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Tasso rivalutazione contributi ufficiale sale nel 2024 con effetti positivi per chi andrà in pensione

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come cambia il tasso di rivalutazione delle pensioni per il 2024 e come incide sul calcolo dei trattamenti finali: chiarimenti e spiegazioni

Quanto sale il tasso di rivalutazione dei contributi ufficiale nel 2024 e quali sono gli effetti positivi per chi andrà in pensione? Il calcolo della pensione finale di ogni soggetto segue regole specifiche che partono dal calcolo complessivo del cosiddetto montante contributivo accumulato da ogni lavoratore durante la sua carriera lavorativa, pur se con qualche eventuale pausa, su cui poi si calcolano altri parametri per ottenere l’importo finale della pensione. 

  • Come cambia il tasso di rivalutazione dei contributi per le pensioni nel 2024
  • Come sono già cambiati i coefficienti di trasformazione per la pensione 2024 

Come cambia il tasso di rivalutazione dei contributi per le pensioni nel 2024

Aumenta il tasso di rivalutazione del montante contributivo su cui si calcola l’importo della pensione finale: come confermano le ultime notizie, chi andrà in pensione dal primo gennaio 2024 avrà una rivalutazione del 2,3% del montante acquisito al 31 dicembre 2022. Il nuovo tasso annuo di rivalutazione dei montanti contributivi relativamente al 2023 è stato definito dall'Istat e, stando a quanto annunciato, si tratta dell’aumento più alto dal 2009.

Il nuovo tasso di rivalutazione sarà usato per rivalutare il montante acquisito al 31 dicembre 2022 per i lavoratori iscritti alle gestioni della previdenza pubblica obbligatoria (INPS) che andranno in pensione tra il primo gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024. 

Il calcolo della rivalutazione non si effettua, infatti, sui contributi versati nell’anno precedente la decorrenza della pensione, cioè nel 2023, né su quelli versati nell’anno del pensionamento, cioè il 2024. 

Per fare un esempio di aumento delle pensioni nel 2024 per effetto del nuovo tasso di rivalutazione dei contributi, considerando un montante contributivo di 100mila euro al 31 dicembre 2022, varrà 102.300 euro con un aumento, dunque, di 2.300 euro.

Sul montante contributivo (che rappresenta la somma di tutti i contributi previdenziali versati dai soggetti durante la loro vita lavorativa) si calcola l’importo della pensione finale calcolando con tasso di rivalutazione dei contributi ma anche applicandovi i cosiddetti coefficienti di trasformazione.

I coefficienti di trasformazione variano a seconda dell’età dell’assicurato al momento del pensionamento e, per legge, più si va in pensione tardi, minore è la speranza di vita residua, maggiore sarà il coefficiente e quindi maggiore sarà la rendita. I coefficienti di trasformazione sono stabiliti da 57 a 71 anni di età e sono soggetti a revisione biennale. 

Come sono già cambiati i coefficienti di trasformazione per la pensione 2024 

Se è stato fissato il nuovo tasso di rivalutazione dei contributi per il calcolo della pensione finale, qualche mese fa l’Inps ha aggiornato anche i coefficienti di trasformazione, fissando un aumento per il biennio 2023-2024 che si traduce in un aumento delle pensioni calcolate con sistema contributivo.

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