Sono diverse le nuove tasse che debuttano nel 2024 e tante anche quelle già in vigore che si preparano ad aumentare: ecco quali sono
Quali sono le nuove imposte e modifiche previste per quelle già esistenti oltre alla nuova Irpef 2024? Nel 2024 non cambia solo l’Irpef, con la revisione di primo e scaglione di reddito accorpati sotto l’unica aliquota al 23% valida per redditi non più fino a 15mila euro ma fino a 28mila euro, novità che è certamente vantaggiosa per tutti i contribuenti rientranti in determinate fasce reddituali, ma ci sono anche diverse nuove imposte che debuttano che si affiancano a imposte già in vigore e che proprio nel 2024 potrebbero aumentare.
Oltre alla revisione Irpef 2024, sono poi previsti aumenti per i costi delle sigarette, sia dei pacchetti singoli che del tabacco riscaldato e trinciati, introduzione della cosiddetta polizza assicurativa climatica obbligatoria per le imprese da stipulare entro il 2024 contro i danni climatici. Aumenta poi la cedolare secca che passa dal 21% al 26% per case in affitto breve anche se, secondo le ultime notizie, si tratta di un aumento che interesserà solo chi affitta più di un immobile.
Cambiano, aumentando, nel 2024 le tasse su case di proprietà, innanzitutto con il debutto della nuova tassa sulla vendita di case ristrutturate con il superbonus 110%, perché è stato stabilito che da gennaio 2024 le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui sono stati effettuati lavori con il superbonus 110% e terminati da non più di 5 anni non saranno considerati redditi diversi, per cui il 26% di tasse sarà calcolato sull'intera plusvalenza e non su quella detratta dal costo della ristrutturazione.
E aumenta anche l’Ivie, la tassa sui fabbricati detenuti all’estero, che sale dall’attuale 0,76% all’1,06%.
Nel 2024 si prospettano anche importanti aumenti delle addizionali locali, Irpef regionale e comunale, e ne è un esempio ciò che si sta decidendo nel Lazio, con incrementi annui delle tasse locali che potrebbero costare fino a centinaia di euro all’anno ai cittadini.
Si tratta di aumenti delle tasse locali che, secondo quanto evidenziato da un recente report della Conferenza Unificata Stato Regioni, deriverebbero della revisione delle aliquote Irpef, che invece si riducono.
E si preparano ad aumentare anche altre imposte locali nel 2024, come Imu e Tari sui rifiuti. Si tratta di aumenti già certamente attesi quasi ovunque derivanti dalla possibilità riconosciuta ad ogni ente locale, regioni o Comuni, di aumentare le proprie aliquote di pagamento delle imposte locali, per effetto della delega fiscale che ha dato piena autonomia finanziaria e impositiva ai singoli enti.
Comuni e regioni per il 2024 potranno liberamente aumentare al massimo sia Imu che Tari con conseguenti importanti aumenti delle tasse per i cittadini.