Cosa cambia ancora per i lavoratori che vogliono andare in pensione prima con il nuovo Ddl approvato: al via un’altra possibilità di uscita anticipata. Cosa prevede
Cosa prevede l’ulteriore sistema di uscita anticipata approvato con il nuovo Ddl e da quando sarà in vigore? L’approvazione del nuovo Ddl Pmi prevede diverse misure volte a migliorare e rafforzare le piccole realtà aziendali e tra le principali novità contenute spicca anche un nuovo meccanismo di pensione anticipata. Vediamo cosa prevede e per chi nel dettaglio.
La nuova misura sarebbe riservata alle imprese che hanno al massimo 50 dipendenti.
Il funzionamento sarebbe il seguente: il dipendente anziano, a cui mancano al massimo a 30 mesi al raggiungimento dei requisiti per la pensione finale, potrà richiedere una riduzione dell’orario di lavoro tra il 25 e il 50% a condizione che l’azienda assuma un giovane under 35 con contratto di apprendistato professionalizzante.
L’obiettivo è incentivare il turn over a lavoro nelle micro e piccole e medie imprese tra vecchi e nuovi occupati, garantendo alle aziende il mantenimento di buone competenze nel personale.
Il nuovo sistema potrebbe partire o giugno o subito dopo l'estate a settembre-ottobre.
Stando ad alcune indiscrezioni, se avrà successo, con un’altra legge potrebbe essere esteso anche ad altre realtà aziendali e non solo, considerando che per molte aziende (più grandi) sono in vigore diversi scivoli per l’uscita anticipata, come l’Isopensione, per anticipare la pensione fino a 7 anni.
La misura per le pensioni contenuta nel Ddl Pmi si affianca all'altro nuovo sistema approvato da poco che permette di uscire a 64 anni di età e con 25 anni di contributi, ma a condizione di aver maturato un importo pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (poco più 1.600 euro al mese).
Tale somma si può, però, raggiungere sommando sia la pensione pubblica che quanto maturato in un eventuale fondo pensione di aderenza.
Ciò significa che per anticipare l’uscita dal lavoro, l’importo minimo richiesto si può raggiungere sommando la pensione pubblica con la rendita maturata nei fondi pensione.