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Stipendi per dipendenti donne, come cambiano e aumentano grazie a bonus mamme e arretrati a Marzo 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
bonus mamma marzo

Cambiano gli stipendi delle donne lavoratrici dipendenti a marzo tra riconoscimento del bonus mamme 2024 e relativi arretrati: ecco quanto spetta

Come cambiano e aumentano gli stipendi delle dipendenti donne grazie al bonus mamme di marzo 2024? Il bonus mamme 2024 per dipendenti donne spetta alle lavoratrici madri con 3 o più figli di cui almeno uno minorenne e fino al compimento dei 18 anni di età del più piccolo. 

Solo per il 2024 hanno diritto alla misura anche le madri con 2 figli, a condizione che almeno uno dei due abbia meno di 10 anni. 

Per usufruire del bonus, le dipendenti devono avere un contratto di lavoro indeterminato, sia nel settore pubblico che nel privato.

  • Come cambiano gli stipendi delle dipendenti donne a marzo grazie al bonus mamme
  • A chi spettano gli arretrati di marzo del bonus mamme 2024

Come cambiano gli stipendi delle dipendenti donne a marzo grazie al bonus mamme

Il bonus mamme 2024 per le lavoratrici a tempo indeterminato con almeno due figli consiste nell’esonero al 100% della quota dei contributi previdenziali Ivs (Invalidità, vecchiaia, per i superstiti) nel limite massimo annuo di 3.000 euro, riparametrato su base mensile.

Molte lavoratrici, però, non lo hanno ancora ricevuto e si preparano ad averlo a marzo.

In generale, secondo i calcoli, il bonus mamme 2024 per dipendenti donne che percepiscono circa 27.500 euro prevede un aumento netto mensile in busta paga di circa 150 euro.

A chi spettano gli arretrati di marzo del bonus mamme 2024

Come confermano le ultime notizie, con il pagamento di marzo dovrebbero arrivare anche gli arretrati di gennaio e febbraio.

A causa di problemi burocratici e della lentezza con cui molte aziende e l’amministrazione pubblica hanno attivato la modulistica necessaria, si sono verificati, infatti, ritardi nell’erogazione del bonus.

E se, in media, il beneficio in busta paga sfiora i 150 euro, le lavoratrici dovrebbero avere circa 450 euro netti in più a marzo.

Precisiamo che la volontà di usufruire dell’esonero deve essere esplicitamente comunicata dalla lavoratrice al datore di lavoro, insieme al numero di figli e ai rispettivi codici fiscali. 


 

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