Come il nuovo Codice della Strada modifica le sanzioni per chi parcheggia sulle strisce blu. Quanto si paga, tempistiche di tolleranza e impatti sui cittadini
Le recenti modifiche al Codice della Strada, hanno introdotto nuove regole per la gestione della sosta a pagamento sulle strisce blu. Una delle novità più rilevanti riguarda l'eliminazione della tolleranza di 15 minuti, sostituita da un nuovo sistema basato su percentuali di tempo rispetto al ticket acquistato. Inoltre, le sanzioni prevedono non solo il pagamento di una multa, ma anche della tariffa per l'intera giornata di sosta, rendendo così le infrazioni più onerose per gli automobilisti.
Le variazioni al Codice della Strada, hanno apportato cambiamenti significativi alle regole relative alla sosta sulle strisce blu nelle città italiane. Tra le novità principali, spicca l'obbligo di pagare la tariffa per l'intera giornata di parcheggio in caso di infrazione, che si somma alla sanzione amministrativa standard di 42 euro per il mancato pagamento del biglietto. Per esempio, in aree dove la sosta giornaliera costa 1,70 euro l'ora, il pagamento totale richiesto può arrivare fino a 61,55 euro.Un altro cambiamento importante riguarda la gestione dei ritardi nel ritiro del veicolo oltre l’orario pagato. La soglia di tolleranza automatica dei 15 minuti è stata eliminata; al suo posto è stato introdotto un sistema proporzionale. Se il ticket scade, gli automobilisti dispongono di una tolleranza pari al 10% del tempo pagato senza incorrere in sanzioni.
Tali modifiche, avallate dal Ministero dei Trasporti sotto la guida di Matteo Salvini, hanno l’obiettivo di inasprire le misure contro i "furbetti del parcheggio" e favorire una maggiore disciplina nella gestione della sosta.
Il nuovo sistema di calcolo delle sanzioni per la sosta a pagamento introduce una metodologia più rigorosa, basata non solo sull'infrazione ma anche sul ritardo accumulato rispetto al ticket iniziale. La penalità si compone di due elementi: una parte fissa, rappresentata dalla multa amministrativa, e una variabile, determinata dal pagamento dell’intera tariffa giornaliera per lo stallo occupato.
Le regole per il calcolo del ritardo sono strettamente collegate alle tempistiche di tolleranza. Il limite tollerato è ora il 10% del tempo acquistato. Ad esempio, per un ticket valido un’ora, il limite massimo è di 6 minuti. Se si rientra entro questo intervallo non vengono applicate sanzioni ulteriori. Tuttavia, al superamento del limite di tolleranza, lo scenario cambia:
L’eliminazione della tolleranza fissa di 15 minuti riduce le possibilità di scampare alla sanzione. I controlli avvengono in modo rigoroso e in alcune città come Torino questi provvedimenti sono già stati messi in atto. Il sistema prevede, inoltre, uno sconto del 30% sulla multa se saldata entro 20 giorni, una misura che punta a incentivare i cittadini a regolarizzare rapidamente la propria posizione.
Le categorie più colpite da tali misure includono i lavoratori pendolari, che dipendono fortemente dall’auto privata, e gli anziani, che spesso possono avere difficoltà a rispettare i tempi stretti senza incorrere in ritardi. Inoltre, la tempistica stretta legata alla tolleranza del 10% può risultare sfidante, specialmente nelle ore di punta e in presenza di condizioni meteo avverse. Ciò rischia di generare ulteriore malcontento, specie in mancanza di campagne informative dettagliate sulle nuove normative.