Ripartono giŕ le trattative di rinnovo contrattuale per gli Statali 2025-2027 mentre per alcuni comparti si attende ancora la conclusione del vecchio 2022-2024
Quali sono i passaggi per i prossimi rinnovi contrattuali per gli Statali 2025-2027 già al via? Dopo la conclusione delle trattative che hanno portato al rinnovo ufficiale del Ccnl degli Statali delle Funzioni Centrali, sono ancora in ballo le discussioni per i nuovi contratti per i lavoratori degli Enti Locali, della Sanità e della Scuola che attendono ancora la firma del contratto 2022-2024, ormai scaduti ma bloccati.
Gli incontri per arrivare ad una chiusura delle trattative sembrano al momento in stallo ma dovrebbero ripartire a breve per assicurare una conclusione degna di un rinnovo che sia migliorativo per tutti. Nell’attesa, però, si guarda già al prossimo rinnovo 2025-2027.
Si tratta dell’atto che dà il via al nuovo iter di rinnovo dei contratti degli Statali e che, per il comparto delle Funzioni centrali, arriva a soli a pochi mesi dalla firma del contratto precedente 2022-2024. E’, infatti, l’unico Ccnl per gli Statali che è stato già rinnovato.
L’Aran, l'Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, ha, infatti, già convocato i sindacati per il 15 maggio.
La trattativa che si sta per aprire e relativa al triennio 2025-2027 può contare su una dotazione di 10 miliardi di euro già stanziati così come sono già state individuate le risorse anche per il successivo rinnovo del triennio 2028-2030, per cui è stata prevista una copertura di altri 11 miliardi di euro.
Continua, però, l’impegno della FLC CGIL per ottenere risorse aggiuntive per garantire ai lavoratori il pieno recupero del potere d’acquisto degli stipendi.
Le richieste di miglioramento delle condizioni contrattuali lavorative sono diverse a seconda dei comparti di riferimento.
Per esempio, per il settore Sanità, si punta non solo ad aumenti retributivi ma anche a raggiungere intese sulla settimana corta; la riduzione dei turni; l'incremento dell'indennità di specificità infermieristica (15,66 euro mensili) e di pronto soccorso (6,52 euro mensili), nonché sul supporto psicologico per gli infermieri vittime di aggressioni.
Per la Scuola, le richieste interessano anche la valorizzazione del personale docente, anche attraverso la formazione l’introduzione dei premi una tantum per i docenti meritevoli, la piena equiparazione dei diritti tra personale precario e personale assunto a tempo indeterminato, la mobilità del personale, il welfare professionale.