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Svolta storica in favore del contribuente con nuova importante legge in caso di controlli fiscali Agenzia Entrate

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
obbligo contraddittorio preventivo

Come funziona, cosa prevede e per chi il contraddittorio obbligatorio preventivo: i chiarimenti e le spiegazioni

Come funziona l'obbligo di contraddittorio preventivo prima dell'emissione di un avviso di accertamento? I controlli fiscali continuano ad essere sempre più intensi e capillari, con l'unico scopo di cercare di eliminare il fenomeno dell'evasione ancora troppo diffuso nel nostro Paese. 

Sono diversi i sistemi che permettono di effettuare i controlli e anche in maniera corretta. Tra questi c'è il principio del contraddittorio obbligatorio. Vediamo come funziona. 

Come funziona l’obbligo di contraddittorio preventivo per i contribuenti

Il contraddittorio obbligatorio preventivo è un passaggio che permette al contribuente di difendersi, prima di ricevere un avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Grazie a questo sistema, prima di ricevere un accertamento, un contribuente deve essere convocato presso gli uffici dell’Agenzia per spiegare le proprie motivazioni difensive e fornire le spiegazioni in merito ad eventuali situazioni fiscali oggetto di accertamenti.

Il contraddittorio obbligatorio vale per tutti i contribuenti e per tutti gli accertamenti fiscali, indipendentemente dalla tipologia di imposta o dall’ente territoriale coinvolto e si tratta di un sistema che risulta molto vantaggioso per i contribuenti.

Permette loro, infatti, di esporre le proprie motivazioni e giustificare eventuali situazioni non congrue in anticipo, evitando possibili controversie e ricorsi successivi al giudice, con aggravio di costi. 

Le comunicazioni che riportano lo schema di atto per l’adesione al contraddittorio preventivo devono riportare sia l’invito a formulare le informazioni difensive sia l’invito a presentare l’istanza per la definizione dell’accertamento con adesione. 

Ci sono, però, anche casi in cui non sussiste il diritto al contraddittorio e riguardano gli atti automatizzati, sostanzialmente automatizzati, di pronta liquidazione e di controllo formale delle dichiarazioni nonché i casi motivati di fondato pericolo per la riscossione.

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