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Tari 2025, cambiano le date per acconto, saldo e rate. Il nuovo calendario di quando si deve pagare

di Marianna Quatraro pubblicato il
Tari 2025, data pagamento

In numerose città nel 2025 ci sono state modifiche alle date di pagamento della Tari in base anche alle tiplogie di utenza. Da considerare, inoltre, che nella gran parte dei Comuni, si è aperto alla possibilità del pagamento della Tari attraverso la rateizzazione, portando le date del pagamento a 3-4 periodi diversi.

La TARI rappresenta la tassa comunale dedicata alla copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Nel 2025, la disciplina normativa prevede importanti aggiustamenti nei calendari di pagamento: tali modifiche hanno l'obiettivo di semplificare la gestione e garantire la massima trasparenza nei rapporti tra cittadini e amministrazioni comunali.

Le nuove scadenze e le procedure operative sono state definite attraverso delibere dei singoli Comuni e sono pubblicate attraverso i canali ufficiali.

Calendario delle scadenze TARI 2025: acconto, saldo e rateizzazione

Il nuovo calendario relativo ai pagamenti della tassa rifiuti mostra alcune variazioni rilevanti a seconda del Comune di residenza. Nella maggior parte dei casi, la tassa può essere regolata sia in un'unica soluzione sia tramite rate mensili o trimestrali, secondo il seguente prospetto generale:

  • 30 giugno 2025: scadenza per il pagamento in soluzione unica oppure come prima rata acconto
  • 31 luglio 2025: seconda rata
  • 30 settembre 2025: terza rata
  • 30 novembre 2025: quarta rata
In alcuni grandi centri e in città metropolitane la scansione rateale prevede date specifiche distinte tra utenze domestiche e non domestiche. Ad esempio, a Genova sono previsti diversi termini per queste due tipologie di utenza. 

La possibilità di rateizzare il pagamento è supportata per facilitare il rispetto degli obblighi tributari e consentire una gestione finanziaria più flessibile per le famiglie e le imprese.

Consultazione date, importi, agevolazioni e recupero pagamenti TARI 2025. Dove trovarli sempre aggiornati

La consultazione delle date ufficiali aggiornate, degli importi dovuti, la verifica di eventuali agevolazioni e il recupero di pagamenti pregressi sono operazioni completamente digitalizzate.

Ciascun contribuente può accedere al portale online istituzionale del proprio Comune, autenticandosi tramite SPID o CIE, per visionare la propria posizione aggiornata e scaricare la documentazione necessaria.

Per particolari categorie, ad esempio famiglie numerose o soggetti in situazioni di difficoltà economica, sono previste riduzioni o esenzioni. Le condizioni precise sono fissate dai regolamenti locali: si raccomanda di verificare sul sito comunale ufficiale le opzioni disponibili

Modalità di ricezione degli avvisi e strumenti per il pagamento della TARI

Per il 2025, gli avvisi di cortesia vengono inviati attraverso diversi canali: posta elettronica, PEC o cartaceo mediante posta ordinaria. In aggiunta, molti Comuni rendono disponibile la documentazione nell'area personale dei portali online dedicati ai servizi tributari o nel proprio cassetto fiscale.

Gli strumenti per il pagamento comprendono:

  • Modello F24: utilizzabile presso sportelli bancari, postali, oppure in modalità telematica
  • Piattaforme PagoPA: accessibili via home banking, presso ricevitorie e tabaccai
  • Domiciliazione bancaria: l'addebito avviene automaticamente alle scadenze concordate
Gli utenti possono consultare la situazione dei pagamenti ed effettuare il download dei moduli necessari. Particolare attenzione va posta alla correttezza delle informazioni riportate sugli avvisi, includendo eventuali agevolazioni riconosciute dall'amministrazione comunale.

I codici tributo: come compilare correttamente il modello F24 per la TARI

L'utilizzo corretto dei codici tributo nel modello F24 è determinante per il corretto adempimento fiscale. I principali codici sono:

Codice Descrizione
3944 TARI per abitazione principale
3945 TARI per attività commerciali
3946 TARI per altre categorie di rifiuti

E' ovviamente necessario compilare tutti i campi relativi al Comune, numero di rate ed esercizio di competenza in maniera precisa. Il pagamento può avvenire online attraverso il portale dell'Agenzia delle Entrate o direttamente agli sportelli autorizzati.

Come comportarsi in caso di ritardo: il ravvedimento operoso e la rateazione

In caso di mancato rispetto delle scadenze stabilite, la normativa prevede il ricorso all'istituto del ravvedimento operoso. Questo meccanismo consente di regolarizzare il versamento con sanzioni ridotte, secondo la seguente progressione:

  • Entro 14 giorni: 0,1% di sanzione per ogni giorno
  • Dal 15° al 30° giorno: 1,5% di sanzione
  • Fino a un anno: 3,75% di sanzione
  • Oltre un anno: 5% di sanzione, solo se non sono già in corso procedure esecutive
La regolarizzazione avviene con il versamento tramite modello F24, includendo sanzioni e interessi. Parallelamente, è possibile presentare richiesta di rateazione per gli importi notificati, subordinata alla valutazione della posizione debitoria e della regolarità storica dei pagamenti. Tutte le condizioni per la concessione sono illustrate nei regolamenti comunali disponibili sui siti istituzionali.
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