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Soldi dati da genitori e figli o tra fratelli, 2 modifiche molto positive al via ora

di Marianna Quatraro pubblicato il
Soldi genitori figli

Come cambiano le regole che disciplinano le donazioni di soldi e le successioni di eredità tra genitori e figli o fratelli: le ultime novità approvate e i chiarimenti

Cosa cambia per soldi donati e le successioni da genitori a figli o tra fratelli? La questione sulle donazioni di soldi e la successione delle eredità è ben regolamentata nel nostro Paese e ben chiara è la relativa disciplina. Ma così come evoluta e cambiata nel tempo, continua a modificarsi. Vediamo di seguito nel dettaglio quali sono i recenti cambiamenti definiti.

  • Come cambiano le regole per le donazioni di soldi tra genitori e figli o tra fratelli e le successioni? 
  • Le ulteriori modifiche stabilite dalla Corte di Cassazione 


Come cambiano le regole per le donazioni di soldi tra genitori e figli o tra fratelli e le successioni? 

Tra le principali novità in tema di donazioni di soldi e altri beni ed eredità al via nel 2025 c'è l'abolizione del coacervo tra i soldi donati da genitori ai figli e quelle ereditati.

Il coacervo altro non è che la somma tra le donazioni e l’eredità su cui si applicano le dovute aliquote di pagamento delle imposte secondo percentuali differenti in base al grado di parentela fra defunto ed eredi.

L’aliquota d’imposta è, per legge, pari al:

  • 4% per i coniugi e i parenti in linea retta, su una franchigia di un milione di euro;
  • 6% per fratelli e sorelle;
  • 6% (senza franchigia) per i parenti fino al quarto grado, affini in linea retta e affini in linea collaterale fino al terzo grado (senza franchigia);
  • 8% per tutti gli altri soggetti.
Per le donazioni, le aliquote e le franchigie sono le stesse previste per l’imposta di successione.

Con l'abolizione del coacervo viene cancellato il cumulo tra somme donate ed ereditate, favorendo gli eredi di patrimoni rilevanti, che dal dover pagare importi di tasse importanti potrebbero vedere del tutto azzerarsi i pagamenti.

Per fare un esempio pratico e capire cosa cambia realmente, prendiamo il caso di un padre che effettua una donazione di soldi di 800 mila euro ad un figlio e che lo stesso erediti poi al decesso del genitore altri 800 mila euro. 

L’imposta per la donazione e la successione tra genitore e figlio è del 4% con una franchigia di un milione di euro. Con il coacervo, il figlio pagherebbe 64mila euro, ma con la sua abolizione non pagherebbe nulla, perché sia la donazione di soldi che l’eredità rientrerebbero nella franchigia. 

L’abolizione del coacervo tra le donazioni di soldi e le successioni ha effetti molto rilevanti quando le donazioni sono tra genitori e figli, tra coniugi, con franchigia di un milione di euro che sale a 1,5 milioni se il beneficiario ha un handicap e tra fratelli, per cui vale franchigia di 100 mila euro.

Eliminando il coacervo ereditario, tale franchigia continua a valere solo per la successione senza considerare le eventuali donazioni di soldi precedenti. 

Le ulteriori modifiche stabilite dalla Corte di Cassazione 

Ulteriori modifiche per le donazioni di soldi tra genitori e figli sono state stabilite dalla sentenza numero 7442/2024 della Corte di Cassazione, secondo cui le donazioni di soldi da genitori a figli, anche indirette di modico valore, non si possono tassare.

Secondo quanto spiegato dai giudici, sulle donazioni informali e indirette di modico valore, cioè quelle fatte in vita da un genitore ai propri figli, e che non sono registrate in atti ufficiali, non sono dovute le imposte sulle donazioni.


 

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