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Una guida ragionata sul sovraindebitamento per rimettersi in carreggiata

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
troppi debiti guida

Sono diverse le strade che si possono intraprendere quando si accumulano troppi debiti e non si riesce a ripagarli: le soluzioni possibili e come sceglierle

Affrontare una situazione di eccessivo indebitamento rappresenta una sfida complessa per molti italiani. Numerose persone si trovano schiacciate dai debiti contratti con il Fisco, con gli istituti bancari, con le società finanziarie e con creditori privati. La pressione economica è aumentata notevolmente negli ultimi tempi, con un incremento sostanziale delle richieste di prestiti in denaro.

Mentre alcuni riescono a pianificare prestiti e finanziamenti compatibili con le proprie possibilità economiche, riuscendo a rispettare le scadenze di pagamento senza particolari difficoltà, altri accumulano così tante obbligazioni da non riuscire più a gestire i versamenti periodici. In questi casi, la spirale debitoria può diventare incontrollabile, rendendo necessario cercare soluzioni efficaci per risalire la china.

Tuttavia, contrarre numerosi debiti non conduce necessariamente a una catastrofe finanziaria, poiché esistono diverse possibilità previste dall'ordinamento giuridico che consentono di estinguerli in modalità agevolata. Le opzioni disponibili sono molteplici e adattabili alle diverse tipologie di situazione. La scelta della strategia più appropriata dipende infatti dalle circostanze specifiche in cui ci si trova, dall'ammontare del debito da ripagare e da altre variabili rilevanti.

La procedura di sovraindebitamento: una via d'uscita per chi ha obbligazioni eccessive

La soluzione principale per chi si trova ad affrontare debiti numerosi e di importi considerevoli è rappresentata dal ricorso alla normativa contro il sovraindebitamento, un percorso intrapreso da un numero crescente di persone in difficoltà finanziaria.

Questa procedura è accessibile a un'ampia gamma di soggetti, tra cui:

  • Cittadini comuni
  • Liberi professionisti
  • Imprenditori commerciali
  • Piccoli imprenditori non assoggettabili a fallimento
  • Soci di società di persone (come le Snc e le Sas)
  • Familiari dei sovraindebitati, in particolare i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo grado del debitore principale, se conviventi
  • Persone il cui debito ha un'origine comune con il coniuge o il membro di un'unione civile
L'accesso a questo meccanismo di estinzione delle obbligazioni finanziarie prevede il rispetto di una procedura specifica, articolata in vari passaggi sequenziali:
  1. Presentazione della domanda di esdebitazione da parte del debitore al giudice del tribunale civile territorialmente competente
  2. Valutazione preliminare, che consente alla segreteria di esaminare in dettaglio l'istanza e verificare se il debitore possiede tutti i requisiti necessari per accedere alla procedura
  3. Accettazione preventiva, qualora la valutazione sia positiva; in tal caso la segreteria trasmette al debitore un preventivo dei costi procedurali, comprensivo del compenso del gestore della crisi
  4. Nomina e incontro con il gestore della crisi, il professionista incaricato di verificare la situazione di sovraindebitamento del debitore
  5. Elaborazione del piano di soluzione della crisi, che il gestore sviluppa dopo aver analizzato tutta la documentazione disponibile
  6. Omologazione del piano, che include l'attestazione di veridicità e fattibilità da parte del gestore e la trasmissione al giudice per l'approvazione formale
Solo dopo aver ottenuto l'omologazione, il debitore può procedere al pagamento delle proprie obbligazioni in modalità agevolata o, in alcuni casi, cancellarle completamente, secondo quanto stabilito nel piano di risoluzione della crisi.

Questo sistema offre la possibilità di ridurre o estinguere integralmente i propri debiti, accumulati magari per prestiti non pagati a una finanziaria che comportano rischi reali, permettendo di ritrovare serenità e tranquillità senza la costante pressione dei creditori. Tuttavia, comporta anche alcuni rischi, principalmente legati ai costi della procedura, che talvolta potrebbero risultare elevati per chi già si trova in una situazione di eccessivo indebitamento. È inoltre fondamentale una valutazione accurata della propria situazione finanziaria reale e una scelta oculata del professionista a cui rivolgersi per risolvere la problematica.

Vantaggi della procedura di sovraindebitamento

La procedura di sovraindebitamento presenta diversi aspetti positivi per chi si trova in una condizione di difficoltà finanziaria:

  • Possibilità di riduzione significativa dei debiti attraverso un piano di ristrutturazione approvato dai creditori
  • Interruzione delle azioni esecutive e dei pignoramenti già in corso
  • Blocco degli interessi sul debito durante la procedura
  • Protezione dei beni essenziali del debitore
  • Opportunità di ricominciare da capo senza il peso di obbligazioni insostenibili
Per accedere alla procedura è necessario dimostrare la propria condizione di sovraindebitamento e la meritevolezza, ovvero l'assenza di comportamenti dolosi nella genesi della situazione debitoria. La Legge n. 3/2012, nota anche come "legge salva-suicidi", è stata successivamente integrata nel Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza, rendendo la procedura più accessibile e strutturata.

Il consolidamento del debito come alternativa alla procedura di sovraindebitamento

Una soluzione efficace per chi ha contratto troppi debiti e non riesce più a saldarli regolarmente è rappresentata dal consolidamento del debito.

Si tratta di un'opzione offerta dagli istituti bancari che consente al debitore di sostituire tutte le obbligazioni esistenti con un'unica esposizione debitoria.

In pratica, l'istituto bancario con cui si stipula il contratto di consolidamento provvede a estinguere tutti i debiti preesistenti, accollandosi l'intero ammontare dovuto. Questo permette al debitore di pagare un'unica rata mensile, anziché dover gestire molteplici versamenti.

Il consolidamento viene dunque proposto dagli istituti di credito per unificare tutte le posizioni debitorie in un'unica soluzione, offrendo al debitore:

  • Una rata mensile spesso inferiore alla somma delle rate precedenti
  • Tempi di restituzione più estesi, che possono arrivare fino a 10 anni
  • Condizioni contrattuali più favorevoli rispetto ai finanziamenti originari
  • Semplificazione nella gestione delle scadenze
Per accedere a questa soluzione, è necessario possedere requisiti di affidabilità creditizia che dimostrino la capacità di sostenere il nuovo piano di rimborso. Le banche valutano attentamente la situazione finanziaria complessiva del richiedente prima di concedere il consolidamento.

Questa opzione risulta particolarmente vantaggiosa per chi ha contratto diversi finanziamenti con tassi d'interesse elevati, poiché permette di ottenere condizioni più favorevoli e di alleggerire il carico finanziario mensile, facilitando così il percorso verso il risanamento economico.

La rinegoziazione del debito: modificare i termini per alleggerire il peso finanziario

Un'ulteriore strategia disponibile per la gestione delle obbligazioni finanziarie è rappresentata dalla rinegoziazione del debito, anch'essa da richiedere agli istituti bancari con cui si è accumulata un'elevata esposizione debitoria, al fine di rivedere i termini contrattuali e le modalità di pagamento delle rate.

Questo approccio offre la possibilità di:

  • Ridurre l'impatto finanziario dei versamenti mensili
  • Ottenere tassi d'interesse più vantaggiosi
  • Prolungare la durata del prestito per diminuire l'importo delle singole rate
  • Modificare la tipologia di tasso (da variabile a fisso o viceversa)
  • Rivedere le garanzie richieste
Esistono specifiche condizioni che i debitori devono soddisfare per poter procedere con la rinegoziazione. Tale possibilità può infatti essere richiesta principalmente:
  • Quando intervengono cambiamenti significativi nella situazione finanziaria, come perdita dell'occupazione o riduzione delle entrate, che devono essere adeguatamente documentati
  • Quando è stato corrisposto un numero minimo di rate del debito originariamente contratto
  • In presenza di una storia creditizia positiva con pagamenti regolari fino al momento del cambiamento delle condizioni economiche
In caso di accettazione della domanda, le condizioni del contratto vengono ridiscusse e modificate, generalmente a vantaggio del cliente. La rinegoziazione rappresenta una soluzione meno drastica rispetto ad altre opzioni, poiché non comporta l'estinzione dei debiti originari, ma semplicemente una modifica delle loro condizioni.

È importante sottolineare che questa strategia richiede un dialogo costruttivo con l'istituto creditore e una chiara esposizione delle difficoltà finanziarie temporanee che si stanno affrontando. La trasparenza e la documentazione accurata della propria situazione economica sono elementi fondamentali per il successo della rinegoziazione.

Il saldo e stralcio: pagare meno per chiudere definitivamente la posizione debitoria

Il saldo e stralcio rappresenta un'opzione particolarmente vantaggiosa per chi cerca di risolvere una situazione debitoria critica. Si tratta di un accordo tra creditore e debitore in cui quest'ultimo corrisponde una somma inferiore al totale dell'obbligazione dovuta.

In cambio di questo pagamento parziale, il creditore accetta di considerare il debito interamente saldato, impegnandosi a non perseguire ulteriormente il debitore per il recupero della quota residua. Ciò significa che chi ha contratto il debito paga un importo ridotto rispetto a quanto originariamente dovuto, a condizione che nella quietanza liberatoria sia esplicitamente indicato che il creditore rinuncia a riscuotere la parte rimanente.

Il saldo e stralcio si fonda su un accordo formale tra le parti e offre al debitore l'opportunità di estinguere completamente la propria posizione debitoria. Questa soluzione risulta particolarmente efficace quando:

  • Il creditore valuta che le possibilità di recupero integrale del credito sono limitate
  • Il debitore dimostra di non poter far fronte all'intero importo, ma può corrispondere una somma significativa in un'unica soluzione
  • Il debito è particolarmente datato e il creditore preferisce incassare una parte piuttosto che rischiare di non recuperare nulla
Per negoziare efficacemente un accordo di saldo e stralcio, è consigliabile:
  • Preparare una proposta realistica che tenga conto delle proprie capacità finanziarie
  • Documentare adeguatamente la propria impossibilità a pagare l'intero importo
  • Richiedere sempre una quietanza liberatoria scritta che certifichi l'estinzione completa del debito
  • Se necessario, farsi assistere da un professionista nella negoziazione
La percentuale di riduzione ottenibile varia considerevolmente in base a diversi fattori: l'anzianità del debito, la tipologia di creditore, la situazione finanziaria del debitore e la capacità negoziale. In alcuni casi, è possibile ottenere riduzioni fino al 70% dell'importo originario, soprattutto per debiti molto vecchi o di difficile recuperabilità.

La rateizzazione fiscale dei debiti: dilazionare i pagamenti verso lo Stato

Per regolarizzare le proprie esposizioni debitorie con l'erario, è possibile ricorrere alla rateizzazione fiscale, che consente di suddividere il pagamento in rate mensili, rendendo più sostenibile l'onere finanziario.

Questa opzione permette di regolarizzare la propria situazione attraverso piani di ammortamento a lungo termine:

  • 84 rate, equivalenti a 7 anni, per le istanze presentate nei prossimi periodi
  • 96 rate, corrispondenti a 8 anni, per le richieste inoltrate successivamente
  • 108 rate, pari a 9 anni, per le domande presentate in seguito
Per i pagamenti di debiti di importo pari o inferiore a 120 mila euro, è necessario dichiarare e documentare di trovarsi in una situazione temporanea di oggettiva difficoltà economico-finanziaria. La valutazione della condizione di difficoltà è automatica per importi fino a 120.000 euro, mentre per somme superiori l'Agenzia delle Entrate-Riscossione effettua una valutazione più approfondita della situazione patrimoniale del contribuente.

Per richiedere la rateizzazione è sufficiente accedere all'area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione e seguire la procedura indicata. È possibile presentare la domanda anche:

  • Presso gli sportelli dell'Agenzia
  • Tramite posta elettronica certificata (PEC)
  • Mediante posta raccomandata
I vantaggi della rateizzazione fiscale includono:
  • Sospensione delle azioni esecutive già avviate (pignoramenti, fermi amministrativi, ipoteche)
  • Regolarizzazione della propria posizione fiscale, con possibilità di ottenere il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva)
  • Riduzione degli interessi e delle sanzioni in alcuni casi specifici
  • Maggiore flessibilità nella gestione dei pagamenti
È importante rispettare scrupolosamente il piano di rateizzazione concordato: in caso di mancato pagamento di cinque rate, anche non consecutive, il beneficio decade automaticamente e l'intero importo residuo diventa immediatamente esigibile.

Prevenzione del sovraindebitamento: i consigli per una gestione finanziaria equilibrata

Evitare di cadere in situazioni di eccessivo indebitamento è certamente preferibile rispetto a dover affrontare le procedure di risanamento. Adottare comportamenti finanziari responsabili e una pianificazione accurata può contribuire significativamente a prevenire problemi di sovraindebitamento.

Alcuni suggerimenti pratici per mantenere una gestione finanziaria equilibrata includono:

  • Creare un budget familiare dettagliato, monitorando regolarmente entrate e uscite
  • Costituire un fondo di emergenza pari ad almeno 3-6 mesi di spese fisse, da utilizzare solo in caso di imprevisti
  • Limitare l'uso del credito al consumo per acquisti non essenziali
  • Valutare attentamente la sostenibilità di ogni nuovo finanziamento prima di sottoscriverlo
  • Verificare il rapporto rata/reddito, che idealmente non dovrebbe superare il 30-35% delle entrate mensili
  • Confrontare le offerte di diversi istituti prima di sottoscrivere prestiti o mutui
  • Considerare l'impatto a lungo termine delle decisioni finanziarie
In caso di primi segnali di difficoltà nel gestire i pagamenti, è consigliabile:
  • Non ignorare il problema, ma affrontarlo tempestivamente
  • Contattare proattivamente i creditori per spiegare la situazione
  • Rivedere il proprio stile di vita e le spese non essenziali
  • Cercare fonti di reddito aggiuntive, se possibile
  • Consultare un esperto finanziario prima che la situazione diventi critica
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