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Ho troppi debiti per scommesse, giochi d'azzardo, casinò. Posso accedere alla legge sul sovraindebitamento per salvarmi?

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Quando e come si può accedere alla procedura sul sovraindebitamento per debiti da gioco d'azzardo, scommesse e casinò

La diffusione del gioco d’azzardo, sotto forme legali e illecite, ha prodotto in Italia un delicato fenomeno sociale: il sovraindebitamento. Sempre più spesso, uomini e donne di diversa età si trovano a dover fronteggiare esposizioni debitorie rilevanti a causa di scommesse, giochi online, slot e casinò. Tale situazione non riguarda solo l’aspetto finanziario, ma coinvolge anche la sfera personale e familiare, generando ripercussioni su relazioni, stabilità economica e salute mentale. 

Cosa dice la legge italiana sui debiti da gioco d’azzardo, scommesse e casinò?

Nell’ordinamento italiano, i debiti derivanti direttamente dal gioco d’azzardo vengono identificati come obbligazioni naturali: ciò significa non sono giuridicamente esigibili, vale a dire che non possono essere richiesti tramite vie giudiziarie. Se il debitore paga spontaneamente quanto perso, questo pagamento è valido e non può essere chiesto indietro, ma nessun vincitore può agire legalmente per ottenere il saldo di una vincita non versata. E' importante notare che:

  • Eccezione importante riguarda i prestiti contratti per finanziare il gioco: se l’esposizione debitoria deriva da contratti formali (prestiti bancari, finanziamenti), tali obbligazioni sono esigibili in giudizio anche se l’utilizzo finale è stato il gioco.
  • La normativa distingue tra giochi autorizzati, semi-regolamentati (ad esempio nei casinò fisici) e illegali: nei casi vietati dal Codice Penale, oltre all’inesigibilità della vincita si possono aggiungere sanzioni penali o amministrative.
Nonostante la non esigibilità dei debiti da gioco d’azzardo, il problema nasce quando il giocatore ricorre a finanziamenti, carte revolving, prestiti personali o denaro da privati pur di continuare a giocare. Questo meccanismo, sempre più frequente, porta al sovraindebitamento dei soggetti.

Quando è possibile accedere alle procedure di sovraindebitamento per debiti da gioco?

La normativa italiana in materia di crisi da sovraindebitamento prevede che:

  • Il debitore può accedere alle procedure se dimostra la buona fede e l’incapacità oggettiva di assolvere alle proprie obbligazioni.
  • Nel caso specifico della dipendenza dal gioco (ludopatia), occorre integrare la documentazione sanitaria attestante la patologia e avviare un percorso terapeutico, affinché sia riconosciuta l’assenza di dolo o colpa grave nella formazione del debito.
  • I debiti riconducibili a prestiti, finanziamenti, esposizioni bancarie o obbligazioni tra privati contratti per alimentare il gioco possono essere compresi nelle procedure di accordo o ristrutturazione, purché non vi siano state frodi, simulazioni o malafede manifeste da parte del richiedente.
La domanda di accesso al sovraindebitamento si presenta presso l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) e viene sottoposta a verifica di meritevolezza da parte del tribunale competente. I creditori vengono coinvolti nel processo, ma in alcuni casi la decisione è assunta dal giudice anche in assenza di consenso unanime, se la proposta avanzata è equa e sostenibile rispetto alla situazione concreta del debitore.

Le principali soluzioni legali: piano consumatore, concordato minore, liquidazione controllata

La gestione dei debiti per scommesse, gioco d’azzardo, casinò può avvenire attraverso diverse soluzioni previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, con modalità diverse a seconda della situazione personale, patrimoniale e reddituale.

Tipologia Destinatari Caratteristiche Effetti
Piano di ristrutturazione del consumatore Persone fisiche, consumatori Richiede relazione OCC e omologa del tribunale, senza voto dei creditori, meritevolezza accertata Decadenza dei debiti residui una volta eseguito il piano
Concordato minore Imprenditori minori, professionisti, lavoratori autonomi e, in certi casi, consumatori Consenso della maggioranza dei creditori, omologazione del tribunale, buona fede richiesta ma controllo meno stringente Debiti estinti alla chiusura della procedura effettuata correttamente
Liquidazione controllata Chiunque non possa proporre un piano sostenibile Vendita di tutto il patrimonio, nomina di un liquidatore, meritevolezza valutata solo a procedura conclusa Esdebitazione possibile anche per debitore incapiente, purché non abbia agito con dolo o frode

Tutte queste procedure consentono il blocco delle azioni esecutive (pignoramenti, sequestri), la sospensione degli interessi e, in caso di buon esito, la liberazione totale o parziale dai debiti, nel rispetto della gerarchia dei creditori. Restano esclusi dall’esdebitazione solo alcune posizioni specifiche (debiti alimentari, sanzioni penali, alcune obbligazioni di diritto pubblico).

Accordi a saldo e stralcio nei debiti di gioco

Quando il sovraindebitamento è legato a obbligazioni esigibili (ad esempio prestiti bancari, carte di credito, finanziamenti di terzi), è possibile tentare la strada dell’accordo a saldo e stralcio. In questa soluzione, si negozia con i creditori il pagamento parziale e in unica soluzione del debito, a fronte della cancellazione della parte residua e della rinuncia a ulteriori pretese, per cui:

  • Il saldo e stralcio può essere vantaggioso nel caso in cui il debitore sia privo di liquidità sufficiente per far fronte all’intero ammontare e la situazione risulti compromessa anche per i creditori, che rischiano di non incassare nulla in caso di procedure più gravose.
  • La negoziazione dipende dalla credibilità dell’offerta e dalla documentazione che attesti l’incapacità reddituale, oltre alla volontà di definire bonariamente la posizione.
I debiti contratti con parenti o amici sono di più difficile gestione per l’elevata componente emotiva e la mancanza di garanzie formali. 

 

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