risparmi fermi e necessità di investimenti

L'Unione Europea presenta uno scenario caratterizzato da un elevato tasso di risparmio privato, ma anche dalla stagnazione di ingenti somme nei conti correnti bancari. Secondo stime della Banca Centrale Europea, il patrimonio liquido detenuto da cittadini dell'area euro supera i 10mila miliardi di euro, di cui una rilevante percentuale resta “parcheggiata” sotto forma di liquidità a basso rendimento.

Le cause di questa situazione sono molteplici:

  • abitudini culturali orientate alla prudenza;
  • ridotta alfabetizzazione finanziaria;
  • sistemi fiscali complessi e frammentati a livello nazionale;
  • offerte limitate o complesse di strumenti d'investimento.
Il rapporto redatto da Mario Draghi sottolinea come, nonostante un significativo livello di risparmio privato, la ricchezza delle famiglie europee sia cresciuta del 55% dal 2009 al 2023, contro il 151% registrato negli Stati Uniti. Ciò si traduce in una minore capacità di fruizione dei rendimenti potenziali che il mercato dei capitali potrebbe offrire.

In parallelo l'UE si trova a dover colmare importanti fabbisogni di capitale per finanziare la transizione digitale e climatica, la difesa e l'innovazione. La difficoltà principale riguarda la canalizzazione di questa vasta massa di risparmi verso investimenti produttivi, essenziali al rilancio della competitività e alla creazione di nuovi posti di lavoro. I tradizionali prestiti bancari, che coprono circa il 50% delle necessità finanziarie delle imprese, si rivelano spesso inadeguati per settori innovativi e startup, solitamente più rischiosi e bisognosi di capitale di rischio (equity). La creazione di prodotti d'investimento semplici e vantaggiosi, destinati ai piccoli risparmiatori, rappresenta quindi una risposta concreta a queste criticità sistemiche.

Cos'è il Savings Investment Account: principi e funzionamento

I SIA nascono come strumenti di investimento standardizzati e accessibili, concepiti dall'Unione Europea per superare le barriere operative e fiscali che ostacolano l'accesso ai mercati finanziari da parte dei risparmiatori non professionali. Questi conti permettono di acquistare titoli obbligazionari, azionari e quote di fondi comuni, sia su scala nazionale che comunitaria, escludendo espressamente prodotti complessi come derivati e cripto-attività.

Con un approccio “user-friendly”, i SIA sono progettati per:

  • facilitare la gestione autonoma degli investimenti;
  • ridurre i costi di transazione e amministrazione;
  • garantire una trasparenza fiscale e normativa;
  • coinvolgere ampie fasce d'età, dai giovani agli anziani, favorendo la diversificazione del risparmio.
La proposta prevede che ciascun Paese membro possa implementare in modo flessibile questi strumenti, rispettando però un insieme di criteri comuni stabiliti dalla Commissione Europea. Tra le opzioni allo studio figurano la possibilità di concentrare gli investimenti su asset legati alle priorità strategiche europee - come l'innovazione tecnologica o la transizione verde - contribuendo così anche agli obiettivi di sviluppo della UE.

I SIA aspirano a offrire ai piccoli risparmiatori un'esperienza di investimento simile a quella degli operatori istituzionali in termini di semplicità e accessibilità, mantenendo standard di sicurezza elevati e incentivi fiscali competitivi rispetto agli strumenti tradizionali.

Il modello svedese ISK: ispirazione per l'UE

L'ISK, o Investment Savings Account, rappresenta un esempio virtuoso di sistema orientato a favorire la partecipazione dei cittadini ai mercati senza gravosi oneri fiscali e amministrativi. Introdotto in Svezia nel 2012, l'ISK consente a milioni di risparmiatori di investire liberamente in azioni e fondi comuni attraverso un conto non vincolato e protetto dalla garanzia statale sui depositi.

Le principali caratteristiche dell'ISK includono:

  • tassazione annua forfettaria indipendente dalle plusvalenze realizzate, calcolata sulla base del valore medio degli asset detenuti e di un indice legato al tasso di prestito governativo;
  • esenzione da imposte su dividendi e profitti di compravendita, con possibilità di compensare eventuali perdite di capitale;
  • limite d'esenzione fiscale per investimenti fino a 13.000 euro (con prospettive di incremento futuro);
  • semplicità nella dichiarazione dei redditi e notevole flessibilità operativa per i cittadini.
In Svezia, il successo dell'ISK si riflette non soltanto nell'alto numero di titolari, ma anche nella crescita delle masse investite e nella diffusione dei fondi comuni tramite questo canale. La sua adozione ha contribuito a ridurre la quota di risparmi detenuti in liquidità, promuovendo un'allocazione più efficiente a vantaggio sia dei cittadini sia del sistema economico nazionale. Questo modello rappresenta dunque un punto di riferimento nel disegno dei conti SIA, come confermato dai primi approcci delle istituzioni europee.

Vantaggi fiscali e rendimenti attesi dei SIA europei

L'attrattività dei SIA per i piccoli risparmiatori si fonda sulla prospettiva di una fiscalità più semplice e favorevole rispetto agli strumenti tradizionali. La Commissione Europea ha identificato quattro modalità principali di agevolazioni fiscali che gli Stati membri potranno adottare:

  • deduzione dei versamenti effettuati dalla base imponibile del reddito;
  • esenzione dalle imposte sui redditi generati all'interno del conto;
  • posticipo della tassazione fino al momento del prelievo;
  • applicazione di aliquote uniformi (flat tax) per le attività detenute.
Queste misure dovrebbero tradursi in rendimenti netti più elevati per chi sceglie di aderire ai SIA, soprattutto nei confronti di strumenti soggetti a regimi meno favorevoli. Un ulteriore vantaggio risiede nella possibilità di diversificare gli investimenti su scala europea, accedendo a titoli e fondi con differenti profili di rischio e orizzonti temporali.

Ecco un riepilogo delle principali condizioni fiscali ipotizzate:

Tipologia di vantaggio fiscale

Descrizione

Deduzione

Importo investito deducibile dalla base imponibile

Esenzione

Redditi generati non tassati durante il periodo di permanenza nel SIA

Differimento

Imposta dovuta solo al momento del prelievo

Flat tax

Unica aliquota sull'intero capitale investito, indipendente dai risultati

Questa flessibilità fiscale, unita a costi di gestione contenuti e a strumenti semplici, mira a creare un contesto competitivo per attrarre i risparmiatori retail, aumentando le occasioni di rendimento e la propensione all'investimento stabile nel tempo.

Impatto sui risparmiatori e benefici per l'economia reale

L'attivazione diffusa dei SIA punta a generare benefici sia per i cittadini che per il tessuto economico europeo. Per i risparmiatori, l'accesso semplificato a strumenti finanziari diversificati aumenta il potenziale di crescita del patrimonio personale, riducendo nel contempo i rischi legati a una eccessiva concentrazione della liquidità in conti correnti a basso rendimento.

Dal punto di vista macroeconomico, il maggior flusso di capitali verso il mercato dei capitali:

  • potenzia la capacità delle imprese di accedere a forme di finanziamento più articolate e meno dipendenti dal credito bancario;
  • sostiene la creazione di posti di lavoro e l'innovazione;
  • favorisce la resilienza economica dell'area UE, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi strategici di transizione digitale e sostenibile.
Un processo di mobilitazione del risparmio ben gestito genera ritorni sia a livello micro (arricchimento dei singoli) sia macro (crescita e competitività del comparto produttivo europeo), rafforzando la funzione sociale e sistemica dell'investimento finanziario.