Quali sono i motivi per cui moltissime persone non stanno percependo i 350 euro di supporto per la formazione e lavoro: chiarimenti
Perchè i pagamenti 2023 del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) sono in ritardo e quali sono gli diversi altri problemi? Il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) è entrato in vigore lo scorso primo settembre ed è la prima delle due misure che sostituisce il reddito di cittadinanza che dal primo gennaio 2024 non sarà più in vigore.
Il Supporto per la formazione e il lavoro si rivolge esclusivamente a tutte le persone occupabili di età compresa tra i 18 e i 59 anni che sono senza lavoro e hanno perso il RdC e prevede una indennità di partecipazione di 350 euro al mese, per 12 mensilità, e non rinnovabile, che si può percepire solo ed esclusivamente se si seguono in percorsi di formazione o si svolgono lavori socialmente utili e servizio civile. Tuttavia, come confermano le ultime notizie, i primi pagamenti 2023 previsti sono in ritardo.
Come spiegato, il problema del ritardo dei pagamenti 2023 del Supporto per la formazione e il lavoro deriva dal malfunzionamento della piattaforma Siisl, sistema dove i percettori della misura indicano le attività a cui stanno partecipando e che non appena riportate le dovute informazione dovrebbe provvedere all’autorizzazione al pagamento.
Tuttavia, i centri per l’impiego non hanno accesso alla piattaforma e non riescono di conseguenza a consultare i dati relativi agli occupabili. Questo problema blocca la procedura di pagamento dei 350 euro a cui i soggetti iscritti hanno diritto
Secondo i fati aggiornati del Ministero del Lavoro, su un totale di 120.108 persone che hanno presentato domanda per il Supporto per la formazione e il lavoro solo una minima parte ha effettivamente ricevuto il primo bonifico di 350 euro. Secondo la Cgil si tratta di meno del 20% di coloro che sono stati presi in carico dal Centro per l’impiego, mentre molti di coloro che si sono iscritti alla piattaforma Siisl non sono ancora neppure stati chiamati per sottoscrivere il patto di attivazione, a causa di errori informatici o di banche dati che non comunicano tra loro.
In generale, dunque, le procedure per la buona esecuzione del Supporto per la formazione e il lavoro non funziona e, infatti, altro problema emerso è i Cpi non riescono ad accedere alla piattaforma Siisl e questo problema rallenta il caricamento dei dati dei soggetti che vengono presi in carico dai Cp.
Quando, infatti, un soggetto disoccupato sottoscrive il patto di servizio personalizzato, l’operatore del Centro per l’impiego deve inserire tutto sulla piattaforma MyAnpal che, poi, dovrebbe trasmettere i dati al nuovo Sistema ma, a causa dei problemi citati, il caricamento dei dati avviene molto lentamente e non è immediato come dovrebbe essere. O meglio, avrebbe dovuto essere.
Per avere il Supporto per la formazione e il lavoro bisogna soddisfare specifici requisiti e rispettare determinate condizioni che sono nel dettaglio: