Le badanti e le colf assunte con regolare contratto di lavoro hanno diritto, come la maggior parte dei lavoratori dipendenti con CCNL, a percepire la tredicesima mensilità. Questo beneficio economico, conosciuto anche come "gratifica natalizia", viene corrisposto in occasione delle festività natalizie e rappresenta un diritto irrinunciabile per tutti i collaboratori domestici.
La tredicesima spetta a tutte le figure professionali del settore domestico, indipendentemente dalla tipologia di contratto: sia full time che part time, sia conviventi che non conviventi, a tempo determinato o indeterminato. Questo compenso aggiuntivo è pari a una mensilità della normale retribuzione lorda, inclusa l'eventuale indennità sostitutiva di vitto e alloggio nel caso di assistenti conviventi.
Come si calcola la tredicesima per colf e badanti nel 2025
Il calcolo della tredicesima mensilità per colf e badanti dipende da diversi fattori, tra cui il livello di inquadramento, l'orario di lavoro e il tipo di contratto. In generale, il calcolo si basa sulla retribuzione globale di fatto, che comprende:
- Retribuzione mensile lorda
- Ratei maturati dalla lavoratrice/lavoratore nel corso dell'anno
- Eventuali superminimi (corrisposti a discrezione del datore di lavoro)
- Scatti di anzianità, maturati in base agli anni di servizio prestati presso lo stesso datore di lavoro
- Indennità sostitutiva di vitto e alloggio per i lavoratori conviventi
Calcolo della tredicesima per assistenti familiari conviventi
Per un assistente familiare convivente, la tredicesima mensilità si calcola sulla "retribuzione globale di fatto", che include sia la retribuzione base che la quota di vitto e alloggio, indipendentemente dal fatto che il datore corrisponda il vitto e alloggio in natura o mediante indennità sostitutiva.
Per fare un esempio pratico, consideriamo una badante inquadrata al livello B con una retribuzione lorda mensile di circa mille euro, a cui aggiungere:
- Indennità sostitutiva di vitto e alloggio (circa 170 euro per il 2025)
- 150 euro di superminimo
- Due scatti di anzianità maturati, per un valore di circa 65 euro
Il totale di questi importi (1.385 euro circa) rappresenta la mensilità lorda che spetta come tredicesima se il lavoratore ha prestato servizio per l'intero anno. In caso contrario, l'importo sarà proporzionato ai mesi effettivamente lavorati.
Calcolo della tredicesima per assistenti familiari non conviventi
Per una badante o una colf non convivente che presta servizio a ore, il calcolo della tredicesima si effettua in maniera differente. In questo caso, bisogna:
- Calcolare lo stipendio settimanale moltiplicando la paga oraria per il numero delle ore di lavoro settimanale
- Moltiplicare questo risultato per 52 (le settimane dell'anno)
- Dividere il risultato ottenuto per 12 (i mesi dell'anno)
Ad esempio, per una badante che percepisce 9 euro l'ora per 15 ore di lavoro settimanali (3 ore al giorno da lunedì a venerdì), il calcolo da effettuare sarà: 9 € × 15 ore × 52 settimane = 7.020 €. Dividendo per 12, la tredicesima ammonterà a 585 euro.
Maturazione della tredicesima, quando spetta e per quali periodi
I ratei della tredicesima maturano non solo in base ai periodi effettivamente lavorati, ma anche durante alcune assenze specifiche del lavoratore domestico:
- Periodi di ferie godute
- Periodi di malattia o infortunio (nei limiti del periodo di conservazione del posto)
- Malattia professionale
- Maternità (ma in questo caso matura solo il 20% del rateo tredicesima come previsto per legge)
- Permessi retribuiti
È importante sapere che un mese viene considerato utile ai fini della maturazione del rateo di tredicesima se il lavoratore ha prestato servizio per almeno 15 giorni di calendario in quel mese. Lo stesso principio si applica in caso di assunzione o cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell'anno.
Tredicesima 2025, chi deve pagarla e quando
Come stabilito dalla normativa vigente, la tredicesima alla badante o alla colf deve essere pagata sempre dal datore di lavoro e il versamento deve avvenire nella busta paga di dicembre, preferibilmente prima di Natale.
Il CCNL di categoria specifica che la tredicesima deve essere corrisposta "in occasione del Natale, e comunque entro il mese di dicembre". Si consiglia quindi di procedere al pagamento entro il 24 dicembre, in modo da rispettare lo spirito della norma che intende fornire al lavoratore un sostegno economico aggiuntivo in vista delle festività natalizie.
Modalità di pagamento della tredicesima
La tredicesima può essere corrisposta in due modi:
- In un'unica soluzione: pagando l'intero importo nel mese di dicembre
- Rateizzata: distribuendo il pagamento durante tutto l'anno, versando un dodicesimo della mensilità aggiuntiva ogni mese insieme allo stipendio ordinario
In caso di rateizzazione, è consigliabile formalizzare questo accordo per iscritto e consegnare comunque un riepilogo a dicembre che riassuma i ratei già anticipati durante l'anno.
Esempi pratici di calcolo della tredicesima 2025
Esempio 1: badante convivente a tempo pieno
Consideriamo una badante convivente che lavora da febbraio a dicembre 2025 per 54 ore settimanali con una paga mensile di 1.300 euro.
Calcolo dell'indennità di vitto e alloggio 2025:
6,60 € (vitto e alloggio giornaliero 2025) × 6 giorni settimanali × 4,334 settimane medie in un mese = 171,55 €
Retribuzione globale di fatto mensile:
1.300 € + 171,55 € = 1.471,55 €
Calcolo del rateo mensile:
1.471,55 € ÷ 12 = 122,63 €
Tredicesima per 11 mesi lavorati:
122,63 € × 11 mesi = 1.348,93 €
Esempio 2: Colf non convivente a ore
Consideriamo una colf che lavora 25 ore a settimana con una paga oraria di 8 euro.
Retribuzione mensile media:
(8 € × 25 ore) × 52 settimane ÷ 12 mesi = 866,67 €
Rateo mensile di tredicesima:
866,67 € ÷ 12 = 72,22 €
Tredicesima per un anno intero:
72,22 € × 12 mesi = 866,67 €
Se la colf ha lavorato solo 6 mesi nell'anno, la tredicesima sarà:
72,22 € × 6 mesi = 433,33 €
Cosa fare in Caso di mancato pagamento della tredicesima
Se il datore di lavoro non corrisponde la tredicesima entro i termini previsti, il lavoratore domestico ha diritto di richiederne il pagamento. In caso di persistente inadempienza, può:
- Inviare una richiesta formale al datore di lavoro
- Rivolgersi a un sindacato o a un'associazione di categoria
- Presentare una vertenza presso l'Ispettorato Territoriale del Lavoro
- Adire le vie legali, potendo contare sulla tutela garantita dal CCNL e dalla normativa vigente
È importante conservare tutta la documentazione relativa al rapporto di lavoro, inclusi i prospetti paga mensili e i documenti attestanti le ore lavorate, per poter dimostrare il proprio diritto alla tredicesima mensilità.
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